|Capitolo 4|

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Aspettammo tutti, mancava solo Matt. Ad un certo punto senti un forte peso sulle spalle

-MATTTTTT!!!SCENDI DALLE MIE SPALLE- urlai ridendo insieme a lui

Ci avviammo tutti verso la discoteca e facemmo la coda per entrare, entrati ci sedemmo ad un tavolino con le poltroncine e ci sistemammo lì. Mi si avvicinò Adam

-Hey Jenny, vuoi bere qualcosa?- chiese gentilmente

-Certo- e lo seguì al bancone

-Un sex on the beach per me e una votka alla menta per la mia dama- ordinò Adam, ci sedemmo e iniziammo a chiacchierare

-Alloraa...come mai proprio qui? Cosa ti ha spinto così lontano? Tu vieni dalla Florida, giusto?- chiesi curiosa

-Si vengo dalla Florida, ho deciso di venire così lontano perché volevo cambiare e tu?-

-Idem- ordinammo ancora qualche altro bicchiere e poi andammo a ballare. Ballammo come dei pazzi fino a tardi e poi ci sedemmo

-Non hai male ai piedi con quei cosi?- disse Adam indicandomi i tacchi

-Già, sono fastidiosissimi- risposi ridendo

Matt, Alex e Kitty ci raggiunsero ma poco dopo Alex se ne andò a ballare con un figo sotto gli occhi ignettati di gelosia di Matt, eh già Matt aveva una bella cotta.

Mi misi a parlare con Kitty e alle 3:45 decidemmo tutti di andare a casa, ma prima dovevamo raccogliere il resto del gruppo in giro per la discoteca: Robbie che ballava con una tipa, Beth che limonava con un ragazzo, Mike a bere e Nathan in bagno con una ragazza (lascio a voi l'immaginazione su cosa stessero facendo).

Tornammo al college e mi buttai subito in "branda", come diceva mio nonno.

❤️❤️❤️

Il fastidiosissimo suono della sveglia mi strappò maleducalmente dal mio sonno, mi misi a sedere mentre Nathan emetteva qualche gemito di disaccordo. Mi alzai, lanciai un cuscino in testa a Nate, presi i miei vestiti e andai in bagno. Quando tornai trovai Nathan ancora a dormire

Vuoi la guerra? E che guerra sia

Presi il cellulare, lo attaccai alle cuffie, misi il volume al massimo, gli misi le cuffie e feci partire una canzone mettallara cercata su YouTube. Lui, in tutta risposta, alzò di scatto la testa sbattendola contro la mia. Gememmo di dolore e anche lui si preparò. Uscimmo e andammo al bar, preso il caffè andammo in auditorium per il discorso di inizio anno

-Il mio lavoro è quello di creare un mondo che dura due ore. Il vostro compito è quello di creare un mondo che dura per sempre. Voi siete il futuro: innovatori, motivatori, dirigenti e bidelli- disse il preside -L'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi. Siate affamati. Siate folli- finì e urla, applausi e pianti si sollevarono dalla folla

Ci dirigemmo nelle nostre classi, prima ora: letteratura

Entrai e mi misi ai primi banchi di fianco a Matt, dopo qualche minuto entrò il professore

-Buongiorno ragazzi, io sono il professor Johnson- disse scrivendo il suo nome sulla lavagna

-Oggi parleremo di vita- continuò

-Che cos'è la vita secondo voi?- chiese

-la vita è una briosche e noi siamo la crema che la farcisce- disse un ragazzo dal fondo dell'aula

-Molto, molto interessante. Non vi dirò che avete sbagliato perché niente é sbagliato, ma voglio più definizioni dai...giochiamo- disse divertito come tutti noi

Questo professore mi piace già

-la vita è l'unica possibilità di fare quello che cogliamo e come tale,non va gettata via. Vivere vuol dire cercare di superare le avversità,pensando che siano sfide da superare,in modo da essere sempre più "completo" e vuol dire anche godersi a fondo tutti i momenti belli- disse qualcun altro

-Bene avanti dai, non abbiate paura, tirate fuori voi stessi- urlò il signor Johnson

-La vita per me e una scala che devo salire,a volta ci sono dei spazi vuoti,altre volte c'é solo il buio che mi circonda,ma continuo a salire...cerco di non cadere,e di seguire la luce...la mia vita non é una scala di cristallo...
Cosa significa vivere...tutto quello che sento...gioia o dolore mi fa sentire viva...- disse una ragazza dietro lezione.

Mi schiarì la voce e dissi la mia

-per me la vita è essere, la vita è speranza e sfida, è crescere e conoscere, imparare. É essere vivi, la vita è vita non si può spegare a parole ma solo vivendola...- il professore dopo le mie parole rimase incantato a guardarmi fin quando suonò la campanella

-Bene ragazzi, per la prossima volta trovate un significato dell'argomento che tratteremo: Amore- ci diede questo compito e iniziammo ad uscire, camminai con Matt verso la porta finché il professore mi chiamò

-Vai pure Matt, ti raggiungo dopo- dissi e mi girai

-Signorina...- disse cercando di farsi dire il mio cognome

-Lawrence-

-Signorina Lawrence, sono rimasto molto colpito da lei. Volevo solo dirle di trovare una bella definizione per la prossima volta- disse cordiale

-Grazie signor Johnson- andai nell'aula dove avrei passato la prossima ora e mi sedetti di fianco a Mike in fondo

Ad un certo punto dell'ora un bigliettino volò sul mio banco, lo presi e lo lessi

Andiamo a mangiare qualcosa dopo? ;-)
-A

Mi girai e vidii Adam farmi l'occhiolino, gli mimai un "sì" e poi tornai a prestare attenzione alla lezione.

___

Finita l'ora ci dirigemmo tutti fuori, ci incontrammo tutti in giardino a parlare e dopo io e Adam andammo al fast food.

Spazio autrice:
Per farmi perdonare doppio aggiornamento

Baci❤️

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