Una settimana dopo" È la decisione migliore che tu potessi prendere, Harry " disse Scott, accarezzando il petto del suo amante " è la decisione migliore sia per lui che per te "
Harry sospirò, si lasciò andare sul letto della stanza di Scott e chiuse gli occhi.
Rivisse al rallentatore i giorni appena trascorsi e il peso che sentiva sul cuore si aggravò maggiormente.
Louis era stato dimesso il giorno dopo il suo tentato suicidio e, tutto sommato, si era ripreso in fretta dalla brutta esperienza che aveva vissuto.
Non appena era stato in grado di parlare, gli aveva chiesto più volte scusa per averlo fatto preoccupare, ma, accuratamente, aveva evitato di parlare del divorzio.
L'argomento era stato intavolato poi da lui e, con pazienza, aveva spiegato a suo marito che non aveva intenzione di separarsi da lui e che quei documenti servivano solo per il nuovo libro che stava scrivendo.
Louis, allora, era rinato e, in men che non si dica, era tornato tale e quale a prima, con le sue manie e la sua ossessione per lui.
Il medico dell'ospedale gli aveva dato dei farmaci da prendere, che lo facevano dormire parecchio, ma che non miglioravano per nulla il suo comportamento.
Lui aveva ripreso la sua vita, non riuscendo però a scrivere nemmeno una parola, dato che la sua attenzione era costantemente rivolta ai comportamento di suo marito.
Aveva ricominciato anche a vedere Scott ed era proprio grazie a lui che si era convinto a contattare la clinica psichiatrica che il dottore che aveva curato Louis gli aveva suggerito.
La retta di degenza era elevata, ma poteva permettersela e i servizi che essa forniva erano i migliori di Londra, così, dopo aver parlato con il responsabile della struttura, la decisione era stata presa.
" Amore?"
Harry fu distratto dalla voce di Scott e fu distolto dai suoi pensieri.
Tuttavia non disse nulla e si limitò a riaprire gli occhi e ad osservare il volto giovane e bello del suo amante.
" Amore..." riprovò il ragazzo " devi pensare anche a te stesso. Sei ancora giovane, non puoi condannarti ad una vita da badante e da infermiere..."
" Scott...."
" Non dirmi che non lo pensi anche tu! Louis è tuo marito, ma è malato e i suoi problemi psicologici stanno danneggiando anche te!"
Harry si passò una mano sul volto e sospirò: Scott aveva ragione, non poteva negarlo, ma il pensiero di portare Louis in quella clinica lo tormentava.
" Sai che ormai ho deciso, mio marito verrà ricoverato dopodomani, solo che, se permetti, non è facile per me..."
Scott annuì, lo abbracciò e lo baciò con passione.
Harry si lasciò andare e cercò di spingere nell'angolo più segreto del suo cuore il pensiero di Louis.
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Per favore, non lasciarmi andare...
FanfictionQuesta storia non è di dominio pubblico Louis sospirò, tolse dalla tasca dei pantaloni il blocchetto che aveva sempre con sè e lo aprì per controllare la sua lista giornaliera e verificare se tutto ciò che era segnato fosse stato fatto. Aveva spolv...