18. Arbre Magique e felicitá

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Non appena la macchina fu uscita dal cancello della clinica, Louis prese un respiro profondo e sorrise.

Si girò verso Harry e si bloccò perplesso.

" Come mai hai l'Arbre Magique al pino? Tu hai sempre usato quello alla lavanda "

Lo scrittore sorrise all'osservazione del marito e rispose:

" Il supermercato sotto casa aveva finito quelli alla lavanda e allora ne ho preso un altro tipo"

" Gli Arbre Magique vengono consegnati il giovedì alle due del pomeriggio, il secondo giovedì di ogni mese e vengono esposti al pubblico alle tre. Io vado sempre al supermercato alle tre meno dieci, così sono lì mentre li mettono sullo stand e poi ne prendo quattro alla lavanda, così ti bastano per un mese.
Le cassiere dicono che è il profumo che finisce prima "

Harry si sentì quasi male al pensiero di quante cose avesse fatto  Louis per lui e per il suo benessere.

" Grazie " disse semplicemente.

Louis sorrise ancora una volta e guardò il panorama dal finestrino.

" A proposito, dovremmo fare la spesa. Il frigorifero è quasi vuoto..."

" No, Harry, non preoccuparti, vado io a fare la spesa. Tu devi riposarti e poi magari devi uscire con Scott "

Harry tentennò solo un istante, ma poi sussurrò:

" Non vedo più Scott, io e lui ci siamo lasciati..."

" Mi dispiace, mi dispiace tanto, ma magari è solo un periodo e poi..."

Harry accostò bruscamente la macchina a lato della strada e guardò Louis con severità.

" Chi è mio marito?"

" Io " sussurrò Louis spaventato.

" Scott chi era per me?"

" Il tuo amante "

" Tu eri felice che avessi un amante?"

" Lui ti rendeva felice e io ero felice di questo "

" Voglio la verità Louis. Voglio sapere se eri felice "

Louis chinò gli occhi e rispose:

" No, non ero felice "

" E adesso che io e Scott ci siamo lasciati?"

Louis annuì, senza, però, alzare gli occhi.

Harry gli sollevò il mento con due dita e disse:

" Bravo, questo volevo sentire. E adesso andiamo a fare la spesa insieme, va bene?"

Louis annuì e fece un timido sorriso.

Harry si immise nuovamente sulla strada e si concentrò nella guida, facendo finta di non notare le continue occhiate che il marito gli rivolgeva.

" Avanti, cosa c'è?" chiese.

" Nulla, è che sono così felice che ho quasi paura che tutto svanisca come una bolla di sapone..." rispose Louis con coraggio.

" Ti fidi di me?"

" Ciecamente!"

" Ti prometto che ce la faremo insieme e che tu sarai sempre felice!"

Louis sorrise e sentì un piacevole calore nel petto.

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