Capitolo 20

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Crystal

Bryan mi ha appena confessato i suoi sentimenti. Non posso crederci... non avrei mai pensato una cosa del genere, che il mio professore si comportasse in un modo strano con me, diverso rispetto con le altre alunne, mi era già chiaro abbastanza direi.
Ma non avrei mai immaginato che un professore potesse innamorarsi di me.
"Sempre se è amore", come dice lui... qualunque cosa sia, io non avrei mai pensato che un professore potesse arrivare a provare dei sentimenti per me. Di solito questo genere di cose accade nei film, ma lì le cose sono più semplici... adesso mi trovo di fronte ad una situazione abbastanza complicata. Se la realtà fosse come i film, il mondo sarebbe un posto migliore.
Non posso credere nemmeno a cosa mi ha raccontato riguardo Jessica, sembra così assurdo... è una cosa orribile costringere due persone ad amarsi... se avessi saputo cosa c'era sotto questa storia alcuni comportamenti con Bryan li avrei assolutamente evitati, non si meritava di essere trattato in quel modo... è vero, mi ha ferita alcune volte ma se io avessi saputo il motivo per cui lo faceva certe cose non gliele avrei dette/fatte.
L'immagine che ho avuto fino ad oggi di Bryan è quella di un playboy, che ha la testa solo a delle avventure di una notte e non a costruirsi una famiglia. Infatti, molte volte mi chiedevo perché stava sposando Jessica, non lo vedevo proprio come una persona capace di amare...
Oggi ho scoperto l'altro lato di Bryan, quello dolce, sensibile e fragile che non ha mai esternato. È come se avesse messo una corazza per fare in modo che nessuno potesse ferirlo. Inutile negare che mi ha fatto una tenerezza assurda... dopo la sua dichiarazione non ho resistito, ho sentito di baciarlo e l'ho fatto. Non ho saputo proferire parola, era come se ad un tratto mi fossi dimenticata di saper parlare.
Però, almeno come penso io, un piccolo gesto vale più di mille parole, e in questo caso il "piccolo gesto" è un bacio...
Non so di preciso cosa abbia voluto significare quel bacio, ho le idee abbastanza confuse...
Non appena stacchiamo le nostre bocche ci guardiamo intensamente negli occhi, ed io mi sento quasi a disagio.

"Grazie Crystal." sussurra asciugandosi le lacrime

"Ma grazie di cosa?" chiedo non capendo

"Grazie di tutto... grazie per avermi ascoltata oggi, grazie per avermi aiutata con la messa in scena fatta per i miei parenti quando non avresti dovuto, grazie per essere entrata nella mia vita e soprattutto grazie per aver riacceso in me quei sentimenti che da molto tempo non provavo" dice con un sorriso

Ancora una volta non riesco a rispondere, rimango come pietrificata in seguito alle sue parole. Non nego che mi stanno tremando le gambe.

"Crystal se tu non provi ciò che provo io non sei costretta a restarmi vicino, almeno io non costringo le persone ad amare. Può succede di provare dei sentimenti non ricambiati." mi dice continuando a fissarmi

Faccio un lungo sospiro e comincio a parlare sotto il suo sguardo intenso.

"Adesso è il mio turno.
Partiamo dal presupposto che già dai primi giorni mi stavi antipatico...- si mette a ridere- quando le mie amiche mi dicevano _hai visto che è bono il nuovo professore?_ io rispondevo _bono forse si, ma antipatico come nessun'altro!_ ... non so quest'antipatia a cosa era dovuta, forse al fatto che ti davi/dai troppe arie- lui mi interrompe dicendo "mi do? Che vorresti dire?" Ma io lo ignoro e continuo con il mio discorso... - o forse al fatto che molte ragazzine ti andavano dietro... e non era gelosia, era solo un fastidio che provavo nel vedere tutte quelle gallinelle seguirti per tutta la scuola. Dopo qualche settimana cominciai anch'io a provare un'attrazione strana per te, ma non come quella delle altre... io, a differenza loro, non ti facevo gli occhi dolci o ti seguivo per fartelo capire. Insomma, mi tenevo tutto dentro.

Quando per la prima volta mi hai dato passaggio io non volevo accettare, perché mi facevi paura.
Non mi facevi paura proprio tu, mi faceva paura quell'attrazione che provavo nei tuoi confronti, non era la prima volta che mi capitava di provare qualcosa per qualcuno, il problema era che sta volta era diversa dalle altre. Insomma, non mi era mai capitato di invaghirmi di un professore, ed era proprio questa la cosa che mi faceva pensare che tutto ciò non mi avrebbe portata su una bella strada.
Quando mi dicesti che saremmo andati a casa tua, avevo un vuoto allo stomaco, avevo paura che potesse succedere qualcosa...
Quando arrivammo qualcosa successe...il nostro primo bacio.
Lì ho avuto delle scariche elettriche assurde, è vero non è durato molto perché ti ho lanciato uno schiaffo in faccia, ma ho provato delle cose abbastanza forti.
Me la sono presa con te perché pensavo che ti stessi prendendo gioco di me, che ti sembravo una di quelle ragazze.
Poi arriva il secondo bacio, che però è stato interrotto dalla tua "amata" Jessica... quando, subito dopo aver baciato me, hai baciato lei, ho provato una rabbia assurda... l'unica cosa che volevo fare era ammazzarti e mi hai distrutto quando mi hai detto della scommessa.
Per concludere, dopo altri baci, arriva la nostra prima volta, non so tu quante volte l'abbia fatto,- lui scoppia a ridere- ma con me è stata la prima volta.
Non nego che stanotte sono stata benissimo, ho provato emozioni fortissime... il nostro, come dici tu, non è stato sesso. Noi abbiamo fatto l'amore. Abbiamo esternato i nostri sentimenti al tal punto che ci siamo anche dimenticati di usare le precauzioni, ti ammazzerei ma per adesso evitiamo questo dettaglio.
In quel momento tutto l'odio che provavo nei tuoi confronti è svanito e con esso anche la mia razionalità. In quel momento ho spento il cervello e ho ragionato con il cuore.

IO E IL PROFESSORE DI GEOGRAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora