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Purtroppo, le vacanze di Natale erano terminate. Questo significava tornare alla vita 'reale'.

Impostare la sveglia alle 4 a.m. non é, di certo, un bell'inizio. Anzi. Affatto.

Fortunatamente, la sera preparai le valigie e mi ringraziai mentalmente per quello. Così avevo più tempo per rinfrescarmi la memoria su quello che avrei dovuto affrontare una volta tornata 'quella di sempre', e di passare più tempo con i miei, anche se a me e a Natalia dovevano accompagnarci in aeroporto.

Mentre giravo per casa, assicurandomi di aver preso tutto e di non dimenticare niente, mi vennero in mente i giorni trascorsi nelle settimane trascorse. Un sorriso spontaneo spuntò sul mio viso.
Dopo quella sera che andammo da Shauld's e al parco, cademmo in una routine nei giorni successivi in cui uscivamo e passavamo la maggior parte del tempo insieme, alcuni anche in compagnia delle mie amiche. Non ci misero molto tempo a saltarci addosso e a riempirci di domande, a dire da quanto tempo stavamo insieme e perché io, che le conoscevo da tempo, gliel'avevo tenuto nascosto e iniziammo una 'discussione'.

Stavo infilando la mia giacca di pelle nera, quando sentii suonare al campanello. Chi diamine poteva essere alle 6:00 del mattino? Natalia di sicuro non poteva essere, poiché dovevamo passare prima da casa sua per poi andare all'aeroporto.

Confusa su chi potesse essere, mi incamminai verso il corridoio andando ad aprire la porta. Non ebbi nemmeno il tempo di abbassare la maniglia, che mi ritrovai stretta da due paia di braccia.

"Ragazze! Che sorpresa! Ma cosa fate a quest'ora qui?"

"Pensavi davvero che ti avremmo lasciata andare senza almeno salutarti?" Jey poggiò la sua mano sul mio avambraccio destro, guardandomi dolcemente.

Sorrisi a mia volta, mi voltai verso Dany e rimasi sorpresa nel vederla silenziosa con lo sguardo basso fisso sulle proprie scarpe. Non era da lei un comportamento simile.

Cercai di attirare la sua attenzione chiamandola una prima volta, senza ottenere nessuna attenzione, insistetti una seconda, questa volta un po' severamente, e quando alzò lo sguardo vidi i suoi occhi lucidi.

"Cosa succede?" Chiesi preoccupata.

"Niente..." Abbassò di nuovo lo sguardo, ma questa volta misi l'indice sotto il suo mento alzandole il viso.

"Ricordi cosa ci siamo dette tutte e tre insieme quando eravamo piccole?" Le dissi calma, intrecciando le dita delle nostre mani.

"Qualsiasi cosa succede, dobbiamo discuterne insieme, perché noi siamo sorelle e le sorelle  non hanno segreti." Ripetemmo in coro con un sorriso malinconico sul volto. Poteva sembrare infantile agli occhi degli altri, eravamo, ormai, abbastanza mature ed eravamo ancora così legate alle cose del passato, ma a noi non interessava. Le strizzai il braccio incitandola a dirmi cosa c'era che non andava.

"Beh, ogni tanto, vorrei avere con me la vecchia te." Confessò.

"Oh!" Queste parole mi spiazzarono completamente.
Sapevo che una volta entrata non avevo più tempo per me stessa e per chi mi stava intorno. Sapevo che sia io che le mie amiche soffrivamo di questo, sentivano la mia mancanza come io sentivo il forte bisogno di avere qualcuno con cui uscire e parlare dei miei dubbi e delle mie incertezze nei miei momenti di debolezza. La distanza fa più male di qualsiasi altra cosa.

La strinsi, con tutta la forza che avevo, fra le mie braccia, posando la testa nell'incavo del suo collo.
"Non dirmi queste cose, già faccio fatica ad accettare che devo partire e chissà quando tornerò, se mi dici queste cose non ci penserò più di due volte a chiamare il mio manager e ad annullare il volo." Sussurrai fra i suoi capelli.

Kiss Me In The Middle Of The Night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora