|Capitolo 19|

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QUESTO CAPITOLO É DA LEGGERE ASCOLTANDO ASSOLUTAMENTE 'FIX YOU' DEI COLDPLAY

Eravamo tutti pronti, io e le ragazze eravamo a casa di Beth a vestirci mentre i ragazzi già pronti ci aspettavano in chiesa.
Tranquillizzamo Tom, il fratello della mia migliore amica, ancora una volta e ci dirigemmo alla macchina. Natale era passato ormai, era stato monotono. A casa di mia nonna come sempre con le gambe sotto il tavolo fino alle tre del pomeriggio. Scendemmo dalla macchina quando l'edificio decorato si presentò davanti a noi, accompagnammo lo sposo dentro e poi andammo dai ragazzi. Quando vidii il volto infuriato e preoccupato di Nate guardare alle mie spalle mi paralizzai, mi girai e vidii una cosa che non avrei mai voluto vedere: Adam con un'altra. Il mio cuore si spezzò quando lui mi vide e mi sorrise come a dire "non c'è bisogno di parlare, io e te abbiamo chiuso". Il mio primo grande amore mi stava distruggendo e pensando che non avesse già distrutto il mio cuore venne verso di me

-Senti Jenny, lei é Tiffany. Credo sia arrivato il momento di smetterla con le bugie. Tutto questo tempo sono stato strano perché voglio stare con lei, ho aspettato dopo Natale per non rovinartelo e ora eccomi qua- si girò e se ne andò con la sgualdrinella attaccata alle suole delle scarpe. Quasi non svenni, ma Beth mi corse in contro, mi abbracciò e mi consolò

-Scusa se sto rovinando il matrimonio con i miei capricci- risi tra le lacrime

-Tranquilla é tutto a posto- ci staccammo e mi asciugai le lacrime

Oggi devo essere forte, quando tornerò a casa potrò piangere quanto voglio, ma non ora, ora si celebra un matrimonio

Feci un profondo respiro e mi avvicinai ai ragazzi, tutti erano visibilemnte nervosi

Ma per cosa?

Si leggeva benissimo nei loro volti che non era per il matrimonio

-Mi volete dire perché avete queste facce?- sbottai

Nate mi prese per il polso e mi condusse in un luogo più appartato

-Non avrei mai voluto che tu lo venissi a sapere così, ma ora non c'è tempo. È da un po' che noi ragazzi ci cacciamo nei guai, droga, risse...ci siamo fatti parecchi nemici e ora hanno intenzione di venire qui- rimasi sbigottita, ma subito dopo il mio stupore si trasformò in paura. Vari spari si irradiarono nella chiesa e le urla delle persone crescevano. Controllammo gli invitati e nessuno si era fatto male, si sentì un ultimo sparo e quando mi girai non riuscì a non urlare

-Beeeeeeeeeeeeeeeeeeeth- le lacrime inondarono il mio viso e caddi a terra, Nate venne ad abbracciarmi, ma le mie urla e i miei singhiozzi non cessarono

POV'S MATTHEW

Quando entrai nella stanza l'unica cosa che vidi fu il proiettile entrare nel suo corpo. Corsi dalla donna che amavo e lei cadde tra le mie braccia

-Beth, Beth!- la sua mano copriva il foro d'entrata e il sangue si mimetizzò con le sue unghie con lo smalto rosso

-Vorrei poter assorbire il tuo dolore- dissi

-Non ce n'è bisogno, non sento dolore- disse con voce rauca

-No, no, no- le lacrime arrivarono e non riuscì a cacciarle in dietro

-Shhh, va tutto bene, va tutto bene. Sono tra le braccia del mio primo amore. Ti amerò per sempre, Matt. Ti amo- e il suo corpo tutto d'un tratto si rilassò, la mie urla di disperazione si emanarono. Il suo candido viso si appoggiò completamente al mio braccio e io mi sentì morire.

Lo so che sono un codardo, ma senza di lei non riuscirò mai a vivere

Trovai un coltello su un tavolo e tornai da lei

-Ora staremo insieme per sempre- dissi mentre la lama entrò. Il sangue si mescolò con le lacrime mentre anche il mio corpo perdeva vita e poi basta. Buio.

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