Il tappeto rosso

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-chi è?- chiese la nonna al citofono
-sono Maya nonna- rispose.
La nonna aprì e Maya entrò.
Diana possedeva una imponente villa del duecento con tanto di un immenso giardino. Maya riteneva quel luogo magico e le piaceva andare in giro per la tenuta cercando di trovare chissà cosa di misterioso.
-ciao nonna- la salutò.
La donna la abbracciò e le baciò la fronte poi entrarono in casa. L'abitazione era fresca rispetto a fuori per questo Maya era costretta a coprirsi quando entrava.
-allora che mi racconti di bello?- disse la nonna mentre finiva di apparecchiare.
-mah...niente. Ho fatto un sogno strano ieri notte e anche la notte prima ancora- Maya le raccontò tutto e la nonna cambiò espressione. Inizialmente sembrava quasi preoccupata ma quando Maya smise di parlare si riprese e la rassicurò.
-tranquilla può capitare di rifare uno stesso sogno, magari perché ti rimane impresso e ci pensi durante il giorno, così poi lo risogni-spiegò la nonna. Maya sembrava essersi tranquillizata.
Dopo pranzo la nonna andò a riposare nella camera al secondo piano e Maya uscì fuori in giardino. Le venne incontro il gatto nero della nonna, Midnight. Lo accarezò e insieme passeggiarono per il giardino. Dopo poco Maya e il gattino rientrarono per il troppo caldo, erano le quattro del pomeriggio e anche stando all' ombra continuava a fare caldo. Midnight entrò in cucina per bere e Maya salì al piano di sopra per fare come al solito la sua "ricerca" a qualche "mistero". Si guardava attorno I muri di pietra erano pieni di fori e di ragnatele.
Salì al terzo piano, le scale scricchiolavano e Maya camminava lentamente per cercare di non svegliare la nonna. In realtà non poteva salire al terzo piano perché quello era il vecchio studio del nonno dove si trovava anche il suo bagno. Sopra il terzo piano poi si aveva una specie di soppalco dove c'era un letto matrimoniale. Accanto al letto matrimoniale si ergeva un antico armadio in legno e alla destra dell' armadio si trovava una vecchia cassettiera che Maya ne ignorava il contenuto. Sopra la cassettiera erano appoggiate delle vecchie foto in bianco e nero della madre del nonno.
Il pavimento del soppalco era quasi completamente coperto da tappeti antichi. Il più grande di questi era rosso con delle decorazioni indiane in blu e oro. "E se sotto ci fosse qualcosa" pensò Maya." No impossibile cosa ci protrebbe essere sotto un vecchio tappeto? Polvere". Osservava attentamente il tappeto." Ma allora perché ci sono tutti questi tappeti a coprire il pavimento". Cercava di carpire qualsiasi cosa si potesse trovare sotto allo spiccato tappeto rosso. Un rosso molto vivo pensò Maya. Rosso....sangue...
"No lo devo fare". Prese la decisione e si accovacciò per terra con attenzione. Avvicinò lentamente la mano al tappeto....

Maya-La ragazza tribridoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora