Nuove rivalità.

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Nuove rivalità.

T.

Sbatto la testa contro il libro di scienze un altro paio di volte. Va bene che sono le 23, però il mio cervello deve ASSOLUTAMENTE permettere alle ultime informazioni di entrare! Ho un test importante la prossima settimana, e gli impegni lavorativi non mi permetteranno di studiare nei prossimi giorni.

Inoltre c'è questo ronzio fastidioso che arriva dalla strada e va avanti da una fottutissima decina di minuti. Sto seriamente pensando di aprire la finestra e mettermi ad urlare. Starei cercando di studiare, cazzarola!

Stringo forte i pugni mentre l'ennesimo rombo m'investe le orecchie.

"Adesso basta, santa miseria!!", mi alzo di scatto, facendo cadere la sedia al suolo. Mi dirigo con passo svelto alla finestra, spalancandola. Faccio per mettermi ad urlare ma...

"FINALMENTE, CAZZO!"

"...Henrik?"

Henrik è seduto sul sellino di una moto nuova di zecca. Sapevo che gli sarebbe partita la mania a breve, ma non pensavo che avrebbe speso tutti quei soldi per un vizio del genere.

"Che te ne pare?", urla.

"Ssssssh!! Sveglierai tutto il quartiere!"

Lui ribatte facendo rombare il motore per l'ennesima volta.

"Sei un idiota!!", urlo a mia volta senza riuscire a trattenere una risatina.

"Eddai, volevo un giudizio sincero!"

"Beh...si, è...una gran bella caffettiera!", scoppio a ridere.

"Heyyyyyy!!! Non prendere in giro il nuovo amore della mia vita!", contrattacca.

Alzo le sopracciglia mordendomi il labbro, "Quindi...è lei la mia nuova rivale, adesso?"

Il suo sorriso illumina l'intero viale, "Dai, vieni giù a fare amicizia!"

Non riesco a trattenermi dal sorridere a mia volta. Quasi inciampo pur di vestirmi in fretta e furia. I miei genitori sono abituati al mio via vai continuo fuori e dentro casa, non osano lamentarsi neanche più. 

Direi che, inoltre, il mio tempo per studiare sia ufficialmente terminato.

Arrivo sul ciglio del marciapiede con Henrik che mi porge un casco.

"Vederti senza casco in quel video mi ha spaventato, cretino!"

"Quella era solo una prova. E poi...non ho deciso di sperperare fino al mio ultimo centesimo per quella Ducati. Mi sono preso qualcosa di più economico, ma comunque figo."

Annuisco girando attorno alla sua moto nuova, "Lea che pensa?"

Sbuffa, "È esaltata come una ragazzina, la cosa non mi stupisce affatto."

Salgo sul sellino della moto stringendomi forte a lui, "Immagino...che tu le abbia già fatto fare un giro."

Volta il viso verso di me, "Scherzi? Sei tu il primo che ci sale!"

"Davvero?"

"Si. E ora reggiti forte, ti porto a fare un giro."
Sorrido esaltato, mentre Henrik accelera lentamente per poi cominciare LETTERALMENTE a volare tra le strade deserte.

"Aspetta...ma da quando hai la patente per questi mezzi di trasporto?", urlo.

"Stai tranquillo, piccolo!", risponde lui con naturalezza.

Torno a saldare la mia presa attorno alla sua vita, osservo gli alberi, le case, le luci, tutte che sfrecciano rapide davanti ai miei occhi. Fa un freddo fottuto, ma allo stesso tempo, il contatto col corpo di Henrik non mi permette di soffrirne.

Henrik&Tarjei [Raccolta di One-Shots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora