QuArAnTaDuEsImO caPiToLo

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Gli occhi blu di Logan mi stanno fissando, studiando la mia figura intera, soppesandola e valutandola con un attento esame. Mi fa sentire strana, ma anche desiderata al tempo stesso.

"Mi sembrava di averti vista aggirare tra le persone... pensavo di avere le traveggole. Che ci fai qui?"

Rimango inebetita a fissarlo, preda di un turbine di sensazioni indistinguibili. Era l'ultima persona che mi aspettavo di vedere a questo ricevimento. Non riesco a rispondere alla sua domanda, il mio cervello ha letteralmente staccato il collegamento con la bocca. Dato che non gli rispondo si avvicina.

"Ok, non ha importanza. Non puoi immaginare quale visione tu sia per me in questo momento!"

Le sue parole mi fanno arrossire, intimidita abbasso lo sguardo. "Grazie!"

Sento che si avvicina ancora di più, quando è a pochi centimetri mi fa alzare la testa. "Guardami. Che c'è, adesso ti vergogni di me?"

Il cuore è letteralmente fuori controllo. È vestito elegante come tutti gli altri uomini presenti, ma addosso a lui questo stile sembra prendere vita, non ha né cravatta né papillon, la sua camicia ha i primi bottoni aperti, lasciandomi intravedere il petto muscoloso, ricordandomi quel tatuaggio intricato... I suoi pantaloni neri, in completo con la giacca, gli aderiscono alla vita fasciandogliela in modo seducente. Sorrido, forse ho ritrovato la favella.

"Stai... molto bene vestito così."

"Mai quanto tu con questo vestito. Sono giorni che non ti vedo, ho un mucchio di cose da chiederti, da raccontarti... perché sei scappata l'ultima volta? Io..."

Non posso rispondere alle sue domande, non adesso. Gli metto un dito sulle labbra per farlo tacere. Preferisco lasciare le cose come stanno, almeno fino alla fine della serata. Anzi, forse sarebbe meglio se ci allontanassimo l'uno dall'altra, ma come posso allontanarmi da lui? Per tutta risposta mi prende la mano per tenerla ferma e mi bacia il dito. Una scossa di adrenalina mi parte da quel punto, attraversandomi il braccio e fermandosi alla pancia. Non riesco a capire più niente, mi ha letteralmente mandato fuori di testa. Da dentro la sala sentiamo iniziare una canzone soave, le note sono lontante, attutite e ovattate, ma riusciamo lo stesso ad avvertire una voce femminile che intona una canzone d'amore. Sembra fare da sottofondo a questo momento magico. Continuiamo a fissarci negli occhi, e come sempre i suoi hanno il potere di non farmi più connettere. Sono ipnotizzata. All'improvviso mi ritrovo con le braccia attorno al suo collo e le sue mani sulla mia vita, che mi stringe a sé mentre, timidamente, stiamo ballando sulle note di questa canzone meravigliosa.

Siamo così vicini, sento il calore del suo corpo attraversare i vestiti e scaldarmi la pelle. Non so come io riesca a muovermi, forse ci riesco perché mi sta trasportando lui, perché mi sembra che le mie gambe non rispondano più ai miei comandi. Siamo letteralmente catturati l'una dall'altro, stiamo galleggiando su una nuvola privata. Il tappeto d'erba sotto di noi attutisce i nostri passi e il profumo dei fiori delle aiuole contribuisce a rendere questo momento magico. È un sogno.

Sento la sua mano abbandonare la mia vita e scostarmi un ciuffo di capelli dal viso. "Non scapperai anche stavolta, vero?"

Istintivamente scuoto la testa per fargli capire di no. Lui sorride e mi guarda le labbra. Oddio. Sto per bruciare per combustione spontanea. Mentre continuiamo a dondolarci vedo che si avvicina col suo viso al mio... Il cuore mi sta andando velocissimo, sto vivendo un sogno.

Quando è a pochissimi centimetri dalle mie labbra un colpo di tosse di una terza persona ci strappa dalla nostra bolla privata, facendoci riemergere alla realtà. Ci allontaniamo di scatto e ci voltiamo verso la direzione dalla quale proviene il colpo di tosse. Mark, l'agente di Nate, mi sta guardando con aria truce, ma rimane composto come se fosse un maggiordomo.

Il Cuore ha le sue RagioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora