|Capitolo 7|

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Era già passato un mese da quando ci eravamo promessi che tutto sarebbe tornato come prima e che avremmo dovuto ignorarci. E così era stato. Non ci parlavamo da allora ed era da una settimana che non lo vedevo, non tornava a casa e veniva a preparasi quando io non c'ero.
Non ce la facevo più.
Con Adam andava tutto una meraviglia, uscivamo sempre e qualche volta scappava il bacio, ma niente di più. Matt e Bath stavano insieme e Nathan e Kitty pure.

-Jenny, potresti venire con me un momento?- mi chiese Adam, annuii e iniziammo a camminare. Arrivammo al parco del salice e ci accomodammo sotto la pianta

-Jenny, questi giorni passati con te sono stati bellissimi e mi piaci sempre di più. Ora mai é da più di un mese che usciamo insieme e...e volevo chiederti... Jenny, vuoi essere la mia ragazza?- era nervoso e pieno di ansia, così decisi di non farlo soffrire ancora. Mi avvicinai e poggiai le mie labbra sulle sue in un dolce e gentile bacio a stampo, mi scostai di qualche millimetro

-Sì- dissi sulle sue labbra, mi sorrise e ricatturò le mie labbra in un altro bacio. Mi chiese l'accesso che non negai, appoggiò le sue mani sui miei fianchi mentre le mie tiravano leggermente le punte dei suoi capelli. Ci staccammo per respirare e, dopo un ultimo bacio a stampo, ci alzammo e tornammo al dormitorio mano nella mano.

POV'S NATHAN

Mi svegliai, Kitty era ancora lì di fianco a me. Mi appoggiai al gomito così da poterla osservare, era bellissima, l'amavo. Anche se, devo ammetterlo, il mio primo amore era stato Jennifer e continuavo ad amarla, ora amavo Kitty tantissimo. Stavo cambiando, non ero più quello che si portava a letto tutte e amavo la mia ragazza anche se amavo più di tutte Jenny, ma sapevo che non era ricambiato. Mi alzai, presi i boxer che Kitty aveva lanciato presa dalla passione la sera prima sopra la lampata. Andai in bagno e mi lavai i denti. Tornai da Kitty le diedi un bacio, le scrissi un biglietto che diceva che ero tornato in camera mia e uscì.

POV'S JENNIFER

Mi svegliai con di fianco Adam, non avevamo fatto niente oltre al dormire insieme, ma era l'amore della mia vita. Non avevo mai provato qualcosa di così forte.
Gli accarezzai la guancia e poi inziai ad arrotolare i suoi capelli sulle mie dita. Era bellissimo mentre dormiva. Mi alzai e andai in bagno, mi misii al meglio che potevo fare e tornai in camera, gli scrissi un biglietto che diceva che tornavo nella mia stanza. Uscì senza svegliarlo e tornai in camera. Aprì la porta e trovai Nathan seduto sul letto mentre guardava un punto fisso davanti a se

-Jennifer, vieni- mi incitò. Lo raggiunsi e mi sedetti sul letto di fianco a lui.

-Non ce la faccio più, non ci parliamo da tantissimo tempo. Magari mi odi e lo farei anche io, ma ti prego torniamo amici. Amici come quella notte che abbiamo dormito insieme e ci siamo confidati i nostri segreti. Amici che si danno consigli sulle loro storie d'amore. Amici che escono insieme. Amici che si sostengono l'un l'altro- appena finì lo abbracciai fortissimo, mi strinse a sé. Non volevamo più staccarci ma dovevamo andare a lezione. Mi allontanai leggermente e gli sussurrai:

-Sì, torniamo amici, ti prego-

Ci vestimmo e andammo insieme a lezione. Ci salutammo con un bacio sulla guancia e andammo nelle nostre classi. Prima ora: letteratura

Mi sedetti in prima fila con Adam, poco dopo entrò il professor Johnson

-Buongiorno miei giovani poeti, il compito per oggi era: trovare un significato/descrizione per amore. Chi vuole iniziare?-

-l'amore é un sentimento molto nobile e profondo, ma anche molto pericoloso in quanto difficile da gestire. Ti rende distratto e pensieroso e ti fa ripensare a quelle che sono le priorità della tua vita. Tutto quello che credevi fosse al primo posto scivola di botto in seconda se non in terza posizione. Un sentimento che ti sconvolge da dentro e ti rende capace di cose incredibili. Ti rende capace di sopportare grandi sacrifici e di compiere gesti per i quali non pensavi di avere le forze. Amare una persona significa desiderare solo il meglio per lei, sacrificarsi perché ciò sia possibile. I "difetti" che diventano "caratteristiche" e trovare in ogni suo sorriso la tua vittoria più grande- disse un ragazzo in fondo alla fila, mi girai e vidii che il ragazzo era Matt che teneva per mano Beth mentre gli dedicava le sue parole

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