5.

31 6 4
                                    

Rachel assaggiò una porzione di zuppa, la mandò giù con disgusto. «Cosa mettono in questa roba?»

«Ti sta guardando.»

La ragazza fissò Mike con espressione confusa in volto. «Chi?» domandò, allontanando da sé il piatto.

Orrendo. Decisamente immangiabile.

«La biondina» rispose il giovane, alzò e abbassò le sopracciglia «Quella che ti ha parlato in palestra.»

«Ah» fece Rachel «Lucy! È davvero simpatica, poi è brava nel combattimento.»

L'altro continuò a muovere le sopracciglia.

«Sei inquietante, Mark, smettila.»

Lui sbuffò. «Dai!» esclamò con un broncio «Sta continuando a guardarti!»

«E allora?»

«Oh, quasi dimenticavo che il tuo cuore appartiene alla dolce Chloe...» sospirò l'amico, il mento poggiato sul palmo della sua mano destra.

Rachel si irrigidì appena. «Cosa?»

Mark rise. «Cosa!? È impossibile non accorgersi della colossale cotta che hai per lei!»

«Non è così evidente, suvvia...» borbottò lei, poi deglutì «Okay, forse è evidente.»

«E lei?»
Mark ricevette risposta al vedere lo sguardo triste dell'altra. «Mh, non è andata bene credo...»

«Ora non sa nemmeno chi io sia. Di bene in meglio, insomma.»

Il ragazzo le sfiorò la mano. «Mi dispiace, davvero, ma hai me ora. Non hai nulla di cui preoccupar-»

«Togli quella mano o giuro che ti uccido.»

Un passo in avanti per la loro amicizia.

***
«Mark...» gemettè Rachel tremando, avvolgendosi con le lenzuola.

Lui scattò immediatamente in piedi. «Che succede?»
Sbadigliò, la testa gli doleva dopo gli innumerevoli fischi dell'allenatore.

Anche lo stomaco non gli consentiva pace. La cena era stata terribile come tutti gli altri pasti.

«N-non mi sto sentendo bene. Penso che io stia- che io stia smaltendo la droga, ma n-non-» sospirò, il viso bagnato dal sudore «potresti, tu-tu potresti-»

«Ti terrò compagnia per tutta la notte, se è questo che vuoi.»
Mark si sedette sul materasso del letto della ragazza, iniziò ad accarezzarle il viso. «Non me ne vado, Rachel.»

«M-mi dispiace, Mark. Noi...noi eravamo amici, poi io-io ti ho voltato le spalle per una famiglia che non c'è mai stata per me e-»

Mark le intimò di far silenzio. «Va tutto bene» le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio «Ti capisco. Anche io ho sbagliato, ho sbagliato così tante volte...»

Rachel rise appena.

«Siamo umani. È lecito sbagliare...» sussurrò lui «Starai bene. Farò in modo che tu stia bene.»

«Non lasciarmi, ti prego.»

Mark si chinò per baciarle la fronte. «Mai. Non ora che stiamo affrontando tutto questo casino insieme.»

La ragazza chiuse gli occhi. «Non...non farlo più...la fronte, non farlo più...»

Mark sorrise. «Dormi, ora. Rimarrò qui, con te.»

«Grazie.»

E presto, mentre un dolore interminabile si faceva strada nel suo corpo, si addormentò tra le braccia di Morfeo.

***
Quando la mattina aprì gli occhi chiari ricoperti da occhiaie pronunciate, sorrise.

Mark era lì, lo sguardo ancora puntato su di lei.

Si sentiva decisamente meglio.

Darkness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora