Sentiva chiaramente il suo cuore battere nel suo petto, sentiva chiaramente il sangue pulsare nelle sue vene, per Nate River queste sensazioni erano così strane.
-Dov'è andato?- domandò ai suoi agenti, uscendo dalla sua stanza.
-Ma Near, di chi parli?- chiese sorpreso Gevanni.
-È uscito poco fa, ha detto di non cercarlo- sentì la voce di Halle spezzare il silenzio.
Halle lo faceva entrare ogni volta con tanta facilità e a quanto pare lo faceva anche uscire senza essere visto.
L'espressione sul volto di Near si distorse come mai prima.
-Agente Lidner, che tipo di relazione stai intrattenendo con Mello?- chiese con tono serio, lasciando tutti esterefatti nella stanza, persino la stessa Halle.
-Sto solo facendo come mi hai chiesto, mi sono lasciata avvicinare da lui per agevolare la vostra collaborazione e potergli passare informazioni sull'ormai concluso caso Kira. Ora che mi ha ricontattato, scoprendo che è ancora vivo, pensavo che avesse qualche informazione importante da darti di persona- rispose lei fermamente.
-Ma che storia è questa Near!?- si sorprese Rester, -Collaboravi con Mello senza dircelo? Perché ci hai tenuti all'oscuro?-.
-Era meglio così, Mello doveva essere convinto che Lidner gli passasse le informazioni di sua spontanea volontà, altrimenti si sarebbe solo allontanato di nuovo e noi avremmo perso il suo prezioso aiuto, scusate- riacquistò la sua apaticità Near, e tornò in camera sua. La porta blindata si chiuse alle sue spalle. Perché Mello lo aveva abbandonato di nuovo? Non ne poteva più.
Guardò fuori dalla sua finestra, sarebbe uscito a cercarlo? Avrebbe mai avuto tutto questo coraggio e questa intraprendenza? No.
Era più facile stare lì dentro, incapace di interagire con il mondo esterno, avrebbe atteso nella sua prigione di ghiaccio il ritorno del fuoco, affinché sciogliesse nuovamente le sue catene.Mello si guardava in una vetrina, il volto deturpato.
Se ne dimenticava ogni volta di essere ridotto in quel modo.
Si sfiorò la cicatrice.
Continuò a camminare.
Le sue gambe lo portarono nel luogo che avrebbe solo voluto dimenticare.
L'ultimo rifugio che si erano trovati lui e Matt prima che.. Prima che..
Non ci era tornato da quel giorno.
Aveva vagato senza sosta e senza meta, in lungo e in largo, pur di sfuggire a quel posto e a ciò che era successo a causa sua.
Sulle poltrone ancora poteva vedere il riflesso di Matt, che giocava ai suoi videogiochi, con la maledettissima sigaretta in bocca.
-Non è stato il fumo ad ucciderti.. Ma una pecca nel mio piano..- sussurrò mentre le lacrime si impadronivano del suo volto, si accasciò a terra.
Non era un tipo che piangeva facilmente, ma quel luogo.. Era troppo difficile trattenersi.
Aveva causato la morte di colui che lo aveva salvato. Aveva spinto una ragazza che amava lui a mentire al suo amico per illuderlo di una falsa possibilità di essere felice.
Era un verme.
Si vergognava.
Era solo.
Si ricordava chiaramente del momento in cui si era risvegliato sulla poltrona, dolorante.
Si ricordava del momento in cui si era visto allo specchio e aveva dato di matto, a tal punto che Matt lo aveva dovuto tenere fermo per diversi minuti per evitare che si facesse del male dimenandosi come un pazzo.
Mello aveva solo ferito chi gli stava intorno, nella sua ricerca del colore bianco aveva distrutto senza pietà qualunque altro colore sulla sua tela.
Aveva causato solo dolore a tutti quanti, forse perché un tempo remoto, anche a lui le persone che amava causarono dolore.
Il veleno era nella ferita e se ne stava liberando iniettandolo a chiunque.
Non era migliore di Near. Così ossessionato da lui da mettere in secondo piano l'incolumità di chiunque altro.
Per questo aveva perso.
Dopo ciò che era successo non se l'era sentita di tornare e risolvere il caso Kira da eroe, perchè non sarebbe stato il numero uno, sarebbe stato solo un buffone in quel caso, prendendosi meriti che non gli appartenevano alla faccia di chi si era sacrificato.
Non lo avrebbe mai potuto fare, voleva troppo bene a Matt per dissacrare in questo modo la sua memoria e il suo sacrificio, oltretutto si vergognava di essere stato salvato come una principessina da una mocciosa senza cervello che si era ammazzata per finirla in bellezza.
Mello era sempre stato come un treno in corsa senza macchinista, e ci era voluta la morte di Matt per fermarlo.
Ebbene, ora poteva tornare indietro.
C'era ancora una persona al mondo a cui avrebbe potuto evitare di continuare a fare del male.
C'era ancora una persona al mondo che forse un minimo teneva a lui.
C'era ancora una persona al mondo da cui tornare.
Near.
Ma una volta tornato da lui, cosa avrebbe fatto?
Non aveva le idee molto chiare..
Era un amore così difficile da gestire..
L'amore in generale era una cosa molto difficile da gestire per Mello.
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il Bianco e il Nero
ספרות חובביםUna fanfiction erotico-introspettiva dissacrante e stronza come solo l'amore sa essere.