Osservo i bambini della mia classe intenti a scrivere un tema che ho dato loro sul lavoro del loro papà. C'è un silenzio di tomba e io riesco finalmente a rilassarmi. Veronica, in prima fila, alza la testa e mi sorride con estrema dolcezza. È una bambina così dolce, sembra essersi affezionata istintivamente a me; mi cerca sempre e sembra calmarsi ogni volta che mi vede. Sarà perché entrambe abbiamo sangue italiano che ci scorre nelle vene? Chissà!
All'improvviso qualcuno bussa alla porta e subito il mio cuore mi balza nel petto, non sarà... "Avanti!"
La porta si apre e Maria Lynn fa capolino, subito il mio cuore perde un battito, cosa avevo creduto? "Scusi signorina Hall ma c'è un ragazzo che vorrebbe parlarle." Come mai mi da del lei?
Molti bambini delle prime file vengono distratti e alzano la testa incuriositi. "Ragazzi, continuate a scrivere, non vi distraete." Li ammonisco mentre cammino verso la porta. Il dubbio torna a tormentarmi, e se fosse veramente lui? "Di chi si tratta?"
Maria Lynn fa un passo di lato. "Controlla tu stessa, è qui..."
Mi affaccio sul corridoio e poco distante c'è Nate, in attesa, che mi lancia continue occhiate colpevoli. Ha una maglietta a maniche lunghe e dei jeans neri con le tasche laterali, è bellissimo! Torno dentro preoccupata, e adesso cosa faccio? "Digli che i bambini stanno facendo un compito e non posso allontanarmi."
Maria Lynn mi prende in disparte: "Sei sicura?" sussurra, "guarda che per me non ci sono problemi a tenerti i bambini per alcuni minuti. E poi adesso stanno così buoni..."
Per una volta la gentilezza di Maria Lynn non gioca a mio favore. Sospiro, sono confusa. Da una parte vorrei andare da lui e sentire quello che ha da dirmi, ma mi conosco, so che appena me lo ritroverò davanti non saprò resistergli. Però è anche vero che continuerò a chiedermi cosa avrebbe dovuto dirmi se non ci vado. Faccio un grosso sospiro. "Ok, per favore, stai con la classe dieci minuti."
Lei sorride e mi fa l'occhiolino, poi cammina verso la cattedra e mi lascia sola ad affrontare Nate. Esco in corridoio e chiudo con calma la porta alle mie spalle. Lui mi osserva a pochi metri di distanza. In tre passi precisi sono davanti a lui. "Ho solo dieci minuti."
"Grazie per essere uscita." Sembra un cane bastonato. "Lo so che ho sbagliato, ho avuto una reazione esagerata e poi mi sono lasciato troppo andare. Mi rendo conto che molto probabilmente per noi è troppo presto per portare il nostro rapporto ad un gradino più alto, ma..."
Si blocca vedendo la mia faccia scocciata, abbasso lo sguardo e sbuffo: ha ragione, ha sbagliato, ma finora ha detto tutto tranne quello che vorrei sentirgli dire. Lo sento prendere un profondo respiro.
"Se vorrai darmi un'altra possibilità non te ne pentirai. Mi dispiace..."
Lo sbircio e i suoi occhi mi sembrano quelli di un cucciolo dolce e rammaricato. Sospiro. "Non lo so. Devi capire che mi sono spaventata ieri sera, non credevo che avresti avuto quella reazione."
"Lo so! Per favore, dammi l'opportunità di dimostrarti quello che valgo, e che a te ci tengo veramente."
Lo guardo negli occhi. "Voglio prima pensarci. Ti chiamo io, va bene?"
Lui sembra allarmato: "In che senso vuoi pensarci, mi stai mollando?"
"No, ho solo detto che ho bisogno di tempo per pensarci."
Lui abbassa lo sguardo. "Ah, ok. Ma mi chiamerai, vero?"
Gli faccio un sorriso tirato e annuisco, lui sorride forzatamente e fa alcuni passi all'indietro guardandomi negli occhi, prima di voltarsi mi manda un bacio con la mano e poi se ne va. Lo osservo camminare in mezzo al corridoio, ho paura che Logan abbia ragione: io non lo conosco affatto.
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Il Cuore ha le sue Ragioni
ChickLit#PRIMA PARTE della trilogia "Il Cuore di Sara" Sara si è appena laureata, sta per realizzare il suo sogno di diventare maestra. Si trasferisce così nella città vicina dove inizia a lavorare nella rinomata Rolling Ridge Elementary. La vita vera però...