Le speranze

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-Vorrei vederti in un abito da sera trasparente- mormorò Matt con aria sognante alzando la testa dal game boy, con la solita cicca spenta in bocca. Mello scoppiò a ridere,
-Parli di X?- cercò di simulare serietà.
-Ovvio- rispose il castano tornando a giocare al game boy, concentrato come prima, -non ci starà mai- aggiunse.
-Perché dici così?- chiese il biondo.
-Ma dai, non te ne sei accorto? È persa per te- rispose Matt restando concentratissimo sul gioco.
-Togliti quella cicca e parla bene- ordinò Mello.
-Non dirmi cosa devo fare- lo rimise a posto Matt.
Il biondo non si sentì turbato, era la prima volta che qualcuno ignorava i suoi ordini con così tanta noncuranza.
-Non credo che mi stia dietro- aggiunse poi, riprendendo il discorso di prima.
-Non prendermi e non prenderti per il culo, sono qui da un po', abbastanza per capire certe cose- spiegò il castano,
-Vittoria!- gridò subito dopo, riferendosi al suo gioco.
Natale era ormai vicinissimo, era da ottobre che Matt era alla Wammy's. Ogni giorno che passava lui e Mello erano più inseparabili, e il biondo era ogni giorno più lontano dal suo gruppo di bulli e più che altro la loro ex amicizia era diventata un odio reciproco. Jay si era rimesso con Samantha il giorno dopo il litigio con Mello e lui l'aveva preso come un gesto di sfida, si guardavano in cagnesco per i corridoi e si evitavano come la peste. Al biondo non sembravano mancare per niente i suoi vecchi amici. Ora aveva Matt, qualcuno che non lo faceva per niente sentire superiore ma alla pari.
-Secondo me ti odia perché l'hai scalata nella classifica degli studenti migliori- disse il biondo, riprendendo nuovamente il discorso. Il castano smise di giocare, -Dici?-.
-Ovvio, anche io odio Near per questo- specificò Mello.
-No Mello, non credo che tu odi Near per questo..- insinuò Matt.
-Credi ciò che vuoi- ribattè offeso il biondo, mordendo la sua tavoletta di cioccolato.
-A Capodanno durante i fuochi d'artificio le parlerò- disse il castano determinato, riprendendo a giocare. Mello rise, pervaso dai suoi ricordi dei fuochi dell'anno precedente.

Il Natale passò in fretta, Near fu premiato per essere ancora il miglior studente e Mello rimase incazzato durante tutta la giornata, l'unica differenza era che adesso non era più solo, aveva un amico per davvero che lo confortava.
-Matt, perché ti sto simpatico?- chiese quando tornarono in camera dopo i festeggiamenti. Il castano ci pensò su e poi rispose: -Perché ti ho beccato mentre ti facevi una sega, perché volevi farmi ingoiare la mia sigaretta e perché sei molto solo, e se io diventerò il tuo unico amico allora tu avrai bisogno di me per sempre e nemmeno io sarò mai più solo- rispose.
Mello scoppiò a ridere, -Come puoi mischiare delle simili stronzate con una cosa così seria?- chiese, ma alla fine a lui quella risposta andava bene, perché non avrebbe potuto sopportare solo la parte vera, non voleva sentirselo dire che era solo, che si sentiva solo, e che da quando Matt era arrivato lui avrebbe continuato a cercarlo e a volerlo intorno con la sua puzza di fumo insopportabile e i suoi occhialetti da subacqueo idiota.

Arrivò la sera di Capodanno e tutti i ragazzini emozionati furono condotti in terrazza.
-Io non vengo- disse Mello a Matt all'ultimo momento in mezzo alla folla che saliva le scale.
-Come sarebbe non vieni? Dai dammi una mano lo sai che voglio parlare con X- cercò di convincerlo l'amico.
-No, mi sono ricordato che dovevo fare una cosa- spiegò il biondo e sparì. Il castano non ne fu affatto felice che in un momento simile Mello avesse deciso di piantarlo ma si fece coraggio a salire da solo. Quando furono tutti in terrazza vide finalmente X e le si avvicinò.
-Ehi ciao, ti piacciono i fuochi?- le chiese.
-Ma se non sono nemmeno iniziati- rispose X scorbutica.
-Cos' hai?- chiese Matt cercando di rompere il ghiaccio.
-Non ho nulla, idiota- disse la cinese cercando di andarsene ma il castano la trattenne per un braccio, -Dai per favore, dimmi che ti ho fatto almeno-.
-Che mi hai fatto!?- si girò di scatto lei,
-mi hai superato in classifica e da quando ci sei tu Mello non viene MAI a vedere il mio gioco delle imitazioni, tu hai rovinato la mia vita, stupido idiota!- spiegò lei.
-Allora ti piace Mello?- chiese Matt diretto.
-NON HO DETTO QUESTO!- arrossì la ragazza.
-Almeno potresti vedere i fuochi con me- propose il castano.
-NO- concluse X, divincolandosi dalla presa e sparendo tra gli altri. Matt non lo avrebbe mai dato a vedere in mezzo agli altri ma avvertì un'immensa sensazione di tristezza. Nessuno si accorse che in terrazza non mancava solo Mello..
Il biondo era esattamente nell'angolo di corridoio dove si trovava l'anno scorso. Sentì lo struscìo dei calzini di Near nel corridoio.
-Che schifo, quei calzini ormai saranno lerci!- rise uscendo allo scoperto.
-Che c'è Mello, mi stavi aspettando per caso?- lo stuzzicò Near con la sua vocina fastidiosa.
-No, ma tu forse mi stavi cercando- ribatté il biondo.
-No, solo che quest'anno non mi andava di stare in terrazza, fa molto freddo- rispose l'albino mettendosi le dita tra i capelli.
-Sei proprio una checca, Near, non riesci a sopportare nemmeno un po' di freddo- lo prese in giro Mello.
-Scommetto che non vedi l'ora di umiliarmi come l'anno scorso- disse a quel punto Near. Ci fu qualche minuto di silenzio, poi il biondo scoppiò a ridere.
-Cos'è, mi hai cercato apposta per questo?- si avvicinò pericolosamente all'albino fino a mettergli una mano sulla camicia. Lo guardò con sguardo perverso e cominciò a sbottonargliela. Near sussultò, -Mello- disse iniziando a cingere i fianchi del biondo. Mello si fermò, iniziò a ridere, -Ma che cosa fai? Che hai pensato eh?! Guarda che adesso non ho bisogno di sfogare le mie frustrazioni su di te, ho qualcun' altro che mi dà molte più soddisfazioni!- affermò. Continuò a ridere mentre si allontanava, lasciando Near con la camicia sbottonata. L' albino non lo avrebbe mai dato a vedere ma fu pervaso da un'immensa sensazione di tristezza.
Mello invece si sentì felice come forse mai prima.

il Bianco e il NeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora