Gli inferi

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Aprii gli occhi. Guardai il soffitto e non era quello di casa mia. Mi guardai attorno e non ero nel mio letto. Lenzuola di raso nero coprivano il mio corpo nudo. Aspetta che? Nudo!!?
Di colpo mi alzai mettendomi seduta ma fui costretta a rimettermi giù quando un dolore lancinante mi colpi la testa. Mi toccai la tempia ma non c'era sangue, essendo un vampiro la ferita si era già riemarginata. Chiusi gli occhi e cercai di ragionare sul da farsi, quando sentii una porta aprirsi, qualcuno era nella stanza. Sentii i passi farsi sempre più vicini. Chiusi gli occhi e cercai di fingere di dormire.

-so che sei sveglia Maya- disse una voce fredda e potete da uomo.
Aprii gli occhi e mi ritrovai difronte a me un uomo dagli occhi scuri, i capelli neri e la carnagione chiara.

-chi sei?! E d-dove mi trovo? Perché sono nuda!?- chiesi con insistenza.

-quante domande mio piccolo demonio- disse accarezzandomi la guancia.
Io ruotai il viso rompendo quel contatto.
-sei negli inferi, tesoro. Sei nel mio letto, nel letto di Ade- disse senza tralasciare nessuna emozione. I suoi occhi erano impassibili.

- c-che cosa?- dissi ridendo amaramente. -negli inferi, tu Ade?- continuai a ridere. -senti non so chi sei ma voglio tornare a casa mia e avere dei vestiti prego-

-non capisco perché non dovresti credermi, se esistono vampiri, lupi, streghe non vedo perché non dovrebbe esistere anche il paradiso e l' inferno?-
Non fa una piega.

-bene, ora che ho la tua attenzione, i vestiti li trovi in quell' armadio, quando sei pronta basta che mi chiami e io arriverò- disse con la solita freddezza.

- o-okay- dissi impaurita.

-abbiamo tante cose di cui discutere- detto ciò spari in una nube di fumo nero.

Cristo santo, ma cosa?! L' inferno? Quante altre cose non so? Perché sono qui? Come ci sono arrivata?
Un flash mi balenò nella testa. Jace e quei tipi strani, poi il buio.

Mi alzai dal letto e aprii l' armadio dove all' interno trovai un vestito lungo nero. Lo indossai, non avendo nient' altro, e poi presi delle scarpe che si trovavano nel fondo.

Decisi di prendermi del tempo per osservare la stanza. Era enorme, le pareti colorate d' oro, nessuna finestra
Vuoi pure la finestra nell' inferno?
Un solo armadio e un letto. Nient'altro. Il pavimento era di marmo nero, la stanza era cupa e misteriosa.

Okay è il momento.

-Ade- pronunciai timidamente.

-piccolo demonio come sei elegante. Adesso si che posso apprezzare a pieno la tua forma-
Neanche quando faceva complimenti tralasciava qualcosa.
A questo parole mi si gelò il sangue.

-cosa vuoi da me?- dissi cercando di sembrare sicura.

-non devi avere paura di me, piccolo demonio- disse avvicinadosi- io non ho alcuna intenzione di farti del male, sei preziosa per me sai?- finita la frase riprese le distanze. -ora parliamo di cose serie. Piccolo demonio sai quanto sei speciale tu?-

- c-che cosa intendi?- dissi ancora impaurita.

- molto tempo fa c' era una leggenda. Parlava di una ragazza che avrebbe eretidato gene di tutte le creature così da diventare l' essere più forte che la Terra abbia conosciuto. Si diceva che sarebbe stata potente come una dea, così potente che sarebbe stata capace di liberare Ade...-

O mio Dio non ci posso credere. Che cosa?! Fino a due settimane fa non sapevo neanche l' esistenza di questo mondo e adesso?!
Mi ritrovo ad essere colei che può far scendere il Diavolo in terra. Non so cosa dire. Non so cosa pensare. Non so che diamine fare.

-Così tu pensi che io possa liberarti?- cerco di sembrare sicura.

-non lo penso ragazzina, è così. E tu non puoi cambiare quello che sei- disse con tono autoritario.

-io non ti aiuterò a distruggere il mondo!- urlai.

-oh no, tu lo farai se tieni alle persone che ami- disse con occhi sadici.

In quell' istante la portà si aprì e Jace venne gettato a sul pavimento.

Mi fiondai su di lui, ma Jace si allontanò da me.

-allontanati!- mi urlò con gli occhi sbarrati.

-jace....Jace sono io- dissi con tono calmo.

Lui sembrava terrorizzato, come se non mi riconoscesse.

-cosa gli hai fatto?!- urlo contro Ade.

-è servito al mio scopo- disse con indifferenza.

-spiegati meglio- dissi arrabbiata.

-ho fatto impossessare un demone di lui. Non ti conosce, non ti ha mai conosciuta, non ti ha mai amata- disse con lingua tagliente.

Quelle parole mi fanno male. Per la seconda volta il mondo mi crolla addosso. Sono circondata da persone che non conosco realmente, che mentono.

A questo punto la disperazione prende il controllo.
Non so più che senso abbia esistere. Forse sono stata creata per essere colei che distruggerà il mondo. I miei familiari facevano bene a tenermi all' oscuro di tutto...e io gli ho urlato contro. Sono il male sceso in terra e non per volere mio, è stato deciso da non so chi e non posso farci niente.
Sono il male.


Ho deciso di continuare perché ho visto che comunque le visualizzazioni sono crescite e poi per questa storia ho troppi progetti per lasciarla così, i terminata.
Spero che almeno vi stia piacendo

P.s. io e mia cugina stiamo scrivendo una storia molto interessante su un altro account.
Accaunt: ParabataiWriters
Libro: It's summer time

Maya-La ragazza tribridoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora