POV'S RICCARDO
Ma cosa mi era passato per la testa? Io e Federica Carta? No, assolutamente non poteva funzionare eravamo troppo diversi. Non dovevo avvicinarmi così tanto a lei e non avrei dovuto provare a baciarla. Federica era troppo per me e lei aveva altro a cui pensare o magari un altro ragazzo. C'era Lucas e quello strano rapporto con Michele. Tutto inutile, era tutto inutile. Entrai in casetta incazzato e lanciai sul letto le cuffiette con i fogli dei testi delle canzoni. Sentii della musica provenire dalla saletta e mi avvicinai vedendo Vittoria seduta a terra mentre guardava Cosimo ballare con la professoressa Titova e una ballerina molto carina.
"Ehi Vitto, posso?"- chiesi indicando il pavimento. Lei annuì e mi misi a sedere accanto. Guardai Cosimo, era strabiliante. Quando ballava sembrava essere completamente trasportato in un altro mondo. Era davvero difficile quel prezzo, perché la professoressa Titova continuava a fargli notare particolari che sbagliava o dettagli sul volto e le braccia come postura. La danza era davvero un'arte!
"Comunque in coppia è molto più difficile... devi essere una cosa sola."- disse ad un tratto Vittoria attirando la mia attenzione. Le sorrisi e annuii.
"Soprattutto nel latino, tutti i giri devono essere coordinati."- concordai con lei e tornai a guardare Cosimo e Francesca, la ballerina. In effetti erano una sola cosa. Chissà se ballando Cosimo dimenticava ciò che lo circondava, soprattutto con una ragazza così ad accompagnarlo.
"Appena vedi Natalia muoversi... ballare un pochino, te ne innamori."- disse Vittoria guardando verso la professoressa. Restai per un minuto in silenzio osservando."Non che lei sia brutta!"- dissi riferendomi a Francesca. Vitto mi sorrise e io pensai per un attimo a Federica. Mi alzai salutandola e uscii in giardino. Avevo bisogno di stare un po' da solo e riflettere.
Mi misi seduto in veranda e aspettai fuori l'arrivo di qualcuno, mentre il sole lentamente spariva dalla mia vista. Ero nostalgico, mi mancava casa.
"Marcuzzo, cosa fai tutto solo?"- sentii la voce di Andreas e lo vidi rientrare dalla lezione con il borsone sulla spalla e la testa coperta dal cappuccio. Sorrisi tranquillo e lo salutai con la mano.
"Stavo pensando casa."- risposi sollevando le spalle. Lui fece cadere a terra la borsa e si mise accanto a me."Manca tanto anche a me, però questo è il nostro sogno Riki. Sai quanto ci tenevamo ad entrare in squadra e adesso che ci siamo non possiamo abbatterci, dobbiamo lottare!"- disse Andreas con un sorriso. Era l'amico che tutti desideravano, ero fortunato a condividere con lui questa esperienza.
"Lo so, è stato solo un momento. Adesso va tutto meglio."- dissi con un sorriso forzato. Andreas mi conosceva bene."Che cosa è succede con Federica?"- mi chiese accendendo una sigaretta.
"Ho provato a baciarla e mi ha respinto. Ho sbagliato, lei non fa per me."- dissi scrollando le spalle ancora una volta. Quanto erano false le mie parole. Lei faceva eccome per me."Riki non ha senso mentire a te stesso. Non credo tu abbia cambiato opinione da un momento all'altro su di lei."- disse il mio amico sorridendomi. Annuii e mi portai una mano fra i capelli.
"Il fatto è che non so se lei prova qualcosa per Michele..."- sussurrai il nome guardandomi attorno. Andreas rise e mi diede una pacca sulla spalla."Riccardo Marcuzzo non dirmi che hai paura di non essere alla sua altezza!"- disse ridendo con un bambino. Sorrisi anche io e scossi la testa dicendo un no categorico.
"Solo che non ha senso respingermi, se anche io le piaccio intendo."
"Cosa ti fa pensare che tu le piaccia?"- era una domanda corretta. Come avevo potuto minimamente pensare che lei potesse pensare a me come una persona non arrogante e piena di sé."Hai ragione..."- dissi sospirando.
"Riki conquistala. Inizia da quando torna e riempila di attenzioni e complimenti. Dimostrale chi sei veramente. Io so come sei fatto e so che anche lei ti apprezzerà!"- disse sorridendomi prima di entrare dentro e lasciarmi ancora una volta solo fra i miei pensieri.Quando rientrai in casetta era già buio e Federica ancora non era tornata dalla lezione. Mi misi a sedere sul divano per guardare un po' di televisione prima di cena. Poco dopo si aggiunsero Andreas e Cosimo, e restammo in silenzio a guardare un film che faceva ridere, per questo ogni tanto Cosimo faceva qualche battutina. L'aria che si respirava in casetta era stupenda e avrei pagato oro pur di restarci fino alla fine. Appena sentii la porta aprirsi, mi voltai di scatto e vidi entrare Federica e Vittoria, entrambe con un sorriso in bocca. Era bello vederle felici. Sentii una gomitata sul fianco da parte di Andreas che mi indicava di raggiungerla. Mi presi di coraggio e feci come aveva detto.
"Ragazze! Come mai siete così allegre?"- chiesi entrando nella loro stanza. Entrambe si voltarono a guardarmi stupite di vedermi alla porta. Sorrisi e mi avvicinai al letto di Vittoria dove si trovava la rossa intenta a togliersi le scarpe.
"Cose da donne!"- rispose Vitto ridendo e questo provocò un'ulteriore risata da parte di Federica."E quindi volete escludermi? Complimenti!"- esclamai fingendomi offeso. Guardai Fede e lei si avvicinò circondandomi in un tenero abbraccio. Quindi non era arrabbiata con me?
"E' tutto ok?"- mi chiese e capii che si riferiva a quello che era successo durante il pomeriggio. Annuii e la strinsi a me."Paper andiamo?"- chiese ad un tratto Vittoria facendoci staccare dall'abbraccio. Lei annuì e mi lasciarono solo in stanza. Le seguii curioso ritrovandole in cucina pronte a mettersi ai fornelli.
"Cucinate voi??"- chiesi stupito. Loro annuirono e io finsi di essere disgustato.
"Ci avvelenerete!!!"- esclamò Cosimo dal divano. Andreas scoppiò a ridere e tornai dai ragazzi per lasciarle fare. Ogni tanto le sentivo scambiare qualche parola e mi voltavo a guardare.Quando ci chiamarono per cenare, Michele era appena rientrato da lezione. Ci mettemmo tutti a tavola e iniziammo a mangiare prendendo in giro le ragazze, anche se avevano fatto un ottimo lavoro.
"Chi mi aiuta a lavare i piatti??"- chiese Federica e io prontamente alzai la mano pensando alle parole di Andreas. Dovevo assolutamente farmi conoscere. Gli altri andarono sul divano e restammo soli in cucina a sistemare in silenzio.
"Come mai ti sei offerto di aiutarmi?"- chiese ad un tratto mettendo i piatti nel lavello.
"Perché avevi bisogno di una mano e io ci sono sempre, ogni volta che vorrai."- risposi alludendo a qualsiasi situazione. Mi sorrise e si voltò dandomi le spalle. Mi avvicinai lentamente e come se nulla fosse mi sporsi accanto a lei per posare i bicchieri sul ripiano. La sentii sospirai e sorrisi."Ho finito, hai bisogno di altro?"- chiesi allontanandomi di scatto. Federica si scansò e si mise dietro il tavolo per starmi il più distante possibile. Bingo.
"No, tranquillo finisco io qui."- rispose sorridendomi. La guardai attentamente e poi le sorrisi andando fuori. Se provava un minimo di interesse nei miei confronti sarebbe uscita, lo sapevo.
_____________
Eccomiii qui con un nuovo capitolo! Forse la situazione è salva fra i rederica, ma tutta questa sicurezza da parte di Riccardo a cosa porterà? Federica uscirà fuori a parlare con lui? Bhe lo scoprirete prestissimo!
Lasciate stelline e commenti se vi va!
Un bacio,
elusivelook♥
STAI LEGGENDO
Dimmi qualcosa che resta || Rederica
FanfictionFederica e Riccardo hanno coronato il loro sogno, entrare nella scuola di Amici di Maria de Filippi e accedere al serale. La voglia di arrivare in finale è forte. Tra incomprensioni e paure, i due protagonisti inizieranno ad avvicinarsi fino a crear...