Harry non aveva voluto nessun rinfresco per ricordare Louis e non aveva voluto che nessuno andasse a casa con lui dopo il funerale, nemmeno Scott.Quando si ritrovò da solo, nella propria casa vuota e silenziosa, si rese conto che non avrebbe più sentito la voce acuta di suo marito, non avrebbe più visto i suoi occhi blu e non avrebbe più potuto contare sulla sua presenza accanto a sè.
Senza nemmeno togliersi la giacca del completo nero che aveva indossato al funerale, si sedette sul divano e sospirò rumorosamente.
Il suo sguardo venne attirato dalla rivista di cruciverba appoggiata sul tavolino e, per la prima volta, i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Prese il giornale, lo aprì e vi trovò all'interno la matita di Louis, accuratamente temperata e la sua gomma.
Uno schema di parole incrociate era risolto a metà e, per uno strano motivo, questo fu ciò che fece crollare definitivamente Harry.
Lo scrittore, infatti, strinse a sè la rivista e scoppiò a piangere, come non aveva ancora fatto da quando Louis era morto.
Pianse per non essere stato mai in grado di amare suo marito con la stessa devozione con cui lui lo amava.
Pianse per averlo lasciato solo troppo spesso e per averlo ritenuto, sempre e soltanto, un peso.
Pianse perché si era sempre approfittato di lui e della sua cieca adorazione nei suoi confronti e pianse per tutti i gesti di affetto che non gli aveva mai dato.
Pianse per i compleanni dimenticati, per gli anniversari fatti passare nell'oblio e pianse perché Louis, invece, si era sempre ricordato di qualsiasi cosa lo riguardasse.
Pianse, infine, per la morte che aveva fatto, una morte triste, solitaria, senza nessuno al proprio fianco...
Quando ebbe esaurito tutte le sue lacrime, si alzò dal divano, sempre tenendo stretta a sè la rivista di cruciverba e si diresse in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
Lì, però, ci fu un'altra crisi di pianto, perché, ogni cosa, in quella stanza, parlava di Louis.
La frutta disposta nella fruttiera a seconda del colore, i vasetti delle spezie in ordine di altezza e i suoi adorati cioccolatini alla menta...
Harry si lasciò scivolare sul pavimento, tenendosi la testa con le mani.
Il peso del rimorso era quasi insostenibile per lui e le parole che Louis gli aveva scritto nel suo ultimo biglietto sembravano non volergli uscire dalla mente.
Vi ripeto che, anche se vi sembra impossibile, questa storia avrà un lieto fine. Scusatemi se non faccio doppi aggiornamenti e non sono presente nei commenti, ma ho dei problemi in famiglia.
Spero si risolvano in fretta.
Grazie
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Per favore, non lasciarmi andare...
FanfictionQuesta storia non è di dominio pubblico Louis sospirò, tolse dalla tasca dei pantaloni il blocchetto che aveva sempre con sè e lo aprì per controllare la sua lista giornaliera e verificare se tutto ciò che era segnato fosse stato fatto. Aveva spolv...