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Mi svegliai presto a causa dei raggi solari che penetravano dalla finestra. La sera precedente mi dimenticai di chiudere le tende. Dannata pigrizia.

Socchiusi gli occhi per il fastidio e sbattei le palpebre più volte sfregandoli poco con le mani per farli abituare alla luce accecante. Girai il mio corpo dalla parte opposta, e quando la mia vista diventò nitida, mi sporsi con la testa dal cuscino per controllare l'ora della sveglia; le 5 a.m..
Rimasi a letto sdraiata a fissare il soffitto bianco e la plafoniera attaccata. Che cosa strana. Se non esistesse la forza di gravità, qualsiasi cosa o persona fluttuerebbe. E così anche la plafoniera che si staccherebbe dal muro.
Con quei strani pensieri, decisi di alzarmi e andare a prendere una boccata d'aria fresca sulla terrazza.
Sbadigliai scostando le coperte, e stiracchiandomi andai ad aprire la porta-finestra, attraversandola e andandomi ad appoggiare vicino alla ringhiera accendendomi una sigaretta.

Mi sedetti su una delle sedie presenti e accesi il telefono per controllare se sui social c'erano nuovi gossip.
Appena si accese il dispositivo, mi arrivarono messaggi, notifiche di instagram e twitter e varie chiamate perse dei miei genitori.

La prima opzione fu quella di entrare su instagram. Quando l'applicazione si caricò, mi arrivarono migliaia di 'cuori' e commenti alle varie foto postate, molti tag in delle foto con alcuni fan, e moltissimi nuovi followers seguire il mio account.

Sorrisi pensando che tutte quelle persone mi seguissero per trasmettermi il loro 'interesse', anche se io, nonostante tutto, 'non li conosco'.

Decisi di scattare una foto, consapevole di avere un'aspetto indecente, con delle occhiaie da far invidia ad uno zombie e capelli arruffati, e di pubblicarla, condividendo con i miei fan il mio inizio di giornata, con una semplice didascalia. Mi stupii che, dopo pochi secondi dalla pubblicazione, mi arrivarono centinaia e centinai di 'cuori'.

È possibile che aspettassero un mio aggiornamento anche a quell'ora del giorno?

Dopo aver visitato tutti social, decisi di chiamare i miei genitori. Era da tanto che non li sentivo. E mi sentii davvero crudele non averli chiamati durante tutto quel tempo.

Dopo due squilli sentii una voce maschile dall'altro capo del telefono e del mondo.

"Ciao tesoro, come stai?" rispose mio padre entusiasta di sentirmi, con voce leggermente impastata, ma non ci feci tanto caso, dopotutto io mi ero appena svegliata e non è che non ci fossero interferenze attraverso le linee telefoniche.

"Ciao papà, io sto bene, voi?" I miei occhi guizzarono dove il sole stava sorgendo.

"Ora che ti sentiamo meglio. Eravamo in pensiero per te! Prima che partissi, eravamo rimasti che ci avresti chiamata non appena saresti arrivata!?" Disse mio padre con tono preoccupato.

"Si, lo so, e solo che in questi giorni ero molto impegnata e anche molto stanca." Confessai dispiaciuta per la mia assenza. "Mah un momento...Che ore sono lì da voi? Oh Mio Dio scusate!" Maledetto fuso orario!

"Non preoccuparti gioia mia, l'importante è che stia andando tutto bene e che ti stai divertendo" disse sincero e potei giurare che stava sorridendo.

"Non puoi immaginare quanto. Sono arrivata da quanto? Due giorni? Non puoi nemmeno immaginare quante persone c'erano ad aspettare il mio arrivo in aeroporto, addirittura più di Londra! Ti rendi conto!?" Raccontai emozionata.

Restammo a parlare per una decina di minuti, raccontandogli tutti gli avvenimenti accaduti durante quei giorni e tutti gli impegni che dovrò svolgere nei giorni a seguire. Parlai, poi, anche con mia mamma, dicendogli che mi mancavano e che non vedevo l'ora di riabbracciarli.

Kiss Me In The Middle Of The Night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora