Capitolo 20

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Londra, fine Luglio

Il caldo afoso che in questi giorni sta aleggiando su Londra non fa nemmeno respirare. Il cielo è costantemente ricoperto da una cappa scura e grigia che fa diminuire ancora la mia voglia di uscire di casa. I giornali dicono che sarà l'estate più lunga e calda degli ultimi tredici anni. E a me viene da piangere solo al pensiero. Lo dice anche il Guardian del tizio accanto a me sulla metro. Io allungo l'occhi per sbirciare qualche notizia quando lui se ne accorge e gira pagina per leggere l'articolo sul calcio.

Stronzo.

Mi guardo un po' attorno, osservando i volti dei miei compagni di carrozza e immaginando che vita possano avere. Una è una ragazza con un dolce vestito floreale e le cuffie agli orecchi. Canticchia e ondeggia i capelli rossi fuoco. Tiene in mano due o tre libri di letteratura francese. Studentessa di lingue. Okay, ora il nome. Rebecca? No, non mi piace. Eliza? No, forse meglio Lisa. Sì, Lisa è perfetto. Dunque, poi c'è, uh carino quello. È in piedi, cuffie nell'orecchie anche lui, capelli lunghi, un po' mossi e molto scuri. Ha gli occhi scuri quasi quanto i capelli e la barba. Okay, non è solo carino. È molto di più. Veramente tanto di più.

Proprio mentre gli sto facendo i raggi X, il mio telefono squilla distraendomi dal figo con la barba.

"Annie"

"Oh ciao tesoro, cioè buongiorno. Allora sai tra quanto arrivi? No, perché Tanya ha detto che deve parlarti"

"Annie sono sulla metro" rispondo sbuffando. "Il mio turno inizia tra mezz'ora e tra cinque minuti sono lì. Dille di non preoccuparsi".

"Okay, okay" sospira lei dall'altro capo del telefono. "Oh, Em, ci sono novità." Il suo tono di voce cambia e assume quella punta leggermente acuta che ha quando vuole raccontarmi un gossip. "C'è un nuovo chirurgo. Credo sia il sostituto di Harry. A proposito ci hai più parlato? Iniziamo ad essere tutti molto preoccupati". Harry è sparito da qualche mese ormai. Gli unici con cui si tiene in contatto siamo io e Niall, ma sono tutti sintetici messaggi di risposta ai nostri, dove ci dice che sia lui che Tom stanno bene. L'ultimo l'ho ricevuto all'inizio del mese e da allora niente, buio totale. Nessuno sa dove sia realmente, però crediamo che sia dalla madre.

"Lo sai che appena mi scrive lo dico. E' dal tre luglio che non lo sento più". C'è qualche secondo di silenzio imbarazzante che Annie spezza alla fine con un lungo sospiro.

"Prima o poi tornerà". Cerco di consolarla. "Ne sono sicura"

"Si vedrà". Sospira lei. "Comunque ti dicevo, il nuovo chirurgo". Il suo tono di voce cambia di nuovo e ritorna quindi la nota acuta ed eccitata. "Oh Cielo, Emily! Lo dovresti vedere, ti toglie proprio il fiato". Rido un po' più leggera rispetto a qualche minuto fa. Adoro quando Annie si trova davanti agli uomini.

"Ricordati che devi sposare Jesse tra meno di un mese". La rimprovero scherzosamente. "Anzi tra due settimane precise. Lasciami qualcosa a me, per favore". Lei ridacchia in maniera soffocata-

"Okay, okay, ma sbrigati, lo devi proprio vedere. Ora devo andare, un bacio Em". Chiude la chiamata ancora prima che io possa salutarla.

Senza che me ne accorga ho il sorriso stampato in viso. E non so come mai. Alzo lo sguardo per caso e mi accorgo che il figo di prima si è seduto davanti a me. E mi sta guardando sorridente. Ma quando mi accorgo di essere diventata praticamente rossa come un peperone la voce metallica della metro annuncia la mia fermata. Mi alzo di scatto e passando accanto a lui, lascio cadere con nonchalance il mio biglietto da visita.

Sono già all'uscita di Waterloo Station quando mi sento chiamare.

"Ehi!" Il figo della metro è a pochi scalini da me.

Hear my voice || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora