Capitolo 8

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Dopo aver quasi implorato Lexa e aver ottenuto la mia piccola conquista, se così la vogliamo chiamare, abbiamo finito la sessione di riabilitazione in religioso silenzio.

Contrariamente alle altre volte, non mi sono sentita a disagio o in imbarazzo, forse perché inconsciamente sono più che consapevole di aver fatto un passo avanti con lei, anche se, onestamente, non so dove tutto questo possa portarci, ma sono sempre stata molto testarda e voglio assolutamente scoprirlo.

Finita la terapia ci siamo tutte messe d'accordo di incontrarci, circa due ore dopo, allo Yale Saloon uno dei migliori locali country di Vancouver. Il genere di posto non è proprio il mio preferito, soprattutto ora con il ginocchio in queste condizioni, ma hanno organizzato tutto Octavia e Raven. Al contrario di me, loro hanno sempre voluto trascinarmi lì incuriosite dal genere. Qui parliamo di gente che si mette a cavalcare un toro meccanico fino a quando non viene sbalzata a terra, o di persone che si mettono a ballare ridicoli balli di gruppo country, non so se mi spiego...

Comunque poco importa, l'unica cosa di cui mi preme è che Lexa esca con noi. Non so bene come comportarmi, ma voglio dissipare ogni mio dubbio. Voglio capire cosa provo, quando sono con lei fuori da quella palestra, fuori da quei ruoli in cui sempre ci ritroviamo: fisioterapista e paziente.

Ad essere sincera non so se il mio voler far chiarezza, migliorerà o peggiorerà il nostro rapporto, ma così io non posso più, o forse non voglio più, andare avanti.

Persa nel flusso dei miei pensieri, mi ritrovo davanti al mio armadio indecisa su cosa mettere. Il flash delle parole di Raven riecheggiano prepotenti nella mia testa.

'Clarke, mi raccomando, vestiti a tono e non fare l'associale. Serata country vuol dire vestirsi in jeans, camicia a scacchettoni, camperos e cappello da cowgirl...'.

Scuoto la testa pensando all'assurdità dell'abbigliamento, e che, grazie a feste passate, avevo tutto l'occorrente.

In poco più di mezzora sono pronta, con i miei jeans strappati, la camicia a scacchettoni rossi e bianchi legata sotto il seno con un nodo, gli stivaloni a punta e l'immancabile cappello. Mi guardo allo specchio e prima di uscire dalla mia camera, perdo una manciata di minuti per truccarmi leggermente, giusto un po' di eyeliner e di rimmel per risaltare lo sguardo.

Raggiungo il soggiorno e altre due country girl stanno ridendo e scherzando, sul divano, con mia madre.

"Yippee-ki-yay, Clarke. Sei proprio una favola, bionda!", esclama Raven mettendomi in imbarazzo.

"Wow Clarkey, ha ragione Rae, lo stile country ti calza a pennello. Sei una bomba. Prevedo conquiste stasera...".

Mia madre guarda prima me e poi le ragazze e scuote la testa ridendo.

"Si, sicuramente O. Hai ragione sono terribilmente affascinante quando zoppico, e mi sa che con questi stivali sarà ancora più difficile camminare! Cadranno tutti ai miei piedi, ammesso che non cada prima io...", replico con un pizzico di ironia mettendomi a ridere, trascinando dopo poco anche loro.

"Fatti abbracciare bambina mia... Sono proprio orgogliosa di te...", mi sussurra all'orecchio mia madre, stringendomi forte a sé.

"Ti voglio bene", le dico staccandomi

"Anche io te ne voglio, Clarke. Adesso andate e divertitevi".

Saliamo in macchina e dopo circa venti minuti Raven parcheggia nei pressi del locale. Ci avviciniamo all'ingresso e leggo il cartello: 'Stasera serata solo donne'.

Ecco fatto, ci mancava solo questa!

"Ehi voi due... ne sapevate qualcosa?", chiedo sospettosa alle mie amiche.

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