|Capitolo 12|

757 38 2
                                    

Un raggio di sole mi fece aprire gli occhi, erano passate due settimane, Adam non si era ancora svegliato ed io morivo piano piano. I miei occhi si abbituarono alla luce dopo alcuni secondi, le palpebre fecevano fatica a rimare aperte. In quelle due settimane avevo dormito poco e niente e la mia vita decellerava sempre più.

-Nathan é dispiaciuto per quello che ha fatto, Adam- dissi stringendogli la mano

-Sta ancora insieme a Kitty, si amano tanto. Matt e Beth hanno avuto delle complicazione nel loro rapporto, Beth ha trovato Matthew a letto con un'altra, ma dopo averlo visto disperato che piangeva fuori dalla sua stanza ha deciso di perdonarlo. Robbie si é fidanzato, con una ragazzo- sentì una stretta alla mano e poco dopo i suoi occhi verdi riempirono il mio cuore di nuovo come se fosse la prima volta

-M...Mi hai sentito?- chiesi sconvolta

-Ti ho sentito per tutto il tempo...e mi dispiace di non essere riuscito a svegliarmi prima. Ho sentito il tuo discorso il primo giorno e sono tornato da te per abbracciarci, baciarci e amarci come prima- disse con voce flebile, lo abbracciai mentre lacrime di gioia solcavano le mie guancie

-E anch'io ti amo- finì e mi baciò. Chiamai i dottori e dopo vari esami decisero che avrebbe potuto essere dimesso la settimana dopo. Anche tutti gli altri furono felici e vennero a salutarlo. Adam e Nathan fecero la pace e tutti conoscemmo la nuova fiamma di Robbie.

Dopo alcune ore a chiacchierare e scherzare, i ragazzi uscirono dalla stanza e tornarono a casa, io rimasi insieme ad Adam.

-Mi sei mancato da morire- confessai

-Anche tu, amore-

___

Era passata una settimana e stavamo uscendo dall'ospedale, Adam mi affiancò e andammo in macchina, tornammo al college e lui mi salutò prima di andare in camera sua. Andai in camera e appena aprì la porta urlai

-Ma che schifo, riuscite a stare due secondi senza accoppiarvi?- urlai. Kitty era a cavalcioni su Nathan. Mi chiusi la porta alle spalle e andai da Matt. Entrai e lo trovai sopra Bath in procinto di immitare il mio coinquilino

-Ma tutti adesso?- e mi chiusi pure questa porta alle spalle, andai da Alex e questa volta la trovai sul letto a mangiare pop corn, mi distesi di fianco a lei e li mangiammo insieme

-Allora? Come va? É da un po' che non facciamo una chiacchierata noi due- disse

-Già, tutto bene a me e a te?-

-Alla grande- disse leccandosi le dita

-Ordiniamo una pizza?- mi chiese, accettai e la ordinammo

-Ma quand'è il tuo compleanno? Non l'ho mai saputo- mi chiese

Cavolo, ora devo dirglielo

-Ehm...é già passato, é stato il 6 novembre- dissi

-E non mi hai detto niente?- era sconvolta

-Non l'ho festeggiato neanche io, la mattina mi hanno chiamato i miei e anche mio fratello e il resto della giornata sono stata in ospedale a parlare ad Adam- dissi imbarazzata

-Non farlo mai più- mi avvertì. Quando finimmo di mangiare la pizza, tornai in camera che per fortuna era vuota, mi distesi a letto e mi addormentai

POV'S ALEX

Appena Jenny se ne andò chiamai tutti. Quando arrivarono ci sedemmo

-Ho appena scoperto che il compleanno di Jenny é stato il 6 novembre, ma lei non l'ha neanche festeggiato perché era in ospedale con Adam- a quella affermazione il viso di Adam si riempì di sensi di colpa -Non é colpa tua, Adam. Comunque che ne dite di fargli una festa? Sabato sera?- dissi, tutti acconsentirono e ci organizzammo

POV'S JENNY

Mi svegliai e sentì odore di vaniglia, aprì gli occhi e mi trovai davanti Adam in tutto il suo splendore.

-Grazie per esserci stata per tutto questo tempo, ti amo- disse e mi baciò, mi staccai solo il tempo di dire "anch'io" e poi tornai a baciarlo, ci stendemmo sul letto e lui iniziò a togliermi la maglietta

___

Raccolsi i miei vestiti da terra e me li misi

Che bel risveglio

Andai in bagno, mi lavai e tornai in camera.

-Muoviti, alzati- buttai un cuscino addosso ad Adam che era ancora nudo e impalato sul mio letto a fissarmi. Si rivestì anche lui e andammo a lezione, entrai in classe e mi sedetti di fianco a Beth. Chiacchierammo per tutta la lezione e quando finì uscimmo a fare una passeggiata

-Come va con Matt?- le chiesi

-Alla grande, dopo quel buio che abbiamo avuto un po' di settimane fa é andato tutto bene- disse felice

-Sono felice per voi- le sorrisi

Tornammo in classe e ci sedemmo ai nostri posti, prossima ora: criminologia

Il prof entrò con qualche minuto di ritardo, ma iniziò subito a spiegare

-Ora vi segnerò alla lavagna tutte le possibili definizioni di condotta violenta del diritto penale:

1) Chi cagiona la morte o un danno all'integrità fisica di una persona, o esercita attivamente una forza fisica, direttamente o attraverso mezzi meccanici, sul corpo di una persona;

2) Chi espone una persona a un pericolo imminente di morte o di danno all'integrità fisica;

3) Chi pone una persona in stato di incapacità, anche parziale di intendere e di volere;

4) Chi impedisce a una persona di allontanarsi dal luogo in cui attualmente si trova;

5) Chi danneggia, trasforma ovvero muta la destinazione naturale di una cosa;

6) Chi altera, modifica o cancella in tutto o in parte un programma informatico, ovvero impedisce o turba il funzionamento di un sistema informatico o telematico.

Invece per quanto riguarda le caratteristiche principali della personalità criminale, si possono riassumere in quattro: egocentrismo (ignorare i giudizi altrui), labilità (l'indifferenza cognitiva alle conseguenze delle azioni delittuose e la menzogna sistematica), l'aggressività (reattiva e strumentale) e l'indifferenza emotiva- tutti copiammo dalla lavagna

-Ora vi chiedo: secondo voi cosa induce un uomo a fare del male?- chiese il professore

-Magari ha avuto un passato difficile- disse una ragazza dal fondo della classe

-Magari é stato istigato o provocato da qualcuno o da qualcosa- disse Beth

-Tutte queste teorie sono possibili- la campanella interruppe il professore

-Continueremo la prossima volta, arrivederci- salutammo e ce ne andammo

Stanza 126Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora