Un anno dopo, 8 agosto.
La lieve luce dell'alba entra dalle fessure delle persiane verdi della mia casa di campagna e illumina debolmente tutta la stanza. Mi rigiro un paio di volte tra le lenzuola e alla fine decido che non riesco più a dormire. Sono troppo elettrizzata per questo giorno.
Cioè, oddio, non proprio. Oggi compio quarant'anni e non c'è molto per cui essere contenti. Sto invecchiando, il tempo scorre ad una velocità impressionante da quando ho compiuto venticinque anni. Gli ultimi quindici anni della mia vita sono passati in un batter di ciglia.
Quindici anni fa la mia vita era completamente diversa. Avevo conosciuto da poco Jesse, ci stavamo frequentando da qualche mese, e stavo lavorando al mio primo caso di chirurgia, quello di Zayn. Appena lo vidi rimasi incantata da quei occhi così profondi e scuri. Mi aveva implorato di salvarlo, mi aveva stretto il braccio con la sua mano incrostata dal sangue e mi aveva obbligato a guardarlo. «Aiutami» aveva implorato.
Io l'ho aiutato. Quella prima volta e quando ho fatto miracoli su di lui. Quando mi hanno osannato, mi hanno messo in vetrina e ho portato ancora più prestigio all'ospedale. Da quel momento in poi varie cose si sono susseguite a raffica, Zayn, Mark, Ian, Emma. Ho vissuto bei momenti, ho vissuto momenti terrificanti.
Ogni tanto la notte mi sveglio sudata perché rivedo il corpo quasi senza vita di Zayn stretto tra le mie braccia. Quel mese in cui è stato sul filo del rasoio, sempre ad un passo dalla morte, quello è stato il periodo peggiore di tutti.
Prendo un paio di bustine di thè e le infilo nella teiera gialla che ho comprato il mese scorso. Un dolce profumo di agrumi si diffonde in tutta la grande cucina del piano terra. Mi porto la tazza fuori in veranda e rimango un po' lì ad ammirare il paesaggio davanti alla mia vista. Il sole è già abbastanza alto e la luce illumina tutto con la sua calda luce. È ancora abbastanza fresco per questo voglio godermi questo prima che la calura arrivi.
Un pianto infantile infrange la quiete. La pace è finita, la vita di tutti i giorni è ricominciata. Salgo velocemente le scale per evitare che il pianto possa disturbare mio marito.
«Shh, Jaime, ssh sennò svegli papà» prendo in braccio mi figlio e cerco di calmarlo mentre riscendo le scale. È la prima volta che dorme così tanto, quindi sono abbastanza soddisfatta. Mentre lui mangia io mi rimetto i veranda a leggere l'ultimo libro che ho comprato.
«Ei mi hai battuto sul tempo» mio marito arriva ciondolando in veranda e si mette a sedere accanto a me, osservando nostro figlio mangiare serenamente. Accarezza la guancia piena col pollice e sorride.
«Ti somiglia veramente tanto» sussurra guardandomi sorridente. Non è vero, lo sa anche lui. L'unica cosa che Jaime ha preso da me sono gli occhi, verdi e grandi. Poi i capelli sono corvini e folti come i suoi, la pelle è del suo stesso colore. Se mi assomigliasse avrebbe la pelle particolarmente pallida, quasi trasparente. E poi le labbra sono le stesse sue. Carnose, rosee, sempre arricciate in un dolce sorriso.
Mi bacia sulla guancia e appoggia la sua testa sulla mia spalla, continuando a guardare il nostro bambino. In fondo al mio cuore ho sempre desiderato un figlio maschio e quando l'ho saputo ho fatto i salti mortali. In realtà, come mi ripeto sempre io un figlio maschio l'avevo. Ma questo è ad ogni effetto mio, nostro. Lo vedo alzare la testa e guardarmi con i suoi profondi occhi blu.
Sì, esatto. Alla fine la mia scelta è ricaduta su Mark. La tentazione è stata forte è vero, ma sto capendo che è stata la scelta giusta. Sono finalmente felice e in pace con me stessa. Sono tornata a casa quel pomeriggio di giugno. Abbiamo fatto inversione e siamo tornati a King's Road. Zayn mi ha baciato ancora prima che io scendessi di macchina. Sono volata in un altro posto per qualche minuto. Durante quel brevissimo tempo ho sognato di tornare indietro di dieci anni, di tornare a quella notte, alla prima notte che abbiamo passato insieme in quel lussuoso hotel nel centro di Londra. Vorrei aver avuto il coraggio di chiudere la relazione con Jesse e poter cominciare una nuova vita al fianco di Zayn, ma le parole mi sono rimaste in bocca. Forse se avessi avuto quella briciola di coraggio in più, tutto sarebbe stato diverso. Ma non è detto che lo sarebbe stato in meglio. Non avrei mai avuto Chyler, forse nemmeno Emma e in questo momento vivrei nell'ansia, con la paura che Zayn se la stia spassando con un'altra più giovane, più magra, più tonica.
Quando ha smesso di baciarmi ho capito che quello era il massimo che lui poteva darmi. Dieci minuti di passione concentrati e una vita intera di delusioni. Ci siamo rivisti molte volte dopo quel pomeriggio, quando lui veniva a prendere Emma, ma ogni volta che lo vedevo non provavo più niente. Era come se tutto il grande amore per lui fosse rimasto in quella macchina. Lui è andato avanti e anche io l'ho fatto. A settembre dell'anno scorso ho sposato Mark e tre mesi fa sono è nato Jaime, il nostro meraviglioso bimbo.
E io sto veramente bene.
«Buon compleanno amore» mi lascia un delicato bacio sulle labbra e io assaporo il suo sapore così buono, così familiare.
«Grazie»
«Andiamo a svegliare gli altri, facciamo una colazione tutti insieme» si avvia verso le camere dei bimbi, prendendo Jaime per rimetterlo nella culla.
*
Quella sera sono tutti lì da me a cena. Tutta la mia famiglia, i miei amici. È tornato anche mio padre Michael da New York, finalmente in pensione e in pace.
Julia non è potuta venire per colpa di impegni lavorativi e questo mi è dispiaciuto e non poco, ma mi ha promesso che verrà il prossimo mese per conoscere il suo nuovo nipote.
Mia madre Caroline invece si è stabilita ufficialmente in Inghilterra e ora dirige il reparto di Chirurgia Prenatale. Lei e sua moglie sono più legate che mai. Ultimamente mi sono riavvicinata alla mia sorellastra Felicité e siamo abbastanza unite. Mi ha chiesto di fare da madrina al battesimo del suo quarto figlio, Yves.
Anche James e Alicia vivono qui, ma questa non è proprio una novità. La novità sono i miei due meravigliosi nipoti, Olivia e Dan, due gemellini adorabili.
Jesse e Anne sono la coppia migliore che conosco. Sono fatti per stare insieme. Hanno un'affinità che non ho mai visto, forse solo tra mio padre e Julia. Eddie è diventato il migliore amico di Emma e sono inseparabili.
Niall alla fine ha trovato la felicità in una psichiatra, Vivian, con cui si vedeva quando stavamo sempre insieme. Programmano di sposarsi prima di dicembre e io trovo siano molto carini. Nicole, la loro figlia è stupenda. È identica a Niall sia nel carattere che nell'aspetto e lui va matto per lei. Adora spupazzarla di continuo.
Anche Harry è riuscito ad andare avanti dopo Ellen. A quanto pare con Roxanne, la cugina di Jesse, è stato colpo di fulmine. E Tommy non può che essere contento nel vedere suo padre finalmente tranquillo.
E poi c'è quello che negli ultimi anni è diventato il mio migliore amico: Ian. Ne ha passate parecchie prima di trovare quella giusta per lui. Un pomeriggio mi chiamò e mi chiese se poteva venire casa mia per parlarmi. Appena aprii la porta lo vidi sorridente ed esordì con «mi sono innamorato». Lo abbracciai contenta e lui mi raccontò una bellissima storia di come si sia infatuato di lei nel momento in cui aveva messo piede nel suo ristorante. Aveva aspettato tutta la sera una persona che non era arrivata. Quando a chiusura la vide sull'orlo delle lacrime si avvicinò a lei con una fetta della sua torta preferita e glielo porse, scoprendo così che era anche il dolce preferito della donna. Passarono tutta la notte a parlare dentro il ristorante chiuso, raccontandosi delle loro vite strane e un po' disastrate. Da quel giorno si sono visti di continuo, Ian mi raccontava che la sua storia con lei era come quelle degli anni cinquanta. La frequentazione infatti si è dilungata per parecchio tempo. Finché lui non si è deciso a chiederle di andare a stare da lui e ora sono sei mesi che vivono insieme. E sono perfetti. Ah, lo volete sapere chi è lei? Sembra il copione di una soap opera e quando l'ho scoperto io ho pensato che il detto "com'è piccolo il mondo" non potesse essere più veritiero. È Sylvia, la ex moglie di Mark. Quando lui l'ha scoperto è rimasto un po' scombussolato e gli ci sono voluti dei giorni, settimane, per riprendersi. Ma poi alla fine è riuscito ad accettare la storia, soprattutto perché Ian è per lui come un fratello.
Lo so cosa vi state chiedendo. E Zayn? Zayn è andato avanti nella sua vita. Ha continuato a cantare con maggior successo di prima dell'operazione e io sono molto orgogliosa di lui. Mi sono impegnata parecchio per rimetterlo in sesto e sono contenta che sfrutti le sue corde vocali nuove di zecca. Siamo sempre in contatto e lui si è rivelato un buon amico e un buon padre, nonostante tutto, per Emma. Ma ormai quello che c'era tra noi fa solo parte del passato.
Okay, okay, non posso negare che ogni volta che lo vedo ho un piccolo sussulto e un amore come quello che c'è stato tra noi non si può superare dopo solamente un anno. Probabilmente era lui l'amore della mia vita. O forse no. Forse è Mark. Ma credo che sarà solo il tempo a dircelo.
Sam è meno antipatica di quanto credessi. Emma l'adora. Adora fare lunghe passeggiate con lei a St. James's, guardare i cartoni animati, andare con lei a mangiare i cupcakes da Pâtisserie Valerie. È per lei come una sorella maggiore. E passati i primi mesi in cui odiava la bambina perché si svegliava la notte, anche lei ha iniziato a volerle un mondo di bene. Qualche mese fa Zayn mi ha confidato che una sera Sam ha detto che le piacerebbe avere un figlio. Lui non ha replicato all'inizio, leggermente impaurito, come al suo solito aggiungerei io. Si è confidato con me un pomeriggio intero a proposito di questo e in lui ho visto per la prima volta un sentimento che non aveva provato né per me né per Ellen. Sam l'ha cambiato. Gli ha dato lo spazio di cui aveva bisogno. Quella sera è tornato da lei e le ha detto che sarebbe stato felicissimo di avere un figlio da lei. Purtroppo dopo qualche mese di tentativi, Sam ha scoperto di non poterne avere e questo l'ha buttata giù tantissimo. Zayn è stato bravo a starle accanto, a supportarla. È proprio in quelle settimane che il loro amore si è consolidato ed è arrivato ad un livello superiore, un livello sconosciuto ad entrambi.
Alla fine hanno deciso di adottarne uno e sono entrambi in fibrillazione. E io sono contenta per loro.
E quindi questa è la mia vita, completamente diversa da quella che era cinque anni fa e sicuramente migliore. A trentacinque anni non sapevo cosa volevo, se mai sarei stata felice. Invece adesso, nel giorno del mio quarantesimo compleanno, ho tutto quello che ho sempre desiderato e mai creduto di desiderare.
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Alla fine anche l'epilogo è arrivato ed Emily ha fatto la sua scelta definitiva. Purtroppo non sempre le storie vanno come si vuole e tra Zayn e Emily è stato così. Si sono amati tantissimo, ma insieme non funzionavano.
Sono dei giorni che sto rimandando la pubblicazione di quest'ultimo capitolo, ma alla fine mi sono decisa e l'ho fatto, per non farvi aspettare troppo.
Ringrazio chi ha seguito questa storia dall'inizio alla fine, chi l'ha amata, chi mi ha supportato. Grazie, grazie, grazie!
Al momento non ho intenzione di fare nessun sequel, ma non escludo un'idea di uno spin-off nel futuro. Nel frattempo, se volete, potete leggere le altre storie sul mio profilo (prometto che a breve pubblicherò il prossimo capitolo di Secretly).
Un forte abbraccio a tutti quanti,
Claudia
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Hear my voice || Zayn Malik
FanfictionZayn ha appena trentasei anni quando perde tutto: la fidanzata, il successo, i soldi. E la sua cosa più preziosa: la voce. Sarà compito di Emily rimetterlo in sesto e farlo sentire nuovamente amato. Perché loro si sono amati, si amano e continuer...