Bryan
Per me le sue lacrime sono una lama tagliente. Ho dovuto mentirle per il suo bene, quando ho deciso di firmare quell'accordo non pensavo che una mia alunna avrebbe interferito con questo piano facendo scaturire in me sentimenti mai provati. Mi avvicino a lei ,richiudendo la porta a chiave, appoggiandola delicatamente al muro e come sempre le emozioni prendono il sopravvento. Accarezzo la sua guancia, asciugandogli le lacrime, e comincia a dargli piccoli baci sulla guancia.
"Eh no, lei non deve permettersi più a baciare nessuna parte del mio corpo, io e lei abbiamo chiuso" risponde a tono guardandomi negli occhi
"Hai ragione... hai ragione a sentirti così, a pensare che io sia uno stronzo... anch'io la penserei così se fossi al tuo posto..."
"Io veramente, non capisco! Lei è così strano!" Risponde lei
"E poi nemmeno dovrei sforzarmi per capirlo... tra l'altro è un professore e fra qualche mese non ci vedremo più e per di più sta per sposarsi quindi... povera illusa" continua lei abbassando lo sguardo
"Povera illusa??" Chiedo soffermandomi sull'ultima affermazione
"Niente lasci perdere, è meglio che vada" dice spostandosi da me
La vedo prendere il suo zaino che le era caduto e apre la porta.
Io la richiamo facendola girare, guardandomi con gli occhi arrossati per le troppe lacrime.
"Scusa di tutto, un giorno spero che capirai"
Lei mi guarda non capendo per poi uscire dalla classe e lasciarmi solo, creando in me un vuoto.
Vengo risvegliato dal rumore dei tacchi di qualche collega che poi scopro sia Diana, la collega di sostegno."Cos'è questo faccino? È successo qualcosa??" Chiede lei avvicinandosi
"Oh no nulla,tranquilla" rispondo
"Ho visto uscire un'alunna della quinta B piangendo, cosa le hai fatto? Qualche sospensione?" Dice lei ridendo appoggiando la sua mano sul mio petto
"Oh no. Aveva dei problemi in famiglia e ha preferito sfogarsi con me" rispondo tranquillo
"Ah capisco. Comunque ti cercavo per sapere che fai stasera?" Chiede lei avvicinando il suo viso al mio
"Questa sera rimarrò a casa , per riposare un po" mi stacco da lei prendendo la mia ventiquattro ore
"Te lo domandavo perché i colleghi avevano organizzato una cena e ci tenevano che tu venissi"
"Oggi non riesco proprio a venire, sarà per la prossima. Ringrazia i colleghi da parte mia"
"Oh senza dubbio alla prossima allora!" Dice lei baciandomi sulla guancia, lasciando il rossetto rosso che sento appiccicoso su di essa.
Vado verso il parcheggio prendendo la mia macchina per andare a casa e rilassarmi un po. Arrivato a casa entro trovando Jessica seduta sul divano, e qui i miei piani vanno in fumo.
"Amore che ne dici se ci divertiamo un po??" Chiede lei avvicinandosi a me
"Amore sono stanco" dico togliendo il cappotto
"Bryan O'Connell che si rifiuta?? Di solito anche quando sei triste mi accontenti. Cosa succede?" Domanda lei baciandomi.
"Tesoro non ho niente è stata una giornata stancante." rispondo
"Oh amore vengo a riposare con te!" dice lei felice
"Jessica basta! Voglio stare da solo!" Rispondo alzando la voce
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IO E IL PROFESSORE DI GEOGRAFIA
RomanceLei Crystal Smith una normale studentessa di 18 anni,incontrerà a scuola il suo amore,il suo professore di Geografia....tra i due ci saranno sguardi accesi,confessioni,parole non dette e un segreto che li terrà uniti per sempre. Lui Bryan O'Connel p...