Capitolo 28

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Cara Emily,

Ti scrivo questa lettera principalmente per ringraziarti per tutto l'amore che mi hai dato e che io non sono mai stato in grado di accettare.

Sentirti dire quelle cose quella notte, la notte in cui la nostra meravigliosa figlia è nata, mi ha fatto male, ma mi ha anche fatto realizzare quanto ne ho arrecato a te e quanto te ne avrei potuto arrecare ancora.

La decisione che ho preso è la migliore per entrambi e per Emma.

Io non posso più starti vicino perché ti farei soffrire ancora e vederti star male farebbe stare male anche me.

Io ti amo ancora Emily, per quanto possa valere ormai. Ma non ti merito.

Tu meriti una persona che possa starti sempre accanto, anche nei momenti più bui, una persona che ti prometta di aiutarti ogni giorno. E quella persona non sono chiaramente io.

Non so quando crescerò, quando avrò la maturità tale per poter crescere un figlio, ma sono sicuro che non lo sono ancora. Emma ha bisogno di un padre che sia presente. E sappiamo entrambi che quella persona non sono io.

Ho visto come guardi Mark. Anche quando stavamo sempre insieme, voi due avevate quel legame che andava contro ogni logica spiegazione. Mi sentivo infuocare dal fastidioso fuoco della gelosia quando eravate accanto. Lui ti ama, Emily. E spero che tu te ne renda conto prima che sia troppo tardi.

Non so per quanto starò via, per quanto sarò nomade nel nostro grande mondo. Ho bisogno di viaggiare come non ho mai fatto. Ho bisogno di essere libero.

E tu hai bisogno di stare lontana da me.

Hai presente quel detto che ripetono sempre nei film americani? «Se ami qualcuno lascialo andare: se ti ama veramente tornerà da te». Non può essere più veritiero.

Se dev'essere destino, ci rincontreremo e allora capiremo che non possiamo rimanere separati. Ma quel momento non è ancora giunto.

Pensami qualche volta, se vuoi.

Arrivederci amore mio, e porgi un arrivederci a Emma, l'altro amore della mia vita.

Zayn

Ripiego la lettera dopo averla letta per la terza volta. Ho il viso bagnato dalle lacrime che non riescono a smettere di venir giù. C'è Anne qui insieme a me, giusto un po' di supporto morale.

«Beh, ora mi sta un po' meno antipatico» mormora mentre scruta attentamente le parole scritte dall'uomo che ho amato, che amo e probabilmente amerò con tutta me stessa. Per quanto abbia cercato di rinchiuderlo in una scatola piccola, per quanto abbia tentato di spingerlo a stare in un angolo del mio cuore, lui è sempre ritornato, con il suo sorriso e con i suoi occhi neri.

«Cavoli Em, sono proprio delle belle parole» commenta Annie rendendomi il foglio insieme ad un paio di fazzoletti di carta.

«Tu lo ami sempre vero?»

«È stato l'amore della mia vita. E quasi sicuramente lo è sempre» rispondo, prima di soffiarmi il naso. Siamo rinchiuse in camera mia per paura che Mark al piano di sotto ci senta. Ho trovato la lettera di Zayn solo la mattina dopo la sua partenza. Non credevo nemmeno che fosse in Inghilterra. Quando l'ho letta per la prima volta, per poco non mi sentivo male. Ho chiamato subito Anne che si è presentata velocemente con una scusa deficiente. Ha liquidato Mark con un "è roba da femmine". E ora è già mezz'ora che siamo chiuse qui.

«Ma mi ha fatto troppo male. Mi ha ferito in una maniera in cui nemmeno Jesse aveva fatto. Forse perché il mio amore per lui era più grande che di quello per Jesse»

Hear my voice || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora