Il piano

329 24 0
                                    

-Ma che cazzo sta succedendo qui!?- sentì urlare la voce di Mello, che aveva fermato il veicolo per controllare.
Quando il biondo arrivò sul retro, la scena davanti ai suoi occhi fu incredibile.
Takada giaceva morta in un angolo del camion con un enorme foro di proiettile in testa e il contenuto del cranio spappolato ovunque.
Vicino a lei X cercava i suoi occhiali tastando il suolo.
-Ma che.. MA CHE CAZZO HAI FATTO!!??- le urlò il biondo in preda a una folle rabbia, riconoscendo immediatamente la ragazzina della Wammy's.
X trovò finalmente i suoi occhiali e se li rimise.
Lo vide.
Vide.
Vide ciò che non sapeva, vide ciò di cui le aveva parlato Matt in pochi accenni confusi.
Vide.
Vide il volto di Mello, un volto diverso da quello che ricordava alla Wammy's.
Mello era segnato da una enorme cicatrice che si estendeva su metà del suo angelico volto.
Era spaventata.
Era disgustata.
Era sofferente.
Ma era ancora innamorata.
Avrebbe dunque fatto qualunque cosa per questo Mello rovinato, segnato, diverso.
Lo avrebbe amato ancora, lo avrebbe voluto ancora.
Si sarebbe ricordata, avrebbe stampato a fuoco nella sua mente il nuovo, dannato e affascinante volto di Mello.
Perché Mello era Mello.
Perché X era X.
Perché il bianco è destinato a cercare il nero.
Perché il bianco è destinato in qualche modo a essere distrutto, sporcato e sopraffatto dal colore nero.
Non disse nulla riguardo alla cicatrice.
Riprese a pensare alla situazione in cui si trovavano.
Takada stringeva un foglietto.
X lo prese, lo guardò e lo porse verso Mello.
-AVEVO RAGIONE! STAVA PER UCCIDERTI!- gridò isterica.
-Ma.. Ma certo che stava per uccidermi..- ribatté quello, abbassando lo sguardo e stringendo il pugno.
-C.. Come? Lo.. Tu.. Lo sapevi?- tremò la cinese.
-Il piano.. Il piano era questo.. Era indispensabile la mia morte perché lei potesse.. Dovevo proteggere.. Io.. IO DOVEVO PROTEGGERE NEAR.- sbottò Mello.
-COSA!? Near.. Tu volevi.. Volevi proteggere Near!?- X scoppiò a piangere.
-Non avevo altra scelta! Voleva mettersi in pericolo per spingere Mikami ad usare il vero quaderno! Non è un tipo da grandi imprese, dovevo farlo io, dovevo proteggerlo.. Solo io potevo farlo..- finì di spiegare confusamente ciò che stava accadendo Mello.
X lacrimava forte, sul pezzo di carta con scritto solo "Mihae", in cuor suo sapeva che quello doveva essere l'inizio del vero nome di Mello, anche se lei non lo conosceva. Perché non lei? Perché Near? Perché? Perché arrivare a morire per lui.
-Tu..TU HAI RESO VANO IL SACRIFICIO DI MATT!! TU HAI RESO INUTILE LA SUA MORTE! NON TE LO PERDONERÒ MAI!!!- urlò Mello, che stava cominciando a riprendersi dallo shock iniziale.
X scoppiò a piangere ancora più forte, stringendo i denti. Aveva lasciato morire inutilmente l'unica persona al mondo che avesse mai tenuto davvero a lei, che anche nei suoi ultimi istanti di vita aveva pensato solo a chiederle un appuntamento. Si rese conto di stare ancora stringendo il vestito con cui Matt le aveva chiesto di presentarsi. Restava una cosa da fare.
-Ora come faccio, appena Mikami scoprirà che Takada è morta non avrà più bisogno di eliminarla o eliminare me.. Mi dici.. Che cazzo faccio adesso!?- continuò a urlarle contro il biondo.
-Dobbiamo far credere a tutti che Takada è ancora viva..- sussurrò la cinese.
-Cosa?- chiese Mello.
-DOBBIAMO FARGLI CREDERE CHE TAKADA SIA VIVA!- gridò lei.
-E sentiamo, come dovremmo fare? I morti non parlano mica!! Sei una stupida!- ribatté il biondo.
X si mise a riflettere.
-Ma.. Ma certo! Sei un genio, X! Tu guardavi il telegiornale spesso? Hai mai visto dei programmi diretti da Kiyomi?- disse Mello all'improvviso.
-Si certo, ma questo cosa c'entra?- domandò confusa la ragazza.
-Ricordi il gioco delle imitazioni che facevi alla Wammy's?- le chiese poi il biondo.
X sbiancò di colpo.
-Non dirmi che..- cominciò.
-Si proprio così, dovrai chiamare Mikami e dirgli che hai ucciso il tuo rapitore, a quel punto Mikami dovrà usare il quaderno dopo che avrà scoperto che Takada è nuda, rinchiusa in una vettura, impossibilitata a fuggire CON LE PAGINE DEL QUADERNO IN MANO!- concluse il biondo.
-Non posso.. Io non l'ho mai fatto! Non ho mai finto di essere un'altra persona! Era solo un gioco! E se mi scoprissero?- si lamentò la cinese.
-Non ti scopriranno, e poi, peggio di così non potrebbe andare- disse Mello.
-È tutto inutile, non ne sarò capace- piagnucolò la ragazza.
-Allora vuoi rendere vana la morte di Matt!? Vuoi davvero che finisca così!? Tanto siamo già tutti condannati, è inutile nascondersi ancora, se non ci mettiamo in gioco Kira resterà il Dio di questo mondo e non avremo MAI pace. Non fare l'oca quindi e riprenditi, chiama Mikami e smettila di comportarti come una stupida! Prenditi la responsabilità di ciò che hai fatto!- la incoraggiò il biondo.
-Va.. Va bene. Io ci proverò. Ma non sono sicura che dovrei chiamare Mikami, sarebbe troppo sospetto..- disse X.
-E allora chi vorresti chiamare?- chiese Mello.
-Takada, se tu fossi morto e si sentisse in pericolo, se volesse essere salvata e non come dici tu giustiziata per la sua situazione, chi chiamerebbe?- rilanciò la domanda X.
-Il suo ragazzo, Light Yagami!- capì il biondo.

il Bianco e il NeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora