|Capitolo 20|

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Nathan

Mi ricordo ancora il suo ventunesimo compleanno. Mi ero svegliato trovando un mostro con il viso pieno di sangue, urlai e subito Matt scoppiò a ridere togliendosi la maschera. Mi prese per il culo per mesi dopo. Il resto della mattinata la passammo a fare schersi ai professori tipo: mettergli il sale nel caffè, svitargli la sedia, rompergli tutte le matite. Cose semplici che però resero quella giornata, il suo ultimo compleanno. Con me. Il mio migliore amico si era suicidato, per la donna che amava. Una giusta causa, ma prima di farlo non pensò a me, alla mia vita, alla mia vita senza di lui. La sera andammo da Jo, il nostro bar preferito, e il barista, Jo, ci preparò un'enorme torta con un trofeo a forma di '21'. Brindammo ai suoi 21 anni e mi pago la birra perché ormai poteva, prese in mano la statuetta e ululammo insieme ubriachi fradici mentre Jo ci scattava una foto (foto sopra).

Ma era innamorato e avrebbe fatto di tutto per lei, per Beth. Avrebbe ucciso per lei, avrebbe rubato per lei. Avrebbe passato anni in galera per lei e come il migliore degli innamori morì per lei.

La mia vita senza di lui sarà vuota, ma la frase che feci scrivere sulla sua croce al cimitero mi rimarrà sempre impressa nella mente.

Matt, rimarrai sempre con me

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PICCOLO CAPITOLO SU NATE

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