Esattamente una settimana dopo il ricovero di Louis, Harry si ripresentò in clinica.Il medico che aveva in cura suo marito gli sconsigliò in tutti i modi di vederlo, perché, a suo dire, avrebbe alimentato in lui, ancora di più, il desiderio di tornare a casa, ma Harry non cedette e fu accompagnato nella sua stanza.
Louis era seduto su una sedia davanti alla finestra e, non appena sentì la porta aprirsi, si voltò e sorrise.
" Ti aspettavo, ho visto la tua macchina nel vialetto!"
Louis era pallido, con profonde occhiaie sotto gli occhi blu ed era visibilmente dimagrito.
Harry prese una sedia e si sedette di fronte a lui.
" Come stai?"
" Mi manca la mia casa, ma soprattutto mi manchi tu...."
Harry sospirò e cercò di rincuorarlo.
" Vedrai che qui ti cureranno bene. Cosa ti fanno fare?"
" Nulla. Mi danno un sacco di farmaci per farmi dormire e poi mi lasciano sempre qui. Mi hanno portato via i libri e i cruciverba perché continuo a piangere e a chiedere di te.
Allora, mi siedo qui tutto il giorno, davanti alla finestra e guardo le persone che passeggiano in giardino e le macchine che arrivano "" Ma perché non ti fanno andare nel parco?" chiese Harry sbigottito.
" Perché non mi comporto bene e continuo a chiedere di te " rispose Louis.
Dopo alcuni istanti il ragazzo dagli occhi blu tese una mano e accarezzò una piega della camicia di Harry.
" Non sei mai stato capace di stirare le camicie..."
Il riccio fece un sorriso triste e scosse la testa.
" Scott ti tratta bene? Ti cucina buone cose? "
Harry si sentì in trappola, non seppe cosa rispondere e fece l'unica cosa di cui era capace: scappare.
Si alzò in fretta e disse:
" Devo andare dal mio editore ora, tornerò presto a trovarti "
Louis non protestò, annuì e tornò ad osservare fuori dalla finestra.
" Io ti amo tantissimo, Harry, ti amo più della mia vita, non dimenticarlo mai..."
Il riccio non rispose, si avviò verso la porta, abbassò la maniglia e uscì.
Proprio mentre stava richiudendo la porta, sentì Louis dire:
" Ti amo troppo, per non lasciarti andare...sii felice, amore mio..."
Harry si bloccò di colpo, rientrò in camera come un fulmine e disse a Louis con tono severo:
" Dammele!"
Il marito tentennò un istante, poi tolse dalla tasca della tuta che indossava un flacone arancione, pieno di pastiglie.
" Facevo finta di prenderle, quando me le davano..."
Harry gli strappò la boccetta di mano e, prima di uscire, esclamò:
" Il responsabile della clinica deve sapere che stavi per riprovarci, ti devono controllare di più "
Quando sentì la porta chiudersi, Louis chinò lo sguardo e le lacrime cominciarono a scendergli sulle guance.
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Per favore, non lasciarmi andare...
FanfictionQuesta storia non è di dominio pubblico Louis sospirò, tolse dalla tasca dei pantaloni il blocchetto che aveva sempre con sè e lo aprì per controllare la sua lista giornaliera e verificare se tutto ciò che era segnato fosse stato fatto. Aveva spolv...