SeTtImO cApItOlO

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Non riesco a smettere di pensare a quello zoticone antipatico. È insopportabile, ignorante, presuntuoso e maleducato. Sembra che lo faccia a posta a farmi saltare i nervi. Non esiste al mondo un ragazzo più irritante di lui! Ma chi diavolo si crede di essere?

Alzo gli occhi e mi rendo conto di trovarmi nel parco che avevo visitato ieri. Presa dalla rabbia non mi ero accorta di aver imboccato questa strada. Subito la calma del parco, il verde degli alberi e il cinguettio degli uccellini riescono a farmi sbollire la rabbia. È davvero un angolo di paradiso dentro la città. Osservo in lontananza il recinto dove dei cani giocano coi loro padroni. Mi siedo su una panchina e ne approfitto per leggere la lezione che dovrò fare domani in classe e portarmi così avanti col lavoro. Una volta finito sono talmente rilassata che resto a leggere un libro.

È davvero rilassante questo posto, così tranquillo e pulito. Di colpo un naso bagnato si getta tra le pagine del mio libro e uno splendido Siberian husky con un occhio castano e uno azzurro si getta su di me con tutto il suo peso, balzando sulla panchina e leccandomi la faccia. Dallo spavento mi casca il libro di mano e cado lunga distesa sulla panchina. "Oddio, no... a cuccia... aiuto..." Cerco di fermarlo ma sembra avermi preso davvero in simpatia.

"Jaxx, da bravo, adesso basta, scendi subito!" La voce del padrone riporta il cane al suo posto e finalmente smette di farmi le feste e scende dalla panchina, mi tiro su un po' schifata, cercando un fazzoletto nella borsa per pulirmi il viso. "Perdonalo, di solito non fa così..." Cerca di scusarsi il padrone mentre cammina verso di me.

Alzo lo sguardo per rispondergli e rimango completamente ipnotizzata. Verso di me sta camminando il ragazzo più bello che abbia mai visto. Noto subito la sua camminata disinvolta ed elegante, ha un fisico asciutto ma ben delineato, folti capelli castani mossi dal vento incorniciano un viso meraviglioso, dove due occhi color nocciola mi guardano con un espressione dolce e sorridente. Un naso diritto e sottile mi porta ad osservare la sua bocca carnosa, piegata in un sorrisetto gentile.

"Scusa tanto, ti ha fatto male?" Si china a raccogliere il libro che il suo cane ha fatto cadere e me lo porge.

Abbasso lo sguardo sul libro e riesco a tornare coi piedi per terra. "Oh, sì...cioè no, tranquillo, sto bene." Riprendo il libro che mi tende e noto che mi stanno tremando le mani. Mi sento profondamente sconvolta, è così carino!

"Non so cosa gli sia saltato in testa, qualcuno ha aperto il cancello del recinto e lui ha preso la palla al balzo ed è scappato, venendo subito diritto verso di te. Devi avere qualcosa che lo ha attirato."

Io ridacchio. "Chi lo sa, forse sente qualche odore."

"Nah, è solo un testone che vuole fare sempre di testa sua."

"Sì... è tipico dei Siberian husky."

"Ti intendi di cani?"

"Sì... mio padre è un bravissimo veterinario. Mi ha insegnato diverse cose, e i cani sono in parte la mia passione..." Sto rispondendo come una cretina e mi blocco di colpo.

"Interessante!"

Arrossisco fino alla punta dei capelli. Ha un modo di fare estremamente attraente. Non gli manca niente, è perfetto. Mi guarda fisso negli occhi per un attimo, adoro la dolcezza che trasmette da quegli occhi scuri. "Sì... lo è!" Uff, di nuovo!

Lui sorride e mi allunga una mano. "Mi chiamo Nate."

Gliela stringo emozionata. "Sara."

Mi sorride dolcemente. Mi sto sciogliendo come un ghiacciolo. Guarda il suo orologio e sbuffa: "Mi dispiace, per me e Jaxx si è fatto tardi," avverte mentre tira fuori il guinzaglio da una tasca dei pantaloni e lo lega al collare del cane, che da quando lo ha richiamato è rimasto sempre seduto ai suoi piedi, immobile. Impressionante! "Vieni qui spesso?" Mi chiede prima di andarsene.

Il Cuore ha le sue RagioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora