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Jungkook lo stesso giorno fu dimesso dall'ospedale e quando fummo usciti, ad aspettarci ci fu la macchina di Namjoon.

- Salite o sarà peggio per voi.

(***)

Arrivammo al porto e fummo lasciati lì.

Namjoon si sedette sul suo solito "trono", come se stesse per ammirare uno spettacolo. Era circondato dai suoi uomini.

Uno di questi mi prese e mi blocco completamente. Prima che io o Jungkook potessimo reagire, una ragazza comparì dal nulla.

- Cho-Hee?!

Jungkook urlò il suo nome, sembrava stupito, non si aspettava di vederla lì.
Cercai di guardarla meglio e dopo un po' capii che si trattava della ragazza che stava appiccicata a Jungkook quel giorno al porto.

- Allora è vero.

Non capivo di cosa stesse parlando ma a quanto pare Jungkook sì.

- Sei un infame Jungkook.

- Lo so scusami.

- Mi hai solo usata, io ero solo un gioco per sfogare le tue voglie.

che frase familiare

- Tu mi hai mai amato Jungkook?

- Mai.

Le parole di Kookie mi gelarono il sangue e il viso della ragazza iniziò a riempirsi di lacrime.

- È sempre stato così. Nel tuo cuore c'è sempre stato lui, sei sempre stato lì a sperare che lui ti riconoscesse e guardati, guarda il tuo braccio, guarda come ti ha ridotto il ragazzo che tanto ami.

Cosa?  Jungkook... Cosa...

- Eppure lui non si ricorda nemmeno di te. Uno sporco ricco è abituato ad aiutare i poveri, solo per farsi vedere.
Tu, solo al mondo, eri come un fantasma. Nessuno si accorgeva di te, solo lui ti vide.

E lì un flashback oltrepassò la mia mente. Avevo appena compiuto dieci anni e mio padre mi aveva portato in una pasticceria per comprarmi dei dolcetti per poter così festeggiare il giorno del mio compleanno e fu lì che lo vidi.

Un ragazzino tutto pelle e ossa che sembrava più piccolo di me, passava tra la gente senza essere notato e rubava i portafogli delle persone indisturbato.

Sembrava un fantasma, nessuno si accorgeva di lui.

Mi incuriosiva parecchio quel bambino fantasma, quindi decisi di raggiungerlo nel vicolo in cui si era nascosto.

FLASHBACK :

- Hey

- Ah! Mi hai spaventato... Che vuoi?

- Che ci fai qui tutto solo?

- Non sono affari tuoi.

- Però io ho visto quello che hai fatto.

- E allora... Cosa vuoi fare? Dirlo alla polizia?

- No affatto.

- E allora cosa vuoi da me?

Ci fu silenzio e in quell' attimo la pancia del bambino brontoló.

Risi al suono e con il sorriso sulle labbra chiesi al bambino se avesse fame.

Il bambino arrossí imbarazzato e io decisi di dargli uno dei miei dolci. Lui sussurrò a malapena un grazie e fece un piccolo sorriso mostrando i suoi dentini da coniglio.

- Awww ma quanto sei carino!

FINE FLASHBACK.

☆ ☆ ☆
SPAZIO AUTRICE

COSA CAZZO STA SUCCEDENDO NON LO SO MANCO IO.
ODDIO ORA PIANGO.

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                                                 ~Rachele †

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                                                 ~Rachele †

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