25. " E?"

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                                                              Un mese dopo

Louis aveva un diavolo per capello quella sera e la colpa della sua rabbia era suo marito.

Harry, infatti, nelle settimane passate, aveva lavorato come un matto al suo nuovo romanzo e, grazie anche al suo aiuto, era riuscito a completarlo a tempo record.

Louis era felice per lui, tantissimo, ma, a causa del suo impegno costante nello scrivere, era diventato un disordinato cronico.

Vestiti sporchi lasciati in giro ovunque...

Oggetti presi e non riportati al loro posto...

Ditate di marmellata sui mobili della cucina...

Bagno allagato ogni volta in cui faceva la doccia...

Louis era davvero arrabbiato, cosa alquanto insolita per lui.

Mentre stava raccattando da terra un paio di pantaloni del marito, sentì la porta aprirsi e proprio la persona incriminata entrò in casa con un enorme sorriso.

Il ragazzo dagli occhi blu non riuscì a spiegarsi come e perché lo fece, fatto sta che gli lanciò contro i suoi pantaloni e urlò con rabbia:

" Io non sono il tuo schiavo, capito? Ne ho piene le scatole del tuo disordine!"

Non appena ebbe pronunciato tali parole, si bloccò, si mise una mano sulla bocca e guardò con terrore il marito...mai si era comportato così con lui.

Harry, invece, dopo un attimo di stupore, si aprì in un meraviglioso sorriso, corse da Louis e lo prese in braccio di slancio.

Cominciò poi a girare su se stesso ridendo come un matto, con il marito che lo guardava interdetto e anche un po' spaventato.

Nella foga del movimento Harry perse l'equilibrio e cadde sul divano buttando a terra tutti i cuscini.

Louis si ritrovò intrappolato sotto il corpo del marito e con i suoi ricci in bocca.

Harry, però, si tirò su subito e gli diede un lungo e dolce bacio.

" Sono davvero tanto orgoglioso di te, piccolo. Un mese fa non avresti mai avuto il coraggio di sgridarmi. Avevo già notato dei miglioramenti nel tuo carattere, ma adesso penso che tu sia davvero sulla strada per guarire. Sei stato bravissimo e io sono fiero di te e...e...ti amo "

Louis restò senza parole perché il suo cuore aveva perso un battito....erano anni che il marito non gli diceva che lo amava.

Gli occhi gli divennero lucidi per le lacrime, allungò una mano e gli accarezzò una guancia.

" È anche merito tuo, sei sempre stato accanto a me e questo per me significa tanto. Ti amo anche io, ti amo tanto "

Harry gli diede un altro bacio e aggiunse:

" Il mio editore ha letto il nuovo libro e..."

" E?" balbettò Louis.

" Ha detto che è anche meglio del primo!" urlò il riccio.

Louis gridò di gioia, attirò a sè il marito e non si curò affatto di avere i suoi capelli in bocca.

Per favore, non lasciarmi andare...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora