13.

17 2 16
                                    

«Via libera!» le sussurrò Jason, le guardie scomparse nel nulla.

Chloe lo seguì con passo lento. «Sicuro?»

Lui annuì. «Stanno tutti dormendo in questo momento. Cosa che dovremmo fare anche noi.»

La ragazza roteò gli occhi, puntò la torcia ovunque. L'oscurità divorava quel posto. «Dobbiamo solo vedere il numero della loro stanza per intrufolarcici dentro.»

«Conosco Mark. Urlerà come un pazzo» mormorò Jason, alzò le spalle «Fa sempre così.»

«Allora facciamo attenzione a non spaventarli» lo rimbeccò Chloe, si avvicinò alla pianta dell'istituto. Centinaia di nomi scritti su di essa. «Dovremmo riuscire a trova-»

«Camera 235» la interrupe Jason, dirigendosi verso le scale.

«Cosa farei senza di te?» domandò la rossa, sorrise felice.

«Schifo, Chloe. Schifo.»

Lei rise, e lo raggiunse. Non c'era tempo da perdere.

***
«Ora che si fa?» chiese la giovane dalle ciocche fulve, giunta di fronte alla porta della stanza desiderata.

«Si bussa. A meno che tu non abbia superpoteri che ti permettono di attraversare tutto ciò che ti si presenta davanti.»

La ragazza deglutì. Poggiò le nocche sulla superficie lignea, battè tre volte con delicatezza.

«Rachel, vai ad aprire tu» mugugnò Mark, la faccia seppellita nel cuscino.

«Ti odio, sul serio» sibilò la mora, sbadigliò.
Afferrò controvoglia la maniglia.

Quando aprì la porta si trattenne dal cacciare un urlo. Le tremarono le mani. «Non è possibile.»

«Ci fai entrare o...?» azzardò il biondo, e Mark si alzò di scatto.

«Jason» lo chiamò, e l'amico dalle folgoranti iride azzurre si fiondò tra le sue braccia. Il biondo gli sussurrò un ‘mi sei mancato tanto’ prima di arrossire violentemente. Mark non rispose, si limitò ad accarezzargli i capelli chiari.

Gli era mancato terribilmente. Era sempre stato come un fratello per lui.

Rachel prese Chloe per mano e la fece entrare con un timido sorriso. Chiuse subito la porta a chiave. La rossa lasciò cadere la torcia sul pavimento e afferrò il volto dell'altra per catturare le sue labbra in un bacio. Solo la luce lunare ad illuminarle.

Mark abbassò lo sguardo, le lacrime agli occhi.

«Chloe...» La baciò di nuovo, si rilassò immediatamente. La sua presenza le faceva dannatamente bene all'anima. «Come hai- Come avete fatto a-»

«L'importante è che siamo qui. Non ce ne andremo prima di domani mattina, credo» sopraggiunse Jason, sedendosi sul letto di Mark.

Il moro alzò un sopracciglio. «Già prendi possesso delle mie cose, mh?»

«Se il letto è tuo è anche mio» decretò l'altro con una linguaccia, le braccia conserte.

«Cosa ti fa pensare che io voglia dormire con te?»

Jason aprì bocca per rispondere, e il suo sguardo si soffermò su Rachel. «Quindi è vero che tra voi due...»

Mark si voltò verso la ragazza in questione, che era troppo impegnata ad ammirare il viso di Chloe per prestare attenzione alla conversazione. Gli doleva il cuore. «È complicato.»

Jason sorrise. «Quando mai non lo è stato?»

***

«Non devi...per forza andartene.»

Chloe le accarezzò il viso. «Devo» le sussurrò, la baciò ancora «Mi dispiace.»

«Mi mancherai» ammise Rachel, e la abbracciò. Assaporò il suo odore e si promise di ricordarselo per sempre. «Resta viva per me.»

«Sempre che tu non mi uccida in battaglia!» Vide l'espressione di disapprovazione sul volto della compagna. «Stavo solo scherzando!»

«Io no. Non morire, ti prego.»

Jason e Mark si chiusero la porta alle spalle, lasciando le due ragazze da sole. Tutti dormivano, nessuno passeggiava per il corridoio desolato.

«Mark, volevo solo dirti-»

«Mi dispiace, Jason. Sto cercando di dirtelo da mesi ma mi riesce difficile. Voglio vederti felice, e mi fa star male sapere che cerchi in me una felicità che non posso darti. Tu meriti davvero-» sospirò, gli accarezzò il braccio «Di trovare qualcuno che sappia amarti come io non sarò mai in grado di fare.»

Il biondo abbassò lo sguardo. «Sei felice con lei, Mark?»

«Ho lottato tanto per avere Rachel, Jas, lo sai.»

«Vedo il modo in cui la guardi...» mormorò l'amico «E il modo in cui lei guarda te. Certo, non ha fatto altro che guardare Chloe ma andiamo! Sappiamo entrambi che i loro futuri non sono fatti per incrociarsi e finire insieme.»

«Jason, io-»

Il biondo gli poggiò una mano sulla guancia. «Tutto ciò che mi importa è vederti stare bene con lei. Starò bene anche io, Mark, non devi preoccuparti di questo. E non azzardarti a scusarti! Non è colpa tua. Sei follemente innamorato di Rachel. Stai persino sorridendo, inso-»

Quando Chloe si aggiunse a loro, Mark la salutò con un cenno del capo. Jason smise subito di parlare.

Lei fece per andarsene, quando afferrò il moro per il polso. «Pensi di star vincendo, ma sappi che non è così. Non riuscirai mai ad averla, ti ridurrò in cenere. Non osare più sfidarmi.»

Mark grugnì, e la allontanò con forza da sé. «Non ritornare mai più qui. Farò in modo di farti trovare le porte chiuse: è una promessa.»

La vide andar via, e quando tornò in camera strinse i pugni.

Rachel aggrottò la fronte. «Va tutto bene?»

«Alla grande.»

Darkness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora