Emily irrompe nella mia stanza come una furia: "Tu adesso mi dici subito chi è e come lo hai conosciuto!"
Io sobbalzo sul letto e mi alzo in piedi. "Ehm... si chiama Nate, è il figlio di un maestro della mia scuola..."
Di colpo mi prende le mani tra le sue e inizia a saltellare sul posto e a urlare come una pazza. "Sì! Lo sapevo! Lo sapevo che ti sarebbe bastato uscire dalla solita routine per spiccare il volo!"
La sua esuberanza mi contagia e mi metto a saltellare sul posto anch'io, ridacchiando. "Grazie!" Sembriamo due sceme.
Quando finalmente la sua esuberanza si placa, si ferma e mi guarda con gli occhi che brillano: "Allora, vuoi che ti dia una mano per cosa? Per cosa metterti o per come truccarti?"
"Ehm... tutt'e due?"
Lei mi osserva divertita ma dalla sua espressione capisco che si sta mentalmente rimboccando le maniche, accettando la sfida. Aiuto!
Subito mi convince ad uscire per comprare i trucchi che le serviranno per truccarmi, menomale che c'è lei, io non avrei saputo dove sbattere la testa. Quando torniamo a casa ci mettiamo subito a lavoro. Ho paura che mi aspetta un pomeriggio di torture.
Tanto per cominciare mi fa lavare i capelli, non gliene importa niente che li ho lavati appena il giorno prima, vuole sistemarli in modo che restino fermi tutta la sera e ha bisogno che siano super puliti, poi sceglie per me quello che devo indossare, mi fa mettere un paio di jeans chiari con inserti di pizzo lungo entrambi i fianchi. Pratici ed eleganti. Ai piedi esigo un paio di carpe comode, la mia vescica è stata un po' medicata ma mi fa ancora male. Lei però pretende che mi metta i tacchi, dice che per una uscita le scarpe basse non sono indicate. Alla fine optiamo per un tacco di media altezza, ma mi metto un po' di cotone sulla vescica. Sopra i jeans, mi fa indossare una maglia nera che riprende il pizzo dei pantaloni. Secondo i miei gusti però è troppo attillata e afferro un cardigan da appoggiarmi sulle spalle. Appena mi vede me lo strappa di dosso, "Ma sei pazza? Sembreresti una stracciona con questo coso!"
"Ma sono troppo attillata, dai Emily!"
Lei sbuffa e infila il naso nel mio armadio, subito ne esce un lungo giacchino leggero senza maniche, che mi arriva fin sotto il sedere, "questo va bene?" chiede stizzita. Mmh, com'è suscettibile!
Per ultimo mi deve truccare. Mi fa sedere alla mia scrivania e mi mette dei pezzi di carta addosso per proteggere i vestiti. Me ne mette uno perfino nella scollatura della maglia. Mi sembra di essere un bambino piccolo col bavaglino. Parte con il fondotinta, che è l'unico trucco che conosco. "Scusa, ma come fai a saper truccare così bene se non ti sei mai truccata in vita tua?"
"Ehm... credo che su questo dovrei ringraziare mia sorella Amanda. Hai visto come si sta conciando ultimamente, no? Io ho sempre avuto alcuni trucchi, ma non li ho mai usati, lo sai, i miei non me lo hanno mai permesso, però Amanda se n'è sempre fregata delle loro regole e si è sempre truccata come e quanto le pareva. Alla fine mi ha contagiata."
"E da quant'è che ti trucchi? Non ti ho mai vista truccata!"
Lei sorride. "In pratica da quando conosco Drew."
"Ok, ora capisco tutto!" Dico in tono malizioso, lei sembra risentirsene.
"Cosa vorresti dire?" mi chiede scherzosa spingendomi una spalla. Ci mettiamo a ridere. Ho scoperto più cose sulla mia amica da quando mi sono trasferita qui che quando ci vedevamo tutti i giorni nella nostra piccola città. Devo dire che un po' mi sono stupita, pensavo che con me non avesse segreti, ma capisco che questi cambiamenti sono avvenuti con l'arrivo di Drew nella sua vita e la comprendo. Molto probabilmente anch'io avrei fatto la stessa cosa.
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Il Cuore ha le sue Ragioni
ChickLit#PRIMA PARTE della trilogia "Il Cuore di Sara" Sara si è appena laureata, sta per realizzare il suo sogno di diventare maestra. Si trasferisce così nella città vicina dove inizia a lavorare nella rinomata Rolling Ridge Elementary. La vita vera però...