-Congratulazioni- disse Mello mentre X gli passava davanti, la ragazza sorrise soddisfatta. Avevano affisso la classifica degli alunni di Febbraio. Mello si stava divorando dentro e continuava a leggere quel nome che precedeva ancora una volta il suo, mentre X era subito dopo di lui, era terza, qualcuno avrebbe sofferto. C'era solo una materia in cui X batteva tutti alla grande, educazione fisica, peccato che non venisse valutata alla Wammy's. Si teneva solo due volte alla settimana e non era considerata rilevante.
Near non sembrava minimamente interessato a leggere la classifica.
-Brrr zzz, si parte- sussurrò sollevando il suo aereo. Anche lui si trovava nella sala ricreativa, dove era esposta la classifica. Mello lo guardò con odio.
-Si prevede una tempesta in arrivo- rise Joy. E aveva ragione, infatti il biondo stava già andando verso l'albino.
Arrivato vicino a lui gli strappò l'aereo di mano.
-Ridammelo Mello- si infastidì Near.
-Guarda adesso come volerà- urlò il biondo lanciandolo con tutte le forze ma un attimo dopo impallidì di colpo e si coprì la bocca con una mano. L' aeroplanino aveva appena rotto la finestra cadendo in giardino, Mello l'aveva di nuovo fatta grossa e avrebbe passato altri guai con Watari e Roger. Per fortuna il più anziano era partito, cosa che faceva spesso, ma già si sapeva che gli avrebbe fatto una lunga predica non appena fosse tornato. Nel giro di una mezz' ora furono convocati nell'ufficio di Roger.
-Near, il tuo aeroplanino è stato ritrovato nel giardino, dove è finito rompendo una finestra- cominciò l'uomo.
-Non è mio, è una proprietà dell'orfanotrofio- precisò l'albino.
-Si, bhe, ma è stato assegnato a te. Tuttavia sapendo le divergenze presenti tra te e Mello, mi trovo costretto a porvi la seguente domanda: È o non è stato Mello o uno del suo gruppetto a rompere la finestra?- chiese Roger.
-I..- cominciò il biondo ma fu interrotto subito da Near, -Sono stato io-.
Mello lo fissò sorpreso, perché mai lo aveva difeso? Anche Roger fu colto di sorpresa da quella risposta, infatti insistette, -Near ne sei proprio sicuro?-.
-Si- annuì lui.
-Bene, date le circostanze sarò costretto a punire Near, non potrà partecipare alle attività con gli altri- concluse Roger.
-Ma Roger, Near non partecipa mai alle attività!- si infuriò il biondo.
-Lo so Mello, ma la punizione è uguale per tutti, se si fosse trattato di nuovo di te avrei dovuto segnalarlo a Watari e prendere delle decisioni sul da farsi visto i problemi che ci hai dato ultimamente- spiegò l'uomo, -quindi sii grato a Near- aggiunse alzandosi dalla sedia e aprendo la porta per far uscire i due.
Mello non parlò solo perché sapeva di essere nel torto, ma si sentì ferito nell'orgoglio dal fatto che Roger avesse capito che Near lo aveva appena difeso per evitargli delle noie. Quando si furono allontanati dall'ufficio, il biondo prese l'albino per il colletto della sua camicia bianca e lo tirò indietro.
-Ma cosa credi di fare eh?! Mi vuoi fare da crocerossina?! Guarda che il fatto di essere più bravo di me non ti dà il diritto di umiliarmi in questo modo, hai capito?!- gli gridò contro.
-Mello io non avevo nessuna intenzione di umiliarti ma vedendo la tua faccia quando hai rotto quella finestra ho pensato che volessi evitare di avere ulteriori richiami da Watari- spiegò con calma l'albino.
-Da quando ti importa dei miei problemi verme?!- si infuriò ancora di più il biondo.
-Mello dovremmo iniziare a collaborare, ad aiutarci se vogliamo davvero essere i migliori- annunciò Near.
-TU SEI PAZZO! Non lo capisci che ti odio?! Non voglio collaborare con te, nè ora nè mai.- urlò Mello.
-Se mi odi perché lo hai fatto?- chiese l'albino facendosi serio e guardando negli occhi il biondo con sguardo inquisitorio.
-Fatto cosa?- si finse stupido Mello.
-Lo sai benissimo- insistette Near non staccando lo sguardo neanche per un secondo.
-Che c'è ne vuoi ancora? Mi stai sfidando nano bianco!?- ghignò il biondo mentre si avvicinava all'altro.
-Non mi fai paura, Mello- gli disse Near continuando a fissarlo.
-Ah davvero? Vediamo di rimediare allora..- sorrise crudelmente Mello spingendo di nuovo al muro il suo rivale. Il biondo lo fissò negli occhi e mentre pensava a quale sarebbe stata la prossima mossa, si perse per un attimo dentro questi. Mello si ritrovò a fare qualcosa che nemmeno lui stesso si sarebbe mai aspettato di fare, all'improvviso stava stringendo Near. Affondò la sua faccia tra quei capelli bianchi e sentì l'altro sussultare, colto da un filo di sorpresa che nessuno a parte il biondo sarebbe mai riuscito a notare.
-Ho.. ho un attimo bisogno.. di.. di.. calore- sussurrò Mello con un filo di voce, ma appena sentì le leggere braccia di Near scivolare attorno a lui per ricambiare l'abbraccio si staccò con violenza e corse via.La mattina dopo Roger fermò il biondo nei corridoi e gli sussurrò: -Mello, io non so che cosa stia succedendo tra voi due ma ricordati che Near ha un anno in meno di te-.
-Ma Roger, cosa dici? Lo sai quanto odio Near- lo derise Mello.
-Si, non c'è dubbio, ma viste le circostanze mi chiedo se non ci sia qualcos'altro..- si preoccupò l'uomo.
-Quali circostanze? Roger ma di che cavolo stai parlando adesso? Si può sapere che cosa ti hanno riferito?- si agitò il biondo.
-Niente Mello, ma spesso siete causa di disordini entrambi e io dubito fortemente che la colpa possa essere di Near- concluse Roger facendo infuriare Mello.
-Grazie Roger che qualunque cosa accada nell'orfanotrofio la attribuiate sempre a me, grazie davvero- e così dicendo il biondo corse via con le lacrime agli occhi. A quel punto l'uomo si ricordò le parole di Watari: "Sono solo bambini, cresceranno" e tranquillizzato si ritirò a sbrigare le sue faccende.
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il Bianco e il Nero
FanfictionUna fanfiction erotico-introspettiva dissacrante e stronza come solo l'amore sa essere.