Si era cacciato in un bel guaio, infatti il biondo non aveva il minimo interesse nè la minima intenzione di fare sesso con quella ragazza, in realtà non aveva mai avuto alcun interesse nel farlo con qualcuna. Ma qualcosa doveva pur inventarsi. Intanto avrebbe cercato di avvicinarla il giorno dopo per capire perchè Near il solitario avrebbe voluto parlare proprio con lei.
Il pomeriggio seguente dopo il pranzo, Mello, accompagnato dai suoi amici bulli, andò a prendere la ragazza e la trascinò in camera sua chiudendosi la porta a chiave alle spalle. I suoi amici restarono fuori ad origliare emozionati pur non riuscendo a sentire nulla.
-Ciao X, io sono Mello, e non mi piace se mi fissano- si presentò addentando una nuova tavoletta di cioccolato.
-Ciao Mello, come mai mi hai portata qui?- chiese la ragazza.
-Non ti preoccupare non ti stuprerò mica- la rassicurò il biondo.
-Peccato- ribatté lei accennando un sorrisino malizioso. Mello alzò la testa sorpreso. Possibile che la ragazza non avesse il minimo timore di una violenza?
-Che c'è? Forse hai già la mente occupata da qualcuno..- insinuò X.
-Non sono cose che ti riguardano- ribatté il biondo. -Come mai parli con Near?- chiese subito dopo.
-A quanto pare anche Near ha incontrato L..- rispose la ragazza.
Gli occhi di Mello si spalancarono, cosa voleva dire con "anche Near"? Non era possibile che..
-HAI CONOSCIUTO L?- chiese improvvisamente.
-Si, è stato lui a darmi questo nome, X, da quello che ho capito lui da dei nomi con un senso logico..- spiegò X.
-Cioè?- si incuriosì Mello.
-Nel senso che a quanto pare, allegata al nome riceviamo una frase importante sulla nostra missione- continuò la ragazza. -Chi altro lo ha incontrato? Anche tu?- chiese poi al biondo.
-Non tutti hanno il privilegio di incontrare L, stupida gallina, a quanto pare solo Near oltre a te lo ha conosciuto di persona- si arrabbiò il biondo.
-Ecco perché voleva parlarmene, e pensare che andavo in giro a dire che non mi piaceva per niente X come nome- rise la ragazza.
-MA COME TI PERMETTI DI DIRE UNA COSA SIMILE!?- urlò Mello.
-Scusa, non sapevo fosse una cosa così esclusiva- si scusò la ragazza, ficcanasando tra le cose esposte nella camera del biondo.
-Allora quale frase ha detto a te e quale a Near?- chiese Mello non riuscendo più a trattenere la curiosità.
-La sua Near non me l'ha voluta dire. A me L ha detto semplicemente: "Prenderai il nome di X, X come l'incognita fondamentale per risolvere l'equazione. Dovrai essere tu l'incognita."- citò la ragazza.
-Capisco- disse Mello pensando a cosa volesse dire quella frase. Dopo qualche minuto di silenzio il biondo cominciò a fissare il rosario che portava la ragazza.
-Come mai porti quella stupida collana?- le chiese cinico.
-Prima di arrivare qui..- iniziò X ma fu interrotta subito dal biondo -Noi non parliamo mai dei nostri passati, MAI-.
-Capisco, bhe allora facendola breve, la fede mi ha salvato- spiegò lei accennando una faccia sfottente per essere stata rimproverata in quel modo.
-Che stronzata enorme- rise il biondo perdendo interesse nella conversazione.
-Ah dimenticavo, a proposito di stronzate, ho fatto una scommessa molto stupida con i miei amici, ho detto loro che avremmo fatto sesso. Non è che potresti coprirmi?- aggiunse con tranquillità.
-Ma non c'è problema- disse la ragazza riproducendo il suo sorriso malizioso di prima. Mentre si avvicinava alla porta, Mello fu attirato da un altro dettaglio -Perchè hai le ciglia e le sopracciglia bianche?- chiese.
-Ah.. Lo hai notato?- rispose X mentre il suo sorriso si trasformava in imbarazzo -Non mi va molto di parlarne ecco.. Soffro di una forma molto forte di albinismo- balbettò nervosa.
-Si ma hai i capelli neri..- disse Mello.
-I capelli li tingo, pensa che brutto se somigliassi a Near..- rispose irritata la ragazza smettendo di frugare tra le cose del biondo -Non ne voglio più parlare- concluse.
-Mh, come sei suscettibile, che palle- disse Mello aprendo la porta, ormai stufo della conversazione.
Uscirono dalla camera.
-Allora?- chiesero i suoi amici appena li videro uscire. Mello non disse nulla, si limitò a sorridere mangiando cioccolato.
-È successo?- insistette Joy rivolgendosi alla ragazza, vista la mancata risposta del biondo.
-Ma certo- sorrise X mentre si sistemava i capelli, lasciando shoccato e allo stesso tempo affascinato il gruppo di bulletti.
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il Bianco e il Nero
FanfictionUna fanfiction erotico-introspettiva dissacrante e stronza come solo l'amore sa essere.