EPILOGO

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POV'S RICCARDO

Erano passati mesi dalla fine del programma. Amici era ormai un ricordo lontano e la mia vita era stata stravolta. Avevo completamente dimenticato come si vivesse in un mondo non composto da sole quattro mura, come nella casetta, e ritrovarmi in giro per l'Italia, circondato da mille e mille fan, era stato qualcosa di impressionante. L'unica cosa che non era cambiata era stato il mio amore per Federica. Anzi forse in effetti era cambiato anche quello, perché da quella notte in hotel avevo iniziato ad amarla ogni giorno sempre più. Avevamo passato momenti duri, molto duri per via della distanza e dei mille impegni che avevamo entrambi, ma neppure quelli che ci avevano separati. Semplicemente eravamo fatti per stare insieme. Durante gli instore sia io che Fede, avevamo ricevuto bigliettini dove le fan chiedevano se i "Rederica" esistessero veramente ed entrambi non avevamo mai confermato o smentito. Ci piaceva restare nascosti nella nostra bolla. Ma ovviamente non potevamo ignorare l'amore che le fan avevano nei nostri confronti ed ogni tanto rivolgevo loro un sorriso per confonderle se la X che mettevo fosse sull'opzione 'forse' o mettevo like a fotomontaggi di noi insieme. In realtà non avevamo tantissime foto insieme, ma quelle poche volte che eravamo riusciti a trovare dei buchi per vederci, ne avevamo fatta qualcuna.

"Riccardo, è un'ora che ti chiamo! Dove sei?"- chiese mio fratello Luca al telefono. Avevamo passato tutta la giornata insieme sulla neve a sciare. Una delle cose che mi mancava di più era stare con la mia famiglia e soprattutto con la mia sorellina, che durante quei mesi era cresciuta davvero tanto.
"Luca, scusa non potevo rispondere. Stavo guidando."- risposi grattandomi la testa. Ma avevo preso la strada giusta?
"Ma perché dove stai andando? Mamma mi ha detto che avresti cenato con me e Francesca."- disse con tono scocciato. Sospirai e vidi la chiesetta di cui mi aveva parlato Arianna, la sorella di Federica.

"A Roma..."- dissi quasi in un sussurro.
"Stai scherzando??? Stai andando da Federica?"- chiese iniziando a prendermi in giro.
"Il mio fratellino innamorato e chi lo avrebbe mai detto!"- disse ancora ridendo. Sospirai scuotendo la testa.
"Luca, devo assolutamente vederla. Oggi non è solo Natale, ok? E' un giorno importante per me... per noi."
"D'accordo, cenerò con la mia ragazza preferita senza te... ci stai Nanci?"- chiese mio fratello a Francesca e lei rispose felice di si. Chiusi poi la chiamata e mi concentrai sulla strada, quando ad un tratto il mio telefono prese di nuovo a squillare.

"Ancora?!"- esclamai prendendolo fra le mani, ma appena vidi che si trattava di Fede spensi la radio della macchina.
"Amore!"- risposi mettendo il vivavoce. Mi guardavo intorno, ma non capivo se avevo sbagliato strada.
"Riko, aspettavo la tua telefonata un paio di ore fa!"- disse con voce piccola, sorrisi perché era la cosa più bella del mondo.
"Lo so, piccola. Perdonami ma sono stato a sciare e non ho avuto il tempo per usare il telefono."- dissi mentendo e lei sospirò.

"Oh... però le storie su Instagram le mettevi."- disse accigliata e cercai di trattenere le risate.
"Sai che non le metto mai al momento, per evitare di farmi trovare dalle fan."- dissi tranquillizzandola. Lei sospirò ancora, ma lasciò perdere l'argomento.
"Che stavi facendo?"- chiese e sentii in sottofondo delle voci, probabilmente era ancora con la sua famiglia.
"Sto andando fuori a cenare, tu sei con i tuoi parenti?"- chiesi e notai immediatamente il palazzo in cui abitava Fede. Sospirai felice e spensi le luci della macchina, parcheggiando proprio sotto la finestra illuminata. Mi nascosi nella notte quando la vidi avanzare nel piccolo balconcino avvolta nel suo cappotto.

"Scusa per il frastuono, comunque si."- rispose guardando il cielo. Quanto era bella.
"Mi manchi."- dissi ad un tratto togliendo il vivavoce, portai il telefono all'orecchio e aprii lentamente lo sportello.
"Anche tu... vorrei fossi qui."- disse sospirando. Sollevai la testa per guardare quanto insieme alla luna e alle stelle brillasse e sorrisi istintivamente. Aprii il cofano e tirai fuori un lenzuolo sopra il quale avevo scritto semplicemente di amarla e di volerla per sempre nella mia vita e lo posizionai a terra.

"Ti prometto che ci vedremo molto presto."- dissi sorridendo e posizionai ai lati della stoffa quattro torce però spente.
"Riccardo, ti prego non fare queste promesse. Non riusciremo a vederci prima della fine dell'anno."- disse esasperata e purtroppo potevo capirla. Intanto presi un piccolo pacchetto in macchina che conteneva il suo regalo di Natale e avanzai verso lo striscione. Era arrivato il momento.

"Oppure ci rincontreremo mano nella mano, la testa fra le nuvole la terra sotto i piedi... mi manchi non lo vedi?"- cantai e sentii la sua risata. Sollevai lo sguardo e la vidi raggiante. Nel frattempo accesi la prima torcia, poi la seconda... sollevai lo sguardo e vidi che spostò il suo verso il basso. Accesi la terza e l'ultima e la guardai mentre stava con una mano sulla bocca e il telefono appoggiato all'orecchio. Poi chiuse la chiamata ed entrò dentro lasciandomi al freddo come uno stupido con il sorriso sulle labbra. Poco dopo vidi la sorella uscire e salutarmi con la mano e io ricambiai. Ma appena vidi Federica uscire dal portone e corrermi incontro, dimenticai il resto del mondo. Si lanciò letteralmente addosso e la strinsi subito fra le mie braccia. Ci guardammo intensamente e vidi delle lacrime scendere dai suoi occhi. Ne asciugai una e poi non persi tempo a baciarla. Le nostre labbra, perfette per stare insieme, combaciavano alla perfezione. Le nostre lingue giocavano in una continua corsa e i suoi denti mi stringevano il labbro inferiore.

"Sei bellissima."- sussurrai staccandomi dal bacio. Lei sorrise fra le lacrime e mi abbracciò, poi guardò a terra il lenzuolo e sorrise ancora di più.
"Tu sei pazzo! Hai fatto tutta questa strada per me? Ti amo, ti amo, ti amo."- disse riprendendo a baciarmi.
"Se questo è il ringraziamento, allora lo farò più spesso! E ti amo anche io."- risposi scostandole una ciocca di capelli dal viso. Poi mi ricordai del regalo e le diedi la bustina.
"Il mio regalo è sopra! Andiamo!"- disse felice, ma io la trattenni.
"No, questo devi aprirlo qui, da soli."- chiarii sorridendole e lei non obiettò, anzi prese il regalo fra le mani ed iniziò ad aprirlo con un sorriso. E quando dalla scatola vide il ciondolo brillare i suoi occhi si riempirono di nuovo di lacrime.

"Riki... non dovevi..."- disse guardando il cuoricino e l'incisione sul retro con la nostra data.
"Questa è una promessa..."- dissi prendendo la collanina dalla scatola, poi mi misi alle sue spalle per metterla e continuai - "Lo scorso anno ho pensato molto a te durante le vacanze natalizie ed è stato proprio il giorno di Natale che ho capito di provare qualcosa di forte per te. Mi ci è voluto del tempo per farmi avanti e dichiararmi, ma adesso sono qui a dirti che non ho alcun dubbio. Voglio stare con te per il resto della mia vita. Voglio amarti ogni giorno di più e vederti sorridere sempre."- dissi tornando a guardarla negli occhi.
"Questa collana è la mia promessa, perché resterà nascosta al mondo ma vicina al tuo cuore sempre."- conclusi asciugando una lacrima calda sulla sua guancia. Mi guardò con amore, con felicità e tutto quello ripagava il lungo viaggio che avevo affrontato e la distanza che ci aveva separati durante quei mesi.

"Riccardo Marcuzzo, sono tua e ti amo."- sussurrò guardandomi intensamente.
"Ti amo... sei e resterai sempre 'la mia Fede'!"- risposi ed annullammo le distanze facendo combaciare ancora una volta le nostre labbra in un bacio senza fine.

Dimmi qualcosa che resta || RedericaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora