«Sono giorni che non mi parli.»
Mark schivò un suo fendente. «Ho pensato molto» controbattè lui, attaccandola.
Rachel sospirò stanca. «A cosa? A Jason, forse?»
«Gli ho detto di andare avanti» rispose il giovane, un altro colpo «Deve dimenticarsi di me e trovare qualcuno che lo ami. Io sono troppo impegnato ad amare un'altra persona che, alla fine, non prova assolutamente nulla per me.»
La ragazza lasciò cadere il pugnale. «Pensi che sia semplice per me, Mark? Hai una vaga idea della confusione che io abbia provato in questi giorni?»
«Non sei confusa, hai scelto lei!» le ringhiò contro, abbassò l'arma «Sceglierai sempre lei.»
«Non è così. Quando io e te ci siamo baciati io-» sospirò lei «Non ho mai provato qualcosa del genere con Chloe. Ho avuto paura. Non possiamo stare insieme, Mark, sai che non possiamo. La mia famiglia-»
«Questo è il problema? L'odio che c'è tra le nostre famiglie?»
«Non accetteranno la nostra relazione. Non voglio perderti di nuovo» gli rivelò «Ti prego.»
Lui lasciò cadere la propria arma, prese la ragazza per le mani. «Non mi perderai, Rachel. Se tu mi ami davvero li affronteremo insieme.»
Lei lo guardò dritto negli occhi. «Per anni ho tentato di nascondere i miei sentimenti per te. Ho cercato di innamorarmi di lei per dimenticarmi di te perché loro non volevano che io mi avvicinassi a te, ti parlassi o semplicemente ti guardassi...»
«E tu cosa volevi?»
Rachel si asciugò una lacrima appena sgorgata. «Volevo te. Ti voglio tutt'ora, ma sembra tutto così-»
«È tutto come dovrebbe essere. Io e te, Rachel» la interruppe, poi si chinò a cogliere il suo pugnale «Però per il momento...continuiamo ad allenarci. La guerra è vicina e non ho assolutamente voglia di perdere.»
***
«Perchè prepari il tuo bagaglio?»Mark deglutì. «Mia nonna sta morendo. Devo andare da lei» rispose freddo, si morse il labbro.
«Ritornerai presto, vero?» domandò lei, e lui chiuse di fretta la borsa.
«Certo» disse piano, se la mise in spalla. Gli tremavano le ginocchia. Sapeva cosa la anziana donna avrebbe dovuto dargli, e al sol pensiero gli mancò il fiato.
Rachel gli si avvicinò e lo abbracciò con impeto. «Fai attenzione, okay?»
Gli prese il viso tra le mani e combaciò le proprie labbra con le sue. Mark sbattè le palpebre. «Ti amo, Mark.»Lui boccheggiò. «Tu-»
«Si» mormorò Rachel, le gote rosse «L'ho detto davvero, e lo penso realmente.»
Il ragazzo sorrise. «Devo andare ora»
Le accarezzò dolcemente la guancia, le baciò la fronte. «Ci vediamo dopo.»Rachel lo vide varcare la porta, lo seguì con lo sguardo fino alla fine del corridoio. Esalò un sospirò di sollievo.
Si sentiva finalmente bene.
***
Si distese sul grande prato verde del cortile che l'istituto possedeva, sospirò. Chiuse gli occhi.«Che ci fai qui tutta sola?»
Rachel digrignò i denti. «Joe, va' via.»
Il giovane scosse il capo, si sedette al suo fianco. La sera stava calando. «Il tuo fidanzato è andato via, eh?»
Lei annuì. «Problemi familiari.»
«Capisco» borbottò l'altro, intento a guardare il cielo. Poi rivolse lo sguardo al viso della ragazza. «Sai...»
«Mh?»
«Mi dispiace per quello che ho fatto al tuo ragazzo» rispose, si rigirò i pollici «Sai, l'accaduto in mensa, quando l'ho colpito.»
«Non devi dirlo a me» lo rimbeccò lei «Ma a lui.»
Joe contrasse le proprie labbra in una linea. «Volevo» confessò «Ma ha raggiunto l'uscita di corsa e non ho fatto in tempo a parlargli. Era alquanto preoccupato.»
Rachel si mise a sedere, lo guardò. «A che gioco stai giocando?»
«Cercavo di essere gentile. Non lo sono spesso, almeno così dicono. Alcuni mi temono, e ciò mi rende davvero triste. Sono solo un po' aggressivo, e a volte-»
«A volte ti senti solo.»
Joe sbarrò gli occhi, ne rimase sorpreso. Nessuno aveva mai captato il suo stato d'animo prima d'ora.
«Devi sapere che tra me e Mark non è andato sempre tutto bene. Le nostre famiglie sono rivali da tempo, e siamo stati forzati ad allontanarci. Ero completamente diventata un'altra persona: ero scontrosa con tutti, continuavano ad evitarmi e...» aggrottò la fronte «E non mi piaceva affatto quella sensazione. Poi ho incontrato Chloe e le ho sorriso. Ho sorriso per la prima volta dopo anni. Ho pensato ‘cavolo, questo vuol dir qualcosa!’. Pensavo di amarla, sai? Trattavo lei come una sorta di dea mentre rivolgevo a Mark parole terribili e piene di disprezzo soltanto perché...mi sentivo sola senza di lui. Mi sentivo vuota, e Chloe non è mai stata in grado di colmare quel vuoto.»
«Hai finto di odiarlo per tutto questo tempo?»
«Io l'ho odiato sul serio, una volta. Un giorno l'ho aspettato al parco, il nostro parco, nel quale giocavamo ogni giorno, e non si è presentato. Ha smesso di parlarmi e pensavo non volesse avere niente a che fare con me.»
«Ti ha amato in silenzio e non te ne sei resa conto.»
«Già» sussurrò Rachel, mentre la luna faceva la sua entrata nel cielo.
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Darkness.
FantasyDal Prologo: «Io ho paura, sul serio. Sono terrorizzato. Oscurità o Luce? Cosa si trova dietro questi nomi?» «Guerra» rivelò Chloe «Una guerra che si protrae da anni, ormai. Servono nuovi soldati, ed è per questo che siamo qui.»