|Capitolo 32|

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Vi consiglio di leggere con questa canzone che ho usato per scrivere il capitolo

The Cold - Exitmusic

Dicono che le donne hanno un sesto senso. Che sanno capire quando qualcosa sta per succedere. Che sanno quando il ragazzo o il marito gli mente. Dicono che sanno capire quando un momento di pace é solo un onda bassa prima dello tsunami. Che sanno quando sta arrivando la tempesta. Ed io avevo questo presentimento che mi mangiava dentro.

Sentivo un velo nero sopra il mio cuore, sentivo la gola che si stringeva così da non farmi respirare, sentivo i polmoni contorcersi, la gabbia toracica restringersi e le gambe sciogliersi. Lui era di fronte a me, ma nessuno riusciva a parlare. Dal suo sguardo capi che niente sarebbe stato più come prima, che questa notizia avrebbe sconvolto la nostra intera esistenza, che ci avrebbe distrutti, separati.

-Abbiamo bisogno di soldi, noi e la mia famiglia. Ora che mio padre non c'è devo assumermi io le responsabilità e l'unico lavoro che ci può aiutare é questo. Quando tornerò potremo uscire ogni sera a cena, permetterci una casa più grande e tante altre belle cose- sorrise, ma poi il suo sguardo si rabbuiò -la mia famiglia non ha neanche più i soldi per mangiare, devo farlo e ormai niente mi farà cambiare idea. Parto domani. Vado sei mesi in Afganistan- il respiro mi si mozzò, caddi a terra. Le mani sul pavimento e lo sguardo su esse. Lui se ne sarebbe andato e ormai non poteva più tirarsi indietro.

-Jenny...- mi abbracciò, ma io non c'ero, non ero presente. La mia mente vagava nei più bei ricordi di noi, il ricordo del nostro primo bacio, delle nostre litigate che poi finivano con il fare l'amore. Non sarei sopravvissuta, senza di lui.

Non ci furono lacrime, non urlai, rimasi in silenzio, mi rifugiai nei ricordi sperando di poterne vivere degli altri. Nathan mi prese in braccio e mi portò in camera, mi adagiò sul letto e mi abbracciò

-Sarò sempre con te, anche quando sarò là-

-e se non sopravvivessi? Se morissi?- mi girai verso di lui

-Non succederà, tornerò da te, te lo prometto- mi guardò e lì vidi l'amore

Le nostre labbra si toccarono alla ricerca di quello che non avremmo più avuto per tanto tempo, le sue mani sul mio corpo, ovunque. Le menti libere e i cuori incatenati. Quella notte mi persi in lui, come forse non avrei mai più fatto.

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Quando mi svegliai ero da sola, di fianco a me solo un biglietto.

Non sono mai stato bravo con gli addii
Tu mi hai dato tutto, mi hai fatto provare cose che mai avevo provato
Mi hai fatto innamorare di te, ti sei presa il mio cuore ed io sono stato felice di dartelo
Perché tu, tu sei stata e sarai sempre l'amore della mia vita
Sei stata l'uragano che mi ha scombussolato la vita, una vita che senza di te non sarebbe niente
Abbiamo passato tante cose brutte, ma nel male siamo sempre riusciti a riemergere.
Tu mi hai salvato
Ed io te ne sono grato
Mi hai fatto capire il significato di amare una persona più di se stessi e così ti chiedo, anche se in una lettera mentre io ormai sono sull'aereo che mi porterà dall'altra parte del mondo, sposami. Firma il certificato di matrimonio che ho già firmato e messo sul tavolo della cucina. Quando tornerò ti farò un cerimonia come quella che hai sempre desiderato, in autunno con le foglie di mille colori che cadono. Quando tornerò lo ufficializzeremo, ma ora sposami così qualsiasi cosa accada tu sarai la prima a saperlo e tu prenderai il mio patrimonio. Ma ciò non accadrà per ancora ottant'anni. Non morirò qui, morirò con te, da vecchi nel nostro letto. Ma tu ora sposami perché non esistono certezze, sposami e porta con onore il mio anello, sposami e promettimi che mi amerai per sempre come io farò con te. Ti amo più di qualsiasi cosa, più di quanto un qualsiasi uomo ami la sua donna. Ti amo e lo farò per sempre. Sposami

Le lacrime che scorrevano sulle mie guance

Mi alzai velocemente e presi il telefono, dovevo scrivergli prima che arrivasse alla base altrimenti ci saremmo potuti sentire solo quei pochi minuti che gli consentivano di chiamata

Si

Inviai il messaggio è subito andai in cucina dove trovai il certificato con sopra un anello bellissimo, lo indossai e piansi. Firmai mentre una lacrima cadde sul foglio. Mi vesti di fretta per andare a consegnare questo foglio, non volevo passare un solo secondo in più di quelli necessari senza essere sposata con lui. Uscì di fretta e arrivai in municipio. Era pieno di coppie che si volevano sposare ed io ero sola, ma con l'amore di un uomo come nessuno altro. Quando arrivò il mio turno mi guardarono strana perché ero sola

-Sono da sola perché lo sposo ora é in guerra- l'uomo mi sorrise e dopo aver reso ufficiale il tutto mi disse

-Che Dio benedica tuo marito- una lacrima solitaria solcò la mia guancia

Nate l'avevo fatto

Sposati

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