"La nascita di qualcosa di nuovo."

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"La nascita di qualcosa di nuovo."


H.

Seduti sulla sabbia a notte fonda. Il buio nasconde la nostra identità. Siamo liberi di amarci qui, nel più completo buio. Solo noi due, le stelle e il rumore delle onde.

Lo tengo stretto a me fissando l'immensità del mare.

"E' cosi bello stare insieme...all'aperto, ma allo stesso tempo nascosti da tutti.", sussurra.

"Ormai ci è rimasta solo la notte per vederci..."
"Beh, è una notte bellissima, Henrik. Sono felice che tu mi abbia portato qui, è...molto diverso dai nostri appuntamenti abituali."
"Non abbiamo mai avuto appuntamenti molto normali, siamo sempre dentro alle quattro mura di casa tua o casa mia, stava iniziando a diventare claustrofobico."

"Non ti piace più fare l'amore con me?"
"No, non sto dicendo questo, è che a volte mi piacerebbe avere una relazione normale, poter venire a prenderti a scuola, portarti a mangiare un gelato, andare al parco a goderci il sole."
"A volte lo facciamo."
"Si, imbacuccati e con l'ansia."

Sospira tristemente. Non voglio che questo appuntamento sia rovinato dalla mia stupida tristezza, cerco di risolvere subito la situazione, "Scusa, scusa, sto...rovinando tutto, scusami."
"Mi passeresti un'altra manciata di mirtilli?"
Ho organizzato una specie di pic-nic sulla spiaggia, ho portato qualche frutto e snack con me, della birra e un asciugamano su cui siamo appoggiati, penso che passeremo la notte qui.

"Dopo facciamo un bagno?"

Scoppia a ridere, "Col cavolo, Henke. Quell'acqua è gelata! Voglio solo...", sfiora con le dita le mie braccia che avvolgono i suoi fianchi, "...restare qui e farmi coccolare da te."
Sorrido posandogli un dolce bacio tra i capelli, "Lo farò per tutto il tempo che vorrai."

"Ti mancherà Skam?", sbotta all'improvviso, dopo qualche minuto di estremo silenzio.
"Si, mi mancherà l'atmosfera che si era creata, ma più di tutto...mi stai già mancando tu."
"Ma sono qui."
"Adesso, ma domani?"
"Henrik, sai che la situazione è complicata..."

Lo stringo ulteriormente a me, mentre sento lo stomaco contorcersi.

"Mi viene da vomitare quando dici cosi..."

Alza il viso guardandomi, sporge le labbra baciandomi la guancia, "La situazione sarà anche complicata, ma ricorda questo Henrik Holm: io sarò sempre e solamente tuo, qualsiasi cosa accada. Le emozioni che mi dai tu non le ho mai provate con nessun altro, te lo giuro."

Annuisco piano con la testa, "Lo stesso vale per me."

Sorride tornando a volgere lo sguardo verso il mare sospirando, "Però forse...dovremmo farlo."
Corrugo le sopracciglia confuso, "Cosa?"
"Trasferirci, prendere una casa in mezzo alle montagne, al nulla, invecchiare lontano da tutto questo."
"E come sopravvivremmo?", rido.

"Potremmo avere un orto o...una piccola fattoria e vendere i nostri prodotti a qualche mercato."

Scoppio a ridere, "Da attori a contadini?"

"Sarà anche dalle stelle alle stalle, però saremmo insieme."

Sorrido, "Magari dopo la pensione potremmo farlo."

"Lo so, sto...delirando."
"No, è un pensiero dolce. Siamo...innamorati, pensare a queste cose è più che normale."

"Ho cosi paura, Henrik."

"Del futuro?"
Annuisce lievemente con la testa.

"Andrà tutto bene."
Soffoca un leggero singhiozzo, "Come puoi saperlo?"
"Lo so e basta."

Annuisce poco convinto.

"Ti amo, Tarjei. Le cose andranno bene appunto perché ti amo."

"L'amore ci sta distruggendo invece, e lo sai."
"E' una bella morte, muoio ogni giorno pensandoti, ma mi sta bene."

"Perché amare fa cosi male?"
"Beh, se non facesse male non sarebbe stimolante."
Appoggia la testa sulla mia spalla, affondando il viso nel mio collo, "Ti amo anch'io, comunque."
"Lo so...", sussurro baciandogli la tempia.

"P-possiamo...dormire qui, Henke?"

"Le nostre schiene chiederanno pietà domani mattina."
"Non m'importa, voglio vedere l'alba con te..."

"L'alba, la nascita di un nuovo giorno."
"La nascita di qualcosa di nuovo."

Henrik&Tarjei [Raccolta di One-Shots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora