il piano

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Il giorno dopo ci saremmo dovuti incontrare con Lucas e Gregory per discutere del mio piano.  Certo era rischioso e quasi impossibile cercare di fregare Ade, ma dopo tutto pensai che se fossi riuscita a farlo risorgere forse avevo anche il potere per mettere la parola "fine" a questa storia. Quanto mi sbagliavo...

Erano le 7:20 della mattina e ci trovavamo fuori dalla nostra scuola.

-ci spiegate perché siamo dovuti venire a scuola così presto?- chiese spazientito Lucas.

-dobbiamo parlare...- disse con tono cupo Jace.

-di cosa si tratta?- disse Gregory.

-ecco...- iniziò Jace. -so che questi giorni posso essere sembrato diverso...-

-si, eri strano...- commenta Lucas.

-ma era perché sono stato posseduto da uno dei demoni dI Ade perché...voleva che gli portassi Maya- i ragazzi fecero delle facce confuse. Gregory arcò un sopracciglio e Lucas aggrottò la fronte.

-che?- dissero all' unisono.

-so che può sembrare strano ma è perché io sono un ibrido e... per una stupidissima leggenda dovrò far risorgere Ade- dico tutto d' un fiato.

-aspetta, che?!- disse Lucas.

-se è uni scherzo non è divertente-

-non è uno scherzo, cazzo. È la verità!- sbottò Jace.

-vi prego mi serve il vostro aiuto se non volete che il mondo finisca- dissi implorandoli con gli occhi.
Erano tutti e due ditubanti, se avessero risposto di no il mondo sarebbe caduto a pezzi, senza degli alleati non sarei stata abbastanza forte.

I due si scambiarono uni sguardo. -ci stiamo- affermò Lucas.

Per la prima volta sentii che qualcosa stava andando per il verso giusto o almeno per poco...

Con il passare dei minuti l' ingresso della scuola iniziò a popolarsi.

- c-chi è quella ragazza?- disse Jace come imbambolato. Seguii il suo sguardo e mi accorsi che giungeva fino alla mia amica Rachel, che camminava verso di noi.

No...

Mi intristii. Vedere il ragazzo che si ama guardare un' altra ragazza è qualcosa di atroce, soprattutto se quella ragazza è la tua migliore amica.

Qualcosa dentro di me si ruppe, forse il mio cuore. Quello che solo ieri pensavo avesse smesso di battere vedendo Jace in quelle condizioni da Ade...
Scacciai quei brutti pensieri e sentii una mano posarsi sulla mia spalla.

-Maya...- disse con un tono dolce. -non puoi farci niente...non ricorda nulla-

Gli occhi iniziarono a bruciarmi e le lacrime minacciavano di venire fuori.

Mi sentivo tradita anche se non avevo il diritto di sentirmi così, lui non mi amava, mai lo aveva fatto sul serio.

Mi voltai trovandomi Lucas che mi guardava con compassione. Non so perché lo feci ma mi gettai tra le sue braccia scoppiando in pianto copioso.
All'inizio si irrigidì, restando immobile, ma inseguito rilassò i muscoli e mi abbracciò. In confronto a lui sembravo una bambina che piangeva e lui grande e grosso mi avvolgeva con i suoi muscoli.

- s-scusa...- dissi passando una mano sulla sua maglietta che si era bagnata a causa delle mie lacrime.

-non ti preoccupare...ne hai passate tante Maya...è normale piangere...poi sei ancora così piccola...- disse con occhi dolci. Con una mano mi asciugò le lacrime che mi avevano rigato il volto.

-grazie Lucas- sussurro.
Mi abbraccia di nuovo e poi entriamo a scuola.

Spero vi piaccia che piega sta prendendo la storia...

Maya-La ragazza tribridoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora