Entrai nella stanza e mi trovai davanti ad una stanza piena di divise, la professoressa che mi aveva chiamata teneva in mano un metro.
"So che ti sembrerà strano che ti abbiamo fatto venire qui solo per la divisa, però da quando questa è diventata una scuola frequentata anche da molti stranieri sono nati dei problemi di taglie, mi spiego?"
"Sì, capisco, comunque non mi disturba affatto, è anche un modo per visitare in anticipo la scuola."
La donna mi sorrise e tese il metro.
"Allarga le braccia"
Feci come mi disse, dopo aver misurato attentamente riportò le misure su un foglio.
Poi mi prese anche le misure del petto, del giro vita, delle spalle e infine mi chiese il numero di scarpe.
Dopo aver frugato tra le varie divise mi diede quella che riportava le mie misure.
Il colore principale della divisa è il nero. È composta da una camicia bianca,dove intorno al colletto c'era un papion rosso, una giacca nera con gli orli delle manche bianchi , una gonna stranamente non a sbalzo come quella che si vede nei manga, ma perfettamente liscia, un po' a campana, ovviamente nera con all'orlo della stoffa bianca a sbalze. Infine dei calzini lunghi fino sotto il ginocchio con dei mocassini marroni.
Mi faceva strano vedermi conciata così. Da un lato capisco il senso della divisa, ma da un altro lato no. In verità sono più le ragioni che non capisco .
Dopo essermi cambiata nuovamente ringraziai.
"Ci vedremo tra due settimane, dove ti verrà anche comunicata la tua sezione"Uscì dalla stanza e ora camminavo tra i corridoi con la divisa messa in una borsa che la professoressa mi ha gentilmente dato.
"Uff mi sarebbe piaciuto vederti in divisa" mi girai verso dove arrivava la voce. Il ragazzo era appoggiato con le spalle al muro.
Mi aveva aspettato per tutto questo tempo?
"Tra due settimane mi vedrai" tagliai corto io iniziando a scendere le scale.
"Ma io non resisto, non puoi cambiarti?" Sospirai, riusciva a fare un tono veramente molto teatrale.
"E dove? Non c'è nemmeno un posto" pensai di farlo tacere , ma mi dimenticai del fatto che è un donnaiolo nato.
Mi prese per il polso tirandomi vicino a lui "Possiamo andare in un'aula vuota e potresti cambiarti lì, davanti a me" mi sussurrò avvicinando le labbra al mio orecchio.
Dopodiché mi annusò, sì esatto mi annusò e questo mi inquietó assai, commentando pure!
"Hai un buon profumo" io lo spintonai e lui mi guardò abbastanza sorpreso.
"Devo andare" ripetei cercando di essere più fredda possibile "Non fare così, è pure il mio compleanno"
"E allora? Non ci conosciamo nemmeno"
"So' il tuo nome, Cordelia" disse quel nome con gioia, aveva addirittura gli occhi che gli luccicavano.
Lo guardai un attimo divertita e confusa poi scoppiai a ridere.
"Hai capito male, il mio nome non è Cordelia"
Il ragazzo ora mi guardava deluso.
"Ah no?..."
"No, è Kornelia"
Sembrava davvero triste, quasi come se per poco avesse sperato in qualcosa che poi si è subito infranto. Aveva visto un miraggio.
Sussurrò qualcosa che non riuscii a capire.
Un po' mi dispiace per lui.
"Tutto bene?"chiesi avvicinandomi al ragazzo.
Mi guardò negli occhi.
Iniziai a sentire la stessa sensazione di prima. Mi stava denudando di ogni mio scudo , stava togliendo adagio adagio ogni pezzo della mia armatura.
"Posso abbracciarti?" Lo domandò con il tono di un bambino sconsolato che aveva perso la cosa a lui più cara. Già aveva individuato uno dei miei punti deboli: non riesco a dir di no ad una persona in questo stato.
Appoggiai la borsa a terra e spalancai le braccia. Senza aspettare lui si fiondò tra esse affondando il viso nell'incavo del mio collo, lo sentii nuovamente annusarmi. Con una mano iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli. Sembrava quasi io fossi una persona a lui famigliare, che aveva perso di vista da anni e finalmente si erano ricongiunti.
Se l'essere annusata non era abbastanza strano fece una cosa ancora più strana.
Mi leccò il collo.
Sentii la sua lingua percorrere tutta la lunghezza del mio collo.
A quel punto lo staccai da me e portai la mano al collo.
Lui si leccò le labbra soddisfatto.
"Questo è il più bel regalo di compleanno" mi prese la mano baciandomela "È stupendo riaverti qui" ma che è? È impazzito? Se è una tecnica per rimorchiare non funziona tanto bene.
Tolsi la mano e ripresi la borsa.
"Capisco...sei confusa, è normale, ma presto capirai " mi sorrise e senza dir niente iniziai a correre giù dalle scale, ma sentii ancora la sua voce.
"Di che anno sei? Io l'anno prossimo vado in seconda, la mia sezione è la C se ti interessa" e infine rise.
Merda! Rischio di finire in classe con quello!
Fantastico.Tornai ancora a casa leggermente in shock per quell'incontro. Non mi aveva lasciato per nulla indifferente. Non capisco che senso ha usare un metodo simile per portarsi le ragazze a letto, ma soprattutto non capisco come diavolo possa funzionare! Perché da quel che ho visto funziona e anche bene!
Poggiai la divisa sul letto.
Mi serve un lungo bagno per sistemare le idee.
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Questo non è amore ||Laito Sakamaki
FanfictionCosa succede quando incontri una persona che non vuole nient'altro che sesso e divertimento? Una persona che non considera i sentimenti altrui? Questa persona non riuscirà mai ad amare.