14.

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Mi sedetti con la porta alle spalle e piansi, piansi cosi tanto che J mi dovette portare in braccio sul divano, altrimenti io non mi muovevo da li.
-Harley-
-Lasciami stare- cercò di abbracciarmi ma gli diedi una sberla sulle braccia
-Harley guardami- mi girai dall'altra parte e suonò il campanello, mi alzai e andai ad aprire. Ivy entrò senza dire una parola e soltanto guardandomi e mi abbracciò di colpo
-Lo so che fa male Harley- la abbracciai molto forte e non volevo più mollerla, ma quel l'abbraccio era costretto a finire
-Come hai fatto a sapere cosa é successo-
-Mi ha chiamato J, mi ha detto che era molto importante e che stavi malissimo - guardai sorridendo e andai verso di lui parlandogli a bassa voce
-Perdonami Puddin-
-Tranquilla principessa- mi baciò e lo abbracciai, andammo in camera di Jacline e chiudemmo al porta, Ivy mi face sedere vicino a Jacline e lei vicino a me
-Harley, tu hai tutto il mio appoggio, se ti serve qualcosa chiedi pure- la abbracciai e sorrisi
-Grazie mille rossa- sorride e mi suona il telefono ed era mia zia, risposi
-Ciao zia-
-Harley stai bene? Ho saputo di Jacline-
-Non sto affatto bene ma ok-
-Mi dispiace tantissimo tesoro, c'è qualcosa che posso fare per te?-
-No tranquilla zia non serve nulla. E non è colpa tua ma di Batman-
-È stato Batman a uccidere Jacline?!-
-Si,proprio lui-
-Che gran figlio di puttana. Ora ti devo lasciare tesoro, vado a trovare tuo padre-
-Ok zia ciao-
-Ciao tesoro- chiusi la chiamata e suonó il campanello, poco dopo entrarono Katana, Deadshot, Capitan Boomerang, June, Rick Flag, Diablo e Killer Croc.
Il primo a darmi una braccio fortissimo é stato Deadshot, siccome siamo migliori amici e ci vogliamo un bene della Madonna lo strinsi forte a me
-Tranquilla Harley, ci siamo tutti noi che ti sosteniamo- diedi un'abbraccio a tutti e ci misimo a parlare tutti insieme
-Volete qualcosa da bere ragazzi??-
-A be una birra-
-Anche a me-
-Io uguale-
-Acqua-
-anche io-
-Si idem-
-Tu Ivy?-
-Io niente grazie- uscii dalla stanza e andai verso la cucina, J era strano. Stava zitto tutto il tempo e piangeva, peró non veniva con noi tuti insieme. Lui preventiva stare da solo.
Lo vidi lí seduto sul divano con la testa china a piangere in silenzio, mi sedetti a affianco a lui e non mi degnó di uno sguardo
-Puddin-
-Puddin..-
-PUDDIN.- gira la testa con gli occhi pieni di lacrime e mi guarda
-Lo so che non devo piangere davanti a te ma -
-Puddin, a me non mi importa niente se piangi davanti a me. Tu sei l'uomo piú forte e coraggioso che io conosca, e anche se sei il re non mi forte un cazzo se piangi. É appena morta nostra figlia è normale che tu pianga- iniziai a piangere insieme a lui e ci stringermi le mani l'uno con l'altra
-Ecco adesso piango anche io, ma io sto piangendo da tutto il giorno è diverso-
-Quando tu sei andata da Bruce Wayn- annui con la testa guardando il suo faccino dolce e psicopatico
-Io sono stato tutto il tempo con Jacline perchè mi manca e le ho sempre voluto bene con tutto il mio cuore anche se non lo facevo notare ne a te ne a lei-
-Io lo so che tu le voi un bene enorme, un bene che è giusto che un padre provi verso sua figlia- sorrisi insieme a lui e lo baciai
-Va meglio Puddin, ti sei sfogato adesso- fece di sí con la testa e gli sorrisi accarezzandogli la guancia e andando a prendere le birre e l'acqua in cucina, tornai di sopra ed entrai in camera dando ad ognuno la propria bevanda.
Passarono ore e arrivó ora di cena e cenammo tutti insieme, passate le dieci tutti andarono a casa propria e io e J andammo a dormire subito.

•D∆N∆GED• 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora