Gelosia sui social.

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[Perdonatemi sta grandissima puttanata trash, me ne vado, ciao ahahahhahaha]


Gelosia sui social.


H.

Sono sdraiato sul letto che cazzeggio col telefono quando Tarjei mi lancia il suo poco distante da me con uno dei miei ultimi post ben visibile, "Hai finito di postare PUTTANATE?", quasi non mi arriva lo sputo, della P ben pronunciata, in faccia.

"E tu?", chiedo con innocenza alzando le sopracciglia.

"Io non ho pubblicato niente!"

"La solita scusa di merda, e intanto l'account del tuo teatro del cazzo, si!

"Teatro del cazzo? Beh in effetti ce ne sono parecchi di cazzi lì.", dice con una risatina.

"Non fa ridere"

"A me si."

Lo guardo male.

Mi guarda altrettanto male.

"Vabbè, tu sapevi di averla scattata comunque!!"

"Ovvio che lo sapevo, ma anche tu sapevi di aver scattato quella cagata di fotografia dove ti fingi etero con quella bandana di merda."

"Le mie bandane sono firmate!!"

"Si, dal barbone sotto casa!"

"Mi hai rotto il cazzo."

"Pure tu."

...

...

...

"I tuoi amici del teatro si devono scollare, chiaro?"

"Anche Lea si deve scollare, ma in modo permanente."

Roteo gli occhi, "Era un servizio fotografico!!"

"Si, un servizio fotografico di merda, chiamato: portando mia figlia al parco."

"Beh anche tu sembri mio figlio."

"Si, ma tu sei DAVVERO il mio sugar daddy, non è un segreto. Ti ho registrato così anche in rubrica, lo sai."

"Vuoi sapere come ti ho chiamato io in rubrica?"

"Sentiamo."

"Mobile dell'Ikea."

...

...

...

"SEI SESSUALMENTE DEPRAVATO, HENRIK! E CANCELLA QUELLA PUTTANATA."

"Notato il modo in cui mi chiami tu non credo di essere io quello depravato. E comunque la cancellerò quando tu staccherai gli occhi di dosso da quel coglione!

"Era solo una foto!"

"Anche la mia lo è!"

"Mi stai davvero sfracassando i maroni, Holm."

"Pure tu!"

"Vaffanculo."

"Ci vado volentieri, mi porto pure Lea!"

Si butta letteralmente su di me sul letto cercando di riempirmi di, quelle che dovrebbero sembrare botte, ma non lo sono, e fallisce miseramente ritrovandosi sotto di me. Gli tengo i polsi con le mani e mi siedo sul suo bacino per farlo stare ulteriormente fermo. Con un movimento, che non mi aspettavo, alza leggermente la gamba che si trova ora molto pressata sui miei genitali. DOLORE. Trattengo il respiro mentre mi guarda, "Cancellerai quella puttanata?"
Rimango in silenzio cercando di non guardarlo. Preme ancora di più la gamba, "SI, SI LO GIURO, SI. CANCELLO TUTTO QUELLO VUOI!"

Lascia scivolare nuovamente sul letto la gamba. Approfitto del suo "abbassare la guardia" e mi alzo leggermente infilando una mano nei suoi boxer, ma non per masturbarlo, semplicemente per stringere forte i suoi genitali, "Però...ho apprezzato molto il video...eri così adorabile.", lui si immobilizza a causa del dolore. Finalmente una soddisfazione, "Eri un agnellino proprio come adesso."

Il suo volto sembra essere davvero nervoso, non sa come reagire.

"Allora? Vieni con noi?", sussurro piano.

"D-dove?"

"A fare in culo!", dico lasciando la presa e alzandomi dal letto.

"Puoi fare tutto quello che vuoi col mio culo...", appena la sua frase, detta con quella sua voce ""innocente"", arriva al mio cervello scatta qualcosa, penso proprio che sarà una serata movimentata.

"Tarjei...", dico con tono ti sfida guardandolo.

"Ops...I'm sorry daddy!"

Se la frase di prima aveva fatto scattare qualcosa del mio cervello, l'ultima ha fatto scattare qualcosa nei miei pantaloni. E' ora di mandare a fanculo i cellulari ed alzare le bandiere, signori.

Henrik&Tarjei [Raccolta di One-Shots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora