Harry si voltò con occhi spiritati verso la donna e, con una manata, gettò il cestino con i fiori a terra.
" Chi sei? Una giornalista? Come diavolo fai a sapere di Louis?" urlò l'uomo adirato.
La donna misteriosa non fece una piega, si chinò, raccolse il cesto caduto e vi rimise i mazzi di fiori che erano scivolati fuori.
" Non ti deve interessare sapere chi sono, Harry. L'unica cosa che ti deve importare riguarda il tuo cuore e ciò che senti dentro di esso. Il rimorso e il dolore ti attanagliano e non riesci più a vivere...
Io ti posso aiutare, ti posso aiutare a sostituire la rivista di parole incrociate che tieni sotto il cuscino con qualcosa di più concreto...."
Harry divenne pallido come un cadavere...nessuno sapeva del giornale che conservava gelosamente...nessuno...
" Chi sei?" chiese ancora, questa volta con la voce incrinata dalla paura.
" Diciamo che sono un messaggero, un messaggero mandato da qualcuno molto in alto ..." sussurrò la donna con un sorriso appena accennato.
Harry scosse la testa, si sfregò gli occhi con forza e poi li riaprì...
La donna era ancora lì, di fronte a lui.
" Saresti una specie di angelo, quindi?"
" Una specie?" sbottò quella " Io sono un angelo e anche di tutto rispetto "
" No, no, no " si agitò Harry, iniziando a camminare avanti e indietro accanto al fianco della macchina " io non sono credente, io non credo in Dio, figuriamoci negli angeli..."
" Lo so, so ciò in cui credi e ciò in cui non credi, ma colui che tutto può è disposto ad aiutare anche le persone smarrite..."
" No, io non ci credo " insistette Harry " io non posso crederci "
" Hai un neo sotto l'ascella destra, mentre Louis si uccideva tu eri con il tuo amante Scott a mangiare le lasagne preparate da tuo marito, Louis usava sempre matite nere HB...."
" Basta!" urlò Harry, accasciandosi a terra accanto alla sua macchina.
" Basta " ribadì " cosa vuoi da me?"
La donna sorrise, si sedette anche lei per terra, vicino al ragazzo e gli strinse una mano.
Harry la scrutò a lungo e intensamente e attese.
" Che cosa sei disposto a fare per riportare Louis in vita?" chiese la donna.
Lo scrittore non esitò un istante e rispose:
" Tutto..."
L'angelo annuì:
" Bene, era ciò che volevo sentirti dire!"
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Per favore, non lasciarmi andare...
FanfictionQuesta storia non è di dominio pubblico Louis sospirò, tolse dalla tasca dei pantaloni il blocchetto che aveva sempre con sè e lo aprì per controllare la sua lista giornaliera e verificare se tutto ciò che era segnato fosse stato fatto. Aveva spolv...
