quel ragazzo

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Per tutto il giorno Rachel mi guardava sorridendo, come se quel tizio mi avesse limonata, seh.
-la smetti Rachel, stai diventando inquietante- le dissi.
Stava fantasticando su come avrei dovuto riavere un incontro ravvicinato con lui.
-allora se noi ci passiamo davanti, ovviamente senza guardare lui e tutti i suoi amici-si morse il labbro pensando ai bei ragazzi-facciamo travestire Benjamin da rapitore oppure da cattivo ragazzo, insomma, ti fa cadere lo zaino o cose del genere così lui verrà in tuo soccorso, vi toccherete la mano, i vostri sguardi si incroceranno e vi abbandonerete ad un lungo e passionale bacio- disse con aria sognante.
Trattenni le risate perché non avrei smesso più.
-hai finito ora?- dissi sorridendo.
-è un piano perfetto!-
-ah, io non voglio entrarci in questa cosa- disse Benjamin che era seduto al banco dietro di noi.
-andiamo Benj, sarà divertente e poi non credi che sarebbe ora di trovare un ragazzo a questa qua!-disse indicandomi.
-ehi! Il mio ultimo ragazzo risale a questa estate- dissi scherzando.
-appunto siamo quasi a novembre-disse Rachel sorridendo sarcasticamente, dandomi una pacca sulla spalla.
Benjamin sbuffa -non farò questa cosa, è stupida e ti parlo da ragazzo, mi darebbe fastidio aiutare la stessa ragazza, che non conosco, per due volte lo stesso giorno-
-ma non una ragazza qualunque, hai visto come la guardava?!?!-
Io e Benjamin alzammo gli occhi al cielo.
-Champbell!!-urlò la prof.
Ci azzittimmo subito, la professoressa di italiano era molto severa.
-fuori!!- gridò la prof indicando la porta.
-ma sempre io?!- sbuffo.
-io sento sempre te-rispose la prof.
-si certo, sempre me-dico a mezza bocca alzandomi. Escii dall'aula senza guardare in faccia a nessuno e quando chiusi la porta la sbattei rumorosamente.
Mi appoggiai al muro con le mani dietro la schiena sbuffando.
-ehi ragazzina- disse una voce alle mie spalle, una voce familiare,  questo ragazzina lo avevo già sentito.... Così mi voltai e...cazzo. Cazzo era quel ragazzo.
Mi ritrovai dietro la persona che più non volevo incontrare in quel momento. Non lo fissare, non lo fissare, non lo fissare! Mi ripetevo.
-allora ragazzina perché sei qui fuori?- face un sorriso malizioso, cavolo è così sexy.
- Smettila di chiamarmi ragazzina ho un nome e poi ho solo un anno in meno a te. E non è evidente perché sono qui fuori!- alzai le braccia e mi lasciai cadere sulla sedia affianco alla porta della classe- mi hanno sbattuta fuori dalla classe, di nuovo!
Lui sorrise -di nuovo?-
-si quella stupida della Johnson mi odia, è la mia prof di italiano-
-non ti facevo una ragazza cattiva- disse alzando un sopracciglio ridendo.
-ah si? E che tipo di ragazza pensavi che fossi?- gli chiesi molto incuriosita.
-bhe...ti facevo la classica ragazza studiosa perché ho notato che porti i capelli raccolti in una cipolla e apparte quel poco di mascara che hai messo non sei truccata, quindi pensavo che non ti importasse del tuo aspetto esteriore-disse a poco a poco avvicinando la sua mano alla mia.
Per un secondo non mi arriva ossigeno ma ripresi il controllo del mio corpo, che lo aveva già baciato. Mi allontani dicendo: -ti sei sbagliato stavolta Sherlock Holmes. Capita a tutti una giornata dove non si è al meglio. E il fatto che io mi trucchi poco è perché mia madre non vuole e poi almeno non ho una maschera in faccia come Cristal! Sai la ragazza più popolare della scuola, sta in 4C- gli dissi sperando non fosse come i soliti maschi che come sentono Cristal gli viene un erezione.
-mh di solito sono bravo ad indovinare le persone-
-ah si?-
-eh già.
Comunque so chi è Cristal, anche se sono in questa scuola da tre ore, ho  un mio amico che è qui da quattro anni. E ti dirò maschi di questa scuola parlano solo di Cristal, condivido la tua idea del troppo trucco ma...è lo stesso una bella ragazza-
Ecco ti pareva pure lui lo pensa, i maschi sono tutti uguali, vorrei vedere che reazione avrebbero se vedessero Cristal acqua e sapone.
-tranquilla non ti rattristare anche tu non sei male- disse spezzando il silenzio con un sorriso malizioso.
C-cosa?!? Scusa puoi ripeterlo? Ma queste parole non uscirono dalla mia bocca, quindi arrosii.

Maya-La ragazza tribridoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora