Capitolo 22

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10 agosto

«Quindi non l'hai più sentita dall'altra mattina?» Anne guarda supplichevole Ian, mordicchiandosi il labbro inferiore.

«No, mi ha lasciato una lettera dove diceva che non ero il suo tipo e che aveva finalmente aveva trovato la voce». Ian sospira prima di riprendere a parlare. «Ma non ho idea di cosa volesse significare. Non posso nascondere di quanto ne sia rimasto deluso e ferito da questo, a me lei piace verament...»

«Fermo lì». Anne appoggia la mano sul petto di Ian e lo fissa a lungo. «Hai detto che ha trovato la voce?» Si gira verso il marito e con sguardo triste annuncia: «E' con lui, Jesse».

«Lui? Lui chi?» Chiede Ian ancora più incuriosito dalla vicenda. Anne si volta, pienamente dispiaciuta per lui. Alla fine le era sempre piaciuto. Gentile, educato e un figo pazzesco.

«È andata con un uomo di cui è innamorata da una vita. È quel cantante a cui ha ricostruito interamente le corde vocali qualche mese fa, sicuramente ne hai sentito parlare». Anne sorride. «E' con lui». Dice più a se stessa che all'uomo. Ora si sente tranquilla. O almeno molto meglio di prima. Rivolge nuovamente un sorriso a Ian. «Grazie e ancora mi dispiace per tutto quello è successo con Emily». Si avvicina a lui con la mano davanti alla bocca. «E p.s. mi piacevi un casino. Spero di poter rimanere tua amica». Gli fa l'occhiolino e lui ride.

«Sei veramente simpatica Annie, ti adoro. E per il discorso di Emily non ti preoccupare, ci frequentavamo da poco tempo». Sorride dolcemente e per un brevissimo istante Anne si pente di aver sposato Jesse.

«Senti io devo scappare, ho un appuntamento tra venti minuti, ci sentiamo okay? Aggiornami anche su Emily, mi raccomando». Le sorride e le fa l'occhiolino prima di girare l'angolo. Anne fa in tempo a urlargli "contaci" prima che lui sparisca. Poi si volta verso Jesse che era rimasto in dispare e gli sorride.

«Possiamo partire per la luna di miele tesoro». Lo abbraccia e lo bacia dolcemente sulle labbra.

*

Zayn accende la radio al massimo. La voce di David Bowie si diffonde nell'aria. Chiudo gli occhi e mi faccio trasportare dalle parole, mentre i miei capelli si muovono nel vento. L'aria è fresca qui. Non sento più il caldo di Londra opprimermi. Non sento più Londra opprimermi. Sono libera.

«Che ne pensi di Edimburgo?» Chiede Zayn ad un certo punto abbassando il volume della radio.

«Penso che sia meravigliosa, ci sono stata un week-end con mio padre quando avevo sedici anni» Rispondo continuando a tenere gli occhi chiusi. La Scozia è meravigliosa. Questi paesaggi fantastici non mi potrebbero mai annoiare.

Apro appena gli occhi per sbirciare il profilo di Zayn. Lui sta guidando tutto concentrato, con gli occhiali scuri calati sul naso dritto. Dio, mi era mancato.

«Non hai idea di quanto tempo ho aspettato che tu tornassi». Gli passo la mano tra i capelli scuri e lo guardo sorridere.

«E tu non hai idea di quanto ho sognato questo momento». Mi guarda per un istante prima di riportare l'attenzione sulla strada. «Ti sogno ogni notte da più di dieci anni*. Sogno i tuoi bellissimi occhi verdi che mi hanno stregato la prima volta che mi hai salvato la vita. Sogno i tuoi capelli rossi che si muovono al vento come stanno facendo adesso. Sogno il tuo sorriso, sogno i tuoi baci» si avvicina per un veloce bacio e poi ritorna a guardare la strada. Io invece chiudo gli occhi e mi faccio cullare dal vento.

*

Harry aveva lo sguardo perso. Il St. James's si stava svuotando piano piano. Si sentiva stanco, gli occhi si stavano chiudendo. Aveva un solo pensiero in quel momento: il letto. Poi pensò che la serata non era finita con gli studenti che se ne andavano. No. C'era quella cena con Niall che avevano ormai fissato da mesi. "Ho bisogno di parlarti faccia a faccia." Era il suo migliore amico d'altronde; come avrebbe potuto rifiutare?

Hear my voice || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora