22.

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Mi risvegliai dentro quella cella di merda, okay devo uscire da qui e non voglio svenire di nuovo.
Cazzo, ho la nausea e mi viene da vomitare, ho un mal di schiena tremendo. Mi hanno tolto i vestiti e mi hanno messo quel l'uniforme orrenda, arancione. Quell'arancione che non mi dona per niente, mi alzai e cominciai a camminare avanti e indietro per la cella
-Forza Harley pensa, pensa, pensa....cosa farebbe Mr.J se fosse qui?! Beh ovviamente escog....- mi bloccai immersa nei miei pensieri e iniziai a piangere. Due mesi passarono così, io che cercavo di scappare, piangevo come una disperata, uccidevo tre o quattro guardie al giorno ecc. (Mi hanno cambiato la cella, sono una come tante davanti alle altre)
Due dottori si misero davanti alla mia cella e si misero a parlare, io feci finta di dormire per sentire tutto
-Dicono che é cosí-
-Sí e hanno ragione é diventata piú pazza del solito- scommetto che parlano di me
-Giá. Okay é Harley Quinn, la regina di Gotham, ma non può restare lei da sola. Senza un re non c'é una regina- oh che palle, ma allora volete morire. Mi avvicinai a loro appoggiandomi alle sbarre e fissandoli
-Ma allora non lo capite?! Il re di Gotham non muore e non morirá mai, e con lui la sua regina. C'é anche una principessa qui a Gotham, dovreste saperlo vero?!-
-Dove avete messo mia figlia?!-
-Questi non soni affari che la riguardano signorina Quinn-
Oddio per la prima volta trovo un po' di rispetto in queste zucche vuote!
Mi aggrappai al trespolo e mi arrampicai, mi misi a fare delle acrobazie tanto per passare il tempo.
Passarono altri due mesi e mi sentivo diversa, cambiata, come se dovessi proteggere ad ogni costo qualcosa dentro di me ma non sapevo cosa finché vidi il mio ventre gonfiarsi.

•D∆N∆GED• 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora