Capitolo 31

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Crystal

"Perché sono tuo padre" sono le parole che negli ultimi minuti rimbalzano nella mia mente, senza darmi tregua.
Sono rimasta paralizzata a quelle parole, all'inizio pensavo stesse scherzando, ma vedendo entrambi i visi, quello di mia madre e quello del preside, seri più che mai, non posso far altro che credere a ciò.

"Io ho già un padre, non so se sia degno di avere attribuito questo nome però si, è mio padre, quindi non capisco lei cosa sta insinuando" dico con un tono di voce apparentemente calmo, ma in realtà sono abbastanza tesa.

"Credo sia il momento di dirle la verità, Peter" afferma mia madre, rivolgendosi all'uomo che, con quelle parole, mi ha lasciata completamente spiazzata.

Nella mia mente cominciano a scorrere tanti, tantissimi flashback della mia vita, in cui era presente mio padre, se ancora così posso chiamarlo, e guardando il preside Rollins, vado nella confusione assoluta.

"Crystal, ecco, ci sono delle cose che tua madre non ti ha mai detto, ma che adesso..." -fa per dire il signor Rollins, ma mia madre lo interrompe- "Credo sia meglio che parli io con mia figlia, fidati".

Poi, si gira verso di me rivolgendomi la sua attenzione. I suoi grandi occhi azzurri mi scrutano dalla testa ai piedi, mentre le sue mani toccano nervosamente qualche ciocca dei suoi capelli. Conosco bene questo atteggiamento, in genere lo assume quando è abbastanza agitata e non sa come confessare qualcosa.

"Quando ti decidi a parlare? Sai, tra poco sorge di nuovo il sole!" esclamo io con un pizzico di ironia nelle mie parole.

"Hai ragione. Ecco... il signor Rollins non ha torto, ha detto la pura verità... il tuo vero padre è lui, Crystal" dice lei, per poi sospirare e continuare il suo discorso.

"Quando ho scoperto di aspettarti, Crystal, io mi ero da poco lasciata con il signor Rollins dopo qualche mese di fidanzamento, e in quel periodo ero fidanzata con un ragazzo, obbligata dai miei genitori. Quel ragazzo è quell'uomo che tu hai sempre creduto fosse tuo padre, un ragazzo benestante e figlio di amici di famiglia. Eravamo ad un mese dal matrimonio, quindi ho preferito far credere che tu fossi sua figlia piuttosto che figlia di Rollins, sennò sai che guaio con i miei genitori e la famiglia del mio fidanzato!
Ma il motivo non era solo questo, Rollins era sposato quindi non poteva ammettere di aver tradito sua moglie con una sua studentessa, tanto meno di averla messa incinta." queste parole mi hanno spezzato il cuore in mille pezzi e per un attimo ho pensato di non riuscire ad ascoltare nemmeno un'altra parola di quel racconto abbastanza strano.

Però, al tempo stesso, l'altra parte di me, abbastanza curiosa, mi dice di continuare ad ascoltare tutto, per poi commentare alla fine.

"Posso continuare, Crystal?" domanda mia madre rivolgendosi a me, con le lacrime agli occhi, e io le annuisco. Beh, si, il mio lato curioso prevale su tutto.

"Quando ho fatto la prima ecografia, beh... io non ho scoperto di aspettare un bambino... io ho scoperto di aspettarne due"

Spalanco gli occhi all'ultima frase, non riuscendo a credere che io abbia un/a fratello/sorella gemello/a. Ad ogni informazione che il mio cervello riceve, quest'ultimo va in tilt ed è come tutto ciò che sapevo finora sulla mia famiglia fossero soltanto menzogne. Anzi, sono menzogne.

"E dov'è?" chiedo impulsivamente, alzando involontariamente il tono della voce.

"È cresciuta con me e mia moglie" afferma il signor Rollins, continuando a masticare la sua chewngam, che aveva messo in bocca forse per il troppo nervosismo

"Non ci sto capendo più nulla!" esclamo stufa

"Lasciami spiegare, te ne prego." mi chiede mia madre.

IO E IL PROFESSORE DI GEOGRAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora