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"C'era una volta, tanto tempo fa, una bellissima principessa, che viveva tutta sola in cima ad una torre..." Ancora ricordo bene quando, tutte le sere, mia madre mi leggeva la storia della buonanotte e io mi accoccolavo nel mio letto morbido, al calduccio, ascoltando la sua voce melodiosa con un sorriso radioso sulle labbra, fino a che non mi addormentavo e cadevo nel mondo dei sogni di bambina. A quel punto la sua mano mi accarezzava leggiadra una guancia, avvertivo le sue labbra toccarmi lievemente la fronte per poggiarvi sopra un bacio profumato. Profumato come lei. "Buonanotte tesoro." Mi diceva sempre prima di riporre il libro sul mio comodino e abbandonare la mia stanza.

Sono davvero strani i ricordi dell'infanzia che rimangono più impressi. E sono altrettanto strani i momenti in cui certi ricordi affiorano senza averli evocati. Forse perché so che in questo momento la mia mamma sarebbe fiera di me se fosse qui.

Il rettore è appena salito sul podio ed ha iniziato subito il suo discorso. Mi guardo intorno e vedo le facce dei miei compagni di corso tutti molto attenti a quello che sta dicendo, ma scommetto che nessuno di loro saprebbe ripetere una sola frase di quello che sta uscendo dalle sue labbra, sono tutti in trepidante attesa che la consegna delle lauree inizi e che il proprio nome venga pronunciato. Esattamente come me.

Dopo un tempo interminabile, finalmente il rettore ha finito il suo discorso e i ragazzi della prima fila si sono alzati in piedi aspettando il proprio nome per salire sul podio e ritirare la propria pergamena. Mi guardo intorno nell'immenso palazzetto gremito di gente, cerco mio padre, seduto tra tutti gli altri genitori. Quando incontro i suoi occhi lo saluto con una mano e gli sorrido, noto il suo sguardo lucido e ricambia il mio saluto. Sta cercando in tutti i modi di trattenersi dal piangere. Sospiro, non cambierà mai, mi sembra come quando curai da sola per la prima volta il cane dei vicini. Era un favoloso meticcio sano come un pesce, vaccinato contro ogni possibile malattia, era per questo che il suo comportamento era particolarmente strano, data anche la sua giovane età; ma mio padre mi aiutò, sostenendo le mie ipotesi e le mie ricerche, mentre visitavo il cane e cercavo ogni possibile cura plausibile. Finché scoprii che aveva solo un'indigestione di uova. Ogni mattina andava a rubare dal pollaio dei suoi padroni. Aveva trovato un buco nella rete e nessuno poteva accorgersi delle sue ruberie.

Di colpo vedo i ragazzi della fila di fronte alla mia alzarsi tutti in piedi... accidenti, stanno già chiamando i ragazzi con il cognome che inizia per F? Il cuore inizia a martellarmi nel petto ancora più forte; ci siamo, fra poco tocca a me. Vedo la mia amica Emily passarmi davanti e lanciarmi uno sguardo emozionato. Certo, il suo cognome è Franklin, ci sono ancora due lettere prima di arrivare al mio. Di colpo vedo anche i ragazzi della mia fila alzarsi in piedi, barcollando riesco a farlo anch'io. Sono emozionatissima! Piano piano vengono chiamati tutti e ordinatamente ci avviciniamo al palco, quando sento il mio nome, il mio cuore sussulta.

"Sara Hall."

Mi tremano le gambe, ho il respiro corto, ma riesco lo stesso a salire sul podio. Il rettore mi stringe la mano. "Bel lavoro signorina Hall", mi dice con un sorriso magnanimo, ricambio la stretta e poi passo oltre per prendere quella pergamena arrotolata dalle mani del professore di letteratura e storia americana. Stringo la mano anche a lui, poi anche a quello di fisica, a quella di psicologia e poi... mi volto. Sento l'applauso che il pubblico sta rivolgendo a me e a tutti i miei compagni. Sorrido, felice come non mai, afferro la nappa che pende dalla parte destra del mio tocco e la porto alla parte sinistra. Adesso sono laureata in tutto e per tutto!

Ognuno di noi torna al proprio posto, sono in estasi, quasi non ci credo!

Passa ancora un'ora prima che tutti gli studenti abbiano ritirato la propria pergamena, alla fine ognuno di noi esulta levandosi il tocco e lanciandolo in aria, ricoprendo il cielo sopra le nostre teste di cappelli blu che si disperdono ricadendo a terra.

Il Cuore ha le sue RagioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora