|Capitolo 2|

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Mi svegliò il tocco di qualcuno che, accompagnato dalla voce, cercava di svegliarmi

-Hey! Devi svegliarti, non puoi stare qui- disse la voce maschile

-Ehmmm...si mi alzo mamma, mi alzo- aprì gli occhi e vidi davanti a me un ragazzo alto, biondo e con gli occhi azzurri

-Oddio scusa- dissi velocemente alzandomi. Ero ancora sul pavimento fuori dalla "mia" stanza

-Nathan ti ha cacciato fuori dopo che avete finito eh- mi disse

-Ehi no, non sono mica qui per essere toccata da quel microcefalo. C'è stato un errore e mi hanno assegnato questa stanza nel dormitorio maschile, insieme a questo individuo disgustoso che é entrato di notte fonda con una ragazza e io sono corsa fuori per non assistere ad un film vietato ai minori- dissi massaggiandomi le natiche indolenzitale dal giaciglio scomodo

-Oh mi dispiace, comunque scusa é che di solito tutte le ragazze che trovo qui fuori sono state cacciate da lui dopo aver finito- detto questo la porta della stanza si aprì e uscì la ragazza di ieri, o dovrei dire sta mattina, in lacrime

-Come non detto- disse il ragazzo -Comunque sono Matt- si presentò

-Io sono Jennifer, gli amici mi chiamano Jenny- lo salutai e rientrai in camera con quell'esempio di maniaco non ancora sviluppato

-Che non ricapiti più una cosa simile, se devi portarti qualcuno lo dici prima così vado da qualcun altro e non dormo in corridoio, Nathan- marcai il suo nome

-Come sai il mio nome, dolcezza?-

-Me l'hanno detto...- risposi sul vago -Comunque io sono Jennifer, per gli amici Jenny ma tu non sei mio amico quindi chiamami tranquillamente Jennifer-

-Ok Jenny- disse cercando dei vestiti

-Non chiamarmi Jenny- dissi arrabbiata

-Ok Jenny- disse sghignazzando

-Piantala- urlai

-Dove?- rise ancora

Sarebbero stati dei lunghi anni...

___


-Un cappuccino con il cacao e una brioche con la crema, grazie- ero al bar del campus. Le lezioni iniziavano una settimana dopo e io avevo tutto il tempo di visitare il campus, fare amicizia e magari anche visitare la città

-Ecco a lei- il cameriere mi diede la mia ordinazione e andai a sedermi ad un tavolo stranamente vuoto, quel giorno il bar era pieno. Sperai non fosse sempre così e iniziai a sorseggiare il mio cappuccino. Una ragazza si avvicinò al tavolo e chiese cordialmente: -Posso sedermi qua? Tutti gli altri sono occupati- la ragazza timida aveva il septum, gli occhi azzurri ghiaccio e i capelli tinti di blu

-Certo- la ragazza si sedette

-Sei nuova qui?- mi chiese

-Si, sono arrivata ieri. Primo anno- le sorrisi -tu?-

-io sono del secondo, mi chiamo Alex-

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