XVII

2.5K 82 13
                                    

"Stai scherzando?! Come hai potuto cedergli così facilmente?"
"Ti prego, non urlare, e non farmi pentire di quello che ho fatto. Comunque si vedrà se ricambierà. Se mi butterà nella spazzatura allora non mi ama."
"Ok...ma...lo avete fatto! Gli hai dato ciò che voleva! Lo hai già visto sta mattina?"
"No...non ancora."
Darsey sembrava davvero arrabbiata o forse peggio ancora, era delusa.
Le braccia incrociate sotto il seno, lo sguardo severo, il tono di voce rigido.
Mi stavo già pentendo delle mie scelte.
"Vado a cercarlo." Mi allontanai subito da lei, quella situazione mi faceva star male.
Forse perché lei aveva ragione ed io non accetto di vedere la realtà?
Il mio sguardo lo cercava rimbalzando da destra a sinistra e viceversa. Cercavo quegli occhi smeraldo, così vivi che come proiettili riuscivano a perforarti.
Temendo non fosse ancora arrivato lo aspettai all'entrata, nel andare lì ho visto Reiji, quindi suppongo la limousine dovrebbe essere già arrivata.
Ma non è così difficile che lui abbia ritardato.
Alla fine non vedendolo arrivare tornai in classe afflitta. Più tempo passava più sentivo l'ansia salirmi. Avevo paura che fosse tutto vero, di essermi fatta fregare come una scema ed avergli dato ciò che voleva solo per lussuria.
Ho paura che mi scoperta ancora un paio di volte per poi buttarmi nell'immondizia passando ad un'altra più bella di me!
Non riuscirei nemmeno a guardarmi allo specchio se fosse così.
All'improvviso, senza nemmeno bussare, la porta si aprì. Sapevo già chi era.
"Scusi il ritardo professoressa."
Mi venne automatico sorridere quando lo vidi, sentii il petto riscaldarsi dalla gioia. I suoi occhi si spostarono su di me e sorridendomi dolcemente si avvicinò a me.
Pensavo sarebbe semplicemente andato a sedersi.
Invece appoggiò una mano sulla mia spalla che fece scivolare sotto il mio mento, mi prese il viso e lo girò verso di sé.
Sentivo tutti i miei compagni fissarmi, compresa la professoressa. Sentivo le guance andarmi a fuoco dalla vergogna.
"Buonasera piccola." E sentii le sue morbide labbra appoggiarsi su le mie, io non riuscivo a fare niente. Gli sguardi degli altri mi pietrificavano.
"Sakamaki! Che sta facendo?!" Urlò la professoressa.
Laito si staccò e guardò la donna con una faccia sorpresa, quasi fosse evidente la risposta alla sua domanda.
"Non posso salutare la mia ragazza?"
Appoggia la schiena al muro, avrei voluto sparire in esso, sentivo tutti, o meglio tutte, guardarmi.
"Non potevi farlo dopo?" Il ragazzo guardò la donna.
"Non potevo trattenermi." Rispose schiettamente.
L'insegnante sbuffò "Sbrigati a sederti."
Laito si sedette senza batter ciglio, ma il rossore non se n'era ancora andato. Appoggiai la testa al muro per rinfrescarmi, alla fine pure lui mi ama.

Mi alzai e presi il mio bento, sentii qualcuno prendermi per i fianchi e tirarmi, strinse le braccia intorno a me. Eravamo corpo a corpo.
"Ti va di mangiare insieme?"
Mi chiese Laito portando il volto nell'incavo del mio collo per poi odorarmi.
"Certo, va bene." Mi baciò la guancia e dopo essersi staccato mi prese per la mano. Non me l'aspettavo così dolce, e soprattutto non credevo avrebbe detto apertamente di avere una relazione con me. Mi ha sorpresa, in qualche modo devo averlo stupito.
"Conosco un posto carino dove nessuno ci può disturbare."
Strinsi la sua mano mentre mi facevi guidare ciecamente da lui.
Alla faccia di Darsey.
Anche se non sapevo il livello della nostra relazione non me ne importava .
Non sapevo quanto sarebbero durati quei momenti con lui, non spero di sposarlo o di avere dei figli con lui. Non spero di restare per sempre con lui.
Voglio solo godermi il presente e rimanere sorpresa di quello che il futuro mi darà, oppure rimanere amaramente delusa, ma tanto si va avanti giusto? Non è la fine del mondo.
Scendemmo fino ad arrivare al piano terra per poi uscire e andare praticamente dietro alla scuola. Io camminavo al suo fianco, ora lui aveva portato il braccio intorno alle mie spalle.
Dietro l'edificio c'era un giardino con qualche albero, l'erba era ben curata, ovviamente.
Ci sedemmo per terra, anche se lui non sembrava molto felice dell' idea, continuava a guardare tra i fili d'erba preoccupato di qualcosa.
"Laito? Tutto bene?"
Eravamo l' una di fianco all'altro, con la schiena poggiata al muro.
"Sì, sì. Dai, ora mangiamo! Che hai fatto di buono questa volta?"
Sembrava voler evitare l'argomento, ma feci finta di niente, alla fine se non voleva dirmelo perché costringerlo?
Aprii la scatolina e già potei vedere i suoi occhi luccicare.
"Sembra tutto buonissimo."
"Infatti lo è." Affermai prendendo una delle prelibatezze portandola alla sua bocca che aprì subito.
"Allora?" Chiesi aspettando la risposta. Masticò più e più volte per assaporare meglio.
"Sei un'ottima cuoca. Com'è possibile che tutto quello che cucini è buono? Avrai le mani d'oro."
Non resistetti a baciarlo, ogni volta che lo guardavo volevo portare la mia mano tra i suoi capelli e premere le mie labbra contro le sue.
Posai per terra il bento e portai le mie mani sulle sue guance e lo guardai negli occhi.
Iniziai a baciarlo mentre gli accarezzavo dolcemente i suoi capelli morbidi.
Il sapore delle sue labbra era così dolce che lo desideravo sempre di più. Mi strinsi a lui , sentivo il suo calore e pure la sua voglia.
"Così mi ecciti." Si staccò piano da me "Rischio di perdere il controllo, e poi dovrai pagarne le conseguenze."
"Perdonami, ma sei irresistibile." Gli diedi un piccolo bacio a stampo.
"Ora come faccio a passare le restanti ore di scuola senza saltarti addosso?"
Risi e mi alzai.
"Allora sarà meglio tornare in classe."
Iniziai a correre, non aspettai nemmeno che lui si alzasse.
Sapevo che tanto sarebbe riuscito a prendermi. Infatti sentii le sue braccia prendermi per i fianchi.
"Presa." Mi baciò dietro all'orecchio. "Dove pensavi di scappare?"
"In classe, tra poco suona."
"E come lo sai?"
"Intuito femminile?"
Laito rise e mi strinse a sé. E tornammo tranquillamente in classe.
Sembrava tutto troppo bello.




Sì, lo so, due mesi che non scrivevo assolutamente niente, ma quando inizia la scuola vado in paranoia . E perdo le idee.
Comunque questo è un capitolo un po' stagnante.
Ma il finale vi lascerà spiazzati...spero.

Questo non è amore ||Laito SakamakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora